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Inter, quel paragone azzardato tra Stramaccioni e Mourinho. Intervista Esclusiva
MILANO, 11 OTTOBRE – L’esultanza di Stramaccioni sotto la Curva Nord, quell’urlo di gioia per scaricare un carico di adrenalina accumulato in novantatre minuti intensi e ricchi di pathos. La rete di Samuel, il gol ‘valido’ annullato a Montolivo, l’espulsione di Nagatomo e l’occasione d’oro divorata dall’ex Pazzini nella seconda frazione di gioco.
Il film del derby meneghino può essere racchiuso in cinque fotogrammi, frame che sorridono all’emergente tecnico romano. Due vittorie in due derby sono un ottimo viatico per un futuro che si prospetta roseo. L’Inter affianca la Lazio al terzo posto in classifica a quattro punti dalle collaudate corazzate Juventus e Napoli.
Mario Garau, redattore di FcInterNews.it, analizza ai nostri microfoni le assonanze tecniche tra Stramaccioni e l’indimenticabile Mourinho, il nuovo assetto difensivo a tre – arma vincente della nuova Inter – e i possibili obiettivi stagionale
Stramaccioni come Mourinho: paragone azzardato?
Azzardato e assolutamente inappropriato, aggiungerei. Paragonare Stramaccioni a Mourinho, sarebbe come mettere El Shaarawy al pari di Eto’o, come qualcuno ha già fatto. Mourinho è il miglior allenatore del mondo e lo dice il suo palmarès. Stramaccioni è giovane, ha entusiasmo e nonostante i suoi 37 anni sa come gestire uno spogliatoio di veterani. Tutti e due, fin dal loro arrivo, hanno tentato di plasmare una squadra a loro immagine e somiglianza, nei pregi e nei difetti. Mourinho ci è riuscito, Stramaccioni non ha neanche iniziato. Bisogna allontanare al più presto l’ombra dello Specialone sulla panchina dell’Inter, anche perché si potrebbero creare nei tifosi aspettative che la squadra, ora come ora, non può assolutamente rispettare.
La difesa a tre rappresnta l’arma vincente della nuova Inter?
La difesa a tre rappresenta l’inizio di tante buone strategie che possono rendere l’Inter una squadra da prime tre posizioni. Bisogna capire come si svilupperà la vicenda legata a Ranocchia. Perderlo per squalifica vorrebbe dire perdere tutti quei buoni automatismi che sono stati trovati fino a questo momento. Ranocchia sta disputando un campionato stratosferico. Insieme a lui, c’è un Samuel che sta tornando in condizione e JUan, un ragazzo con tante potenzialità, a cui bisogna dare tutto il tempo di crescere e maturare. Stramaccioni dovrà lavorare molto sugli esterni. Sono loro il perno ella difesa a tre, e noto che non hanno ancora capito come interpretare al meglio le due fasi di gioco.
Dove può arrivare questa Inter?
L’Inter dovrà ragionare partita dopo partita senza fare troppi calcoli. Al momento, vedo una squadra (la Juve) staccata da tutte le altre, per qualità di singoli e di collettivo. Il Napoli si è reso protagonista di un grande inizio di campionato, ma dubito possa reggere il passo della squadra di Conte. Al momento, l’esperienza e la maggior abitudine a vincere dell’ambiente, credo mettano l’Inter al pari del Napoli. Anche la Lazio sta viaggiando ad alta velocità, ma prima o poi ‘tozzerà’ contro una rosa senza molte alternative. Petkovic sta ottenendo il massimo dalla sua squadra, ma parlare di una Lazio candidata al titolo, è quantomai prematuro. Per il resto, non vedo squadre particolarmente insidiose. La Fiorentina ha appena iniziato un processo di rifondazione, la Roma sta scoprendo tutti i lati scuri di Zemanlandia e infine il Milan, una squadra al momento senza né capo né coda.
Intervista di Massimiliano Riverso