Addio a Franco Rossi, giornalista d’altri tempi

Addio a Franco Rossi, giornalista ed esperto di sport

Il mondo del giornalismo è in lutto: si è spento, all’età di 69 anni, nella sua casa di Milano, Franco Rossi, leggendario giornalista sportivo, sconfitto da un male incurabile contro cui lottava da tempo.

RE DEL MERCATO – “L’indiscusso re del calciomercato”: così viene ricordato Franco Rossi dai tanti colleghi che hanno avuto la possibilità di conoscerlo e l’onore di lavorare con lui.
Inizia a “Tuttosport”, nel 1965: a soli 21 anni comincia a far conoscere le proprie spiccate doti da segugio della notizia, infaticabile fiutatore dello scoop più inaspettato. Poi il passaggio al “Corriere dello Sport”, ed infine la definitiva consacrazione al “Giorno”, di cui diventa caporedattore della sezione sport, mentre comincia a collaborare con la “Repubblica” come corrispondente da Milano.
Nella sua carriera Franco Rossi non ha lesinato apparizioni televisive( “Telenova”, “Italia 1”) dimostrando di essere un giornalista completo, un maestro dietro la scrivania, un cacciatore dentro gli alberghi e un finissimo opinionista.

GIORNALISTA MODERNO –  La prontezza e la passione per la tempestività della notizia, insieme ad un’acuta percezione della nuova realtà mediatica, lo portarono anche a definirsi, e con ragione, il primo web-giornalista: fondatore di Francorossi.web e di un canale youtube, Francorossichannel.com.
Per fare un paragone odierno, potrebbe essere considerato il Di Marzio dei nostri giorni: un numero uno senza rivali, capace d’intuire, in netto anticipo rispetto a molti colleghi, l’evolversi dei tempi e delle tendenze. Un modello senza eguali, un vero esempio per i più giovani, che forse, dovrebbero saper trarre spunto da alcuni dei suoi capi saldi, del tipo: “Il vero giornalista è sempre stimolato dalla scadenza e scrive peggio quando ha tempo e quindi non ha fretta” oppure “Il vero giornalista è quello che riesce a cominciare un articolo con un “come avevamo anticipato nei mesi scorsi…” e violenta, senza arrossire, ogni comune senso del pudore”.
Delle massime senza tempo o valore, che ogni aspirante giornalista, non dovrebbero perdere mai di vista.
Addio Franco, e grazie.

Calogero Destro