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La leggenda dei portieri pallavolisti e la fiaba del Blatter Noschese

SportCafe24 accontenta tutti, anche i bambini! La quinta puntata de “Gli sfigati del lunedì” si presenta eccezionalmente in versione infrasettimanale, ed entra quest’oggi nel fatato mondo dei miti e delle fiabe. Protagonisti di oggi sono il lupo cattivo Blatter e gli spaesati portieri dell’Europa calcistica, alla disperata ricerca di uno sport in cui credere. Ma andiamo con ordine!
Che occhi grandi che hai!QUEL BIRBONE DI BLATTER – C’era una volta nella magica terra della Fifa un essere malefico, per chissà quale motivo voluto presidente, nonostante di calcio non capisca poi tanto. Il suo nome è Joseph Blatter, dirigente sportivo per lavoro con un sogno nel cassetto: diventare un imitatore. Cova dentro di lui questo desiderio per anni, anni e anni, fino a rivelare in pubblico, qualche giorno fa, il talento nascosto. Sede dello spettacolo l’elegante Oxford Union Society, si parla di sport e di grandi calciatori. Il nostro protagonista, ormai stufo di formalismi e discorsi seriosi, decide di regalare una perla del suo repertorio.Preferisce il figliol Messi all’ arrogante Generale Cristiano Ronaldo, quest’ultimo tanto odiato da diventare vittima di un bellissimo momento di teatro blatteriano.
NOSCHESE CHI? – Incalzato dalle domande dei giornalisti presenti in sala durante la conferenza stampa ad un certo punto si alza in piedi, ed ecco la magia! Il presidente Blatter si trasforma nel Blatter Noschese, mano alla fronte e marcia da militare, la spassosissima imitazione del campione portoghese è servita! Scatta subito l’ilarità dei presenti, il lupo diventa artista, si scopre un fenomeno! Vissero tutti felici e contenti? Macché! C’è qualcuno che non ama l’arte, quel qualcuno è quel cattivone di Ronaldo. Per dimostrargli che non è più scarso di Messi, ha deciso ieri di servirgli in faccia una splendida tripletta nella partita vinta dal Real Madrid per 7 a 3 contro il Siviglia. Accompagna il primo dei gol con il medesimo gesto del nostro eroe, la sua platea non è una stanza buia piena di cronisti, ma il mondo intero, in piedi ad applaudire le gesta di un campione vero, che non ha nulla da invidiare all’argentino. La fiaba del buon Blatter finisce qui e si conclude miseramente, ma quella di Ronaldo, capace ogni volta di battere qualunque record, andrà avanti ancora a lungo, con o senza imitazioni di mezzo.
Joseph, cambia mestiere!
PARATA IN BAGHER – Non solo fiabe, ma anche leggende in questa strana settimana calcistica. L’Italia, patria di poeti, santi, navigatori… e portieri, è terra natia di una leggenda che spesso si racconta negli spalti degli stadi del Bel Paese. Narra di estremi difensori in crisi d’identità, stanchi del calcio e alla ricerca di un nuovo sport da coltivare. Gli episodi sono tanti, e uno ha come protagonista Michael Agazzi, giocatore del Cagliari nel giro della nazionale, ma ciò non basta perché possa ritenersi soddisfatto. Lui sogna la pallavolo, chi se ne frega delle palle di cuoio! L’ ha detto più volte ad alta voce, ed espresso in campo in molte occasioni! Prova a giocare a calcio, anche se non gli piace farlo, ma ogni tanto dimentica qual è il suo ruolo. Nella partita di ieri contro il Bologna lo si è visto esibirsi, in occasione del primo gol degli avversari, in uno splendido bagher, costato sì lo svantaggio della sua squadra, ma tanto bello da vedere!
MANIE DI PROTAGONISMO – In Germania però c’è chi riesce a fare di meglio. Oliver Baumann, portiere del Friburgo, ha mostrato nell’ultimo weekend un repertorio ben più completo del nostro Agazzi. Nella partita persa persa per 0-3 contro l’Amburgo, il tedesco ha dato sfoggio delle sue qualità in ben tre occasioni. Prima si è tuffato per due volte al limite della sua area come Andrea Lucchetta nei giorni migliori ( è vero, ha mancato il pallone in un caso e nell’altro gli è scivolato dalle mani, ma questi sono dettagli), poi eccolo anche lui unire le mani e piegarsi leggermente sulle ginocchia, alla ricerca del modo migliore per respingere la sfera dall’altra parte della rete (non ci è riuscito, purtroppo è finita nella sua di rete). Il problema è che si trovano in un campo di calcio, non dentro un rettangolo da volley, che incompresi! C’è da stanne certi, sentiremo ancora parlare di questa leggenda!
Accontentateli!
Antonio Casu (@antoniocasu_)
