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Vitalizi d’oro in Regione Lombardia. Più di 7 milioni l’anno per gli ex consiglieri

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parlamentari dormono
Luciano Valaguzza

Luciano Valaguzza

OLTRE 7 MILIONI L’ANNO – La Regione Lombardia, spende 620mila euro al mese  per corrispondere i vitalizi agli ex consiglieri.  I dati  aggiornati al 31 agosto di quest’anno, sono stati forniti dalla segreteria generale del Consiglio regionale, al gruppo di lavoro che sta discutendo da settimane l’ipotesi di tagliare mediamente del 20 per cento le pensioni superiori a 3.100 euro. Dati completi per ciò che riguarda la data di decorrenza di ogni singolo vitalizio e l’ammontare di ogni assegno mensile, ma senza il nome di chi riceve i soldi. Per tutelare la privacy, si sarebbe giustificato il segretario generale del consiglio regionale, Romano Colozzi, ex braccio destro di Formigoni quando quest’ultimo era governatore. Ma Repubblica, pubblica alcune indiscrezioni.

VALAGUZZA RECORDMAN – Il più ricco tra gli ex consiglieri regionali è il ciellino Luciano Valaguzza. Prende un assegno mensile di 6mila 319 euro lordi dal luglio 2005. Dopo aver versato contributi per 274mila euro ne ha già portati a casa ben 614.360. Valaguzza era considerato un’eminenza grigia nel Pirellone negli anni d’oro di Roberto Formigoni. Consigliere regionale per la prima volta nel 1985 per la Democrazia cristiana, dal 1998 è passato a Forza Italia. A poca distanza nella classifica compare il verde Carlo Monguzzi. Quattro legislature alle spalle più l’incarico di assessore regionale all’Ambiente nella lontana giunta Ghilardotti: prende dall’ottobre 2010 un vitalizio di 5.498 euro lordi, ma nel suo caso i contributi versati sono stati per ben 433mila euro (contro i 192.442 del vitalizio già erogato). Sono alcuni fra i nomi degli ex consiglieri regionali lombardi per i cui vitalizi ogni mese .

VITALIZI SUPERIORI AI CONTRIBUTI VERSATI – Delle 221 posizioni in carico alle casse del consiglio regionale, molte si riferiscono a una cifra totale di vitalizi già erogati ben superiore al totale dei contributi versati dagli ex consiglieri. Ben 49 sono le pensioni di reversibilità ,corrisposte ai familiari degli ex consiglieri nel frattempo defunti. I vitalizi più vecchi sono scattati nel 1980.

Beppe Grillo, leader del M5S, primo partito del Paese

Beppe Grillo, leader del M5S, primo partito del Paese

I GRILLINI CHIEDONO LA CANCELLAZIONE – Il M5S, che come noto non era presente nella scorsa legislatura, reclama che vengano resi noti i nomi oltre a richiedere la cancellazione dei duecentoventuno vitalizi così come avvenuto per i neoeletti estendendo e applicando così anche agli ex consiglieri la legge numero 13 del 2011, applicabile solo ai neoeletti. Ricordiamo che fino alla scorsa Nona Legislatura era possibile maturare la pensione anche solo dopo due anni e mezzo di carica, per poi poterla prendere una volta raggiunti i sessant’anni di età.

Con l’attuale gruppo di lavoro si sta discutendo in Regione di l’ipotesi di tagliare mediamente del 20 per cento le pensioni superiori a 3.100 euro che potrebbe riguardare anche le pensioni già erogate, ma resta da vedere come andrà a finire. L’unica certezza al momento è che i vitalizi non finiscono mai

Giuseppe Folchini

Autore della rubrica Fuoridaidenti , sul sito SportCafè24 e di Politically Uncorrect per Radio Cogito. Articolista "interista" per Blasting News. Scrittore latente , ha pubblicato un racconto breve tra il noir ed il paranormale, "Per un giorno. Un giorno soltanto".

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