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Europa League: solo l’Inter si salva, male Milan, Udinese e Napoli

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L'allenatore dell'Udinese Francesco Guidolin.

La delusione dei rossoneri

ROMA, 26 OTTOBRE – Tre sconfitte, due pareggi e una sola vittoria. Questo il desolante score delle squadre italiane al termine della tre giorni europea. Nelle sei partite disputate dai club nostrani sono state solo 5 le reti realizzate, contro le 9 subite.

JUVE, IN EUROPA E’ SEMPRE X – Continua la “maledizione” del segno X per la Juventus in Europa. A parlare per i bianconeri sono le statistiche, impietose in campo internazionale: sono ben 9 infatti i pareggi consecutivi dei bianconeri nelle competizioni europee. E se il pari per 2-2 contro il Chelsea maturato nella gara d’esordio in Champions League di quest’anno sembrava poter essere un buon risultato in ottica passaggio del turno, il doppio pareggio per 1-1 contro Shakhtar e Nordsjaelland ha lasciato l’amaro in bocca a squadra, dirigenti e tifosi. Con i bianconeri che si ritrovano ora con soli tre punti in classifica, a -4 dallo Shakhtar e a -1 dal Chelsea. La qualificazione si è improvvisamente complicata per una squadra capace di vincere senza troppi affanni in campionato. Servirà un girone di ritorno diverso per permettere alla Juventus di approdare agli ottavi di finale. A ben vedere però, anche l’Inter di José Mourinho pareggiò le prime tre gare del girone di Champions nell’anno del Triplete. Che sia di buon auspicio?

MILAN DA BRIVIDI – Continua la crisi di gioco e di risultati del Milan di Massimiliano Allegri. E se fino a due giorni fa i rossoneri erano riusciti a limitare i danni almeno in Europa, ci ha pensato il Malaga a far ripiombare nel baratro il “Diavolo”. E’ bastato un gol di Joaquin per piegare le flebili resistenze dei rossoneri, che hanno così subito la sesta sconfitta stagionale in 11 gare. Quasi un k.o. ogni due partite. Una media da retrocessione. Un Milan da brividi. E anche per Ambrosini e compagni la qualificazione si complica. Il Milan è secondo a 4 punti in un girone dominato dal Malaga, primo a punteggio pieno. Saranno fondamentali le tre gare di ritorno, in particolar modo quella contro lo Zenit che si disputerà a San Siro. Ma per il Milan è davvero arrivato il momento di cambiare. Non è di certo questa la squadra che è stata capace di portare a casa ben 7 Champions League nel corso della sua storia.

SORRISO NERAZZURRO – L’unica squadra a poter sorridere tra quelle impegnate in Europa è l’Inter di Andrea Stramaccioni. I nerazzurri si sbarazzano, non senza fatica, del Partizan Belgrado grazie ad una rete nei minuti finali di Rodrigo Palacio. L’Inter riesce così a sfatare anche in Europa il tabù San Siro, e sale a quota 7 punti nel proprio girone a pari merito con il Rubin Kazan. La qualificazione è in tasca, le prossime tre gare saranno poco più di una formalità per una squadra che pare aver trovato la giusta quadratura in mezzo al campo.

LAZIO, PICCOLO PASSO IN AVANTI – In virtù del pareggio per 1-1 in terra ellenica contro il Panathinaikos, possono tornare a casa soddisfatti anche gli uomini di Vladimir Petkovic. O forse no. Difficile capire se per i biancocelesti il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto. Fatto sta che dopo il vantaggio “regalato” da un autogol di Seitaridis la Lazio viene raggiunta allo scadere da una rete di Tochè. I biancocelesti mantengono comunque la testa di un girone ancora tutto da decidere: la Lazio, infatti, è prima a 5 punti, seguita a ruota da Maribor (4), Tottenham (3) e Panathinaikos (2).

DISASTRO NAPOLI – Va bene fare turnover per far riposare i titolarissimi. Va meno bene prendere gol dopo soli 67 secondi dal fischio d’inizio della gara. Altrimenti poi si rischia la figuraccia. E dopo le tre sberle prese dal Psv qualche settimana fa, ecco altre tre reti offerte gentilmente dagli ucraini del Dnipro. E così il “Napoli 2” si ritrova teoricamente fuori dall’Europa League, terza nel girone a soli 3 punti. Una buona notizia arriva però dall’Olanda, dove il Psv non è andato oltre il pari contro l’Aik, lasciando ancora aperti i giochi per la qualificazione ai sedicesimi di Europa League. Verosimilmente però, il Napoli dovrà cambiare qualcosa per provare ad invertire le gerarchie del proprio girone.

UDINESE, IL GIRONE SI COMPLICA – Si fa dura anche per i ragazzi di Guidolin, usciti malconci dalla sfida in terra Svizzera contro lo Young Boys: mattatore della serata uno scatenato Bobadilla, autore della tripletta che stende i friulani. E se fino a ieri l’Udinese poteva guardare con ottimismo al futuro in Europa League, i piani ora si complicano anche per i bianconeri, secondi in classifica a 4 punti insieme all’Anzhi di Samuel Eto’o. Il girone non è dei più semplici, in vetta a quota 6 c’è un Liverpool che difficilmente si lascerà scappare la qualificazione. Dato per scontato il passaggio del turno dei Reds, resta un solo posto disponibile. Di Natale e compagni dovranno darsi da fare, la strada è lunga e faticosa.

a cura di Matteo De Angelis

Fin da piccolo sogno di vivere sommerso dal denaro. A 22 anni sono iscritto all'Albo dei Giornalisti Pubblicisti. Devo aver sbagliato qualcosa.

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