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Calciomercato Inter: i nerazzurri seguono Markovic
IL NUOVO NOME E’ MARKOVIC Attaccante sveglio e parte integrante della manovra offensiva, così potremmo descrivere il nuovo talento sfornato dal Partizan di Belgrado. Classe 94’ dalla sua ha il pressing quasi asfissiante della dirigenza nerazzurra che avrà comunque la possibilità di vederlo comodamente nel proprio stadio, da avversario, il 25 Ottobre quando l’Inter affronterà appunto il Partizan. Attenzione anche alla duttilità di questo giocatore che può ricoprire diversi ruoli; il montenegrino infatti nasce come ala sinistra per poi essersi spostato punta in alcune apparizioni con la sua attuale squadra, ma può giocare anche come ala destra. Valore di mercato circa 5 milioni di Euro, con il Partizan che potrebbe farlo partire ad una cifra superiore, ovviamente, al suo reale valore; il contratto di Markovic scadrà nel 2016, la stessa durata che i dirigenti nerazzurri avrebbero proposto al montenegrino in fase di negoziazioni. Infine Markovic ha debuttato poco meno di un mese fa con la nazionale serba guidata da Sinisa Mihajlovic, chissà che i due non abbiano parlato di Milano e dell’Inter.
INTANTO SNEIJDER RECUPERA Un Inter che negli ultimi 4 match è riuscita a ritrovare il lume del gioco anche senza il fantasista olandese Wesley Sneijder. I tifosi e non solo si immaginino però di vederlo presto all’opera insieme a Cassano a comporrà il tridente o la coppia dei trequartisti che farebbe onestamente sognare qualsiasi persona. C’è però chi ha anche azzardato, vedi il pallone d’oro Suarez, che Sneijder è si importante per questa Inter, ma non indispensabile; frasi pesanti specie perché arrivano da una grande leggenda nerazzurra, ma che statistiche alla mano racchiudano una paurosa verità. Chievo Verona, Fiorentina, in Europa Leuague contro il Nefcti e infine il derbissimo di Domenica sera contro il Milan; quattro match ostici e difficili da affrontare che hanno però visto un grande gioco di squadra e uno spirito di sacrifico importante specie nel neo acquisto Cassano, nell’estro (sempre migliorabile) di Coutinho e nelle parate fondamentali di Samir Handanovic. Chissà come Stramaccioni ora vorrà gestire il fantasista olandese.
A cura di Leonardo Andreini