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Football

Serie A, le pagelle di Udinese-Milan: top e flop della 5a giornata

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MILANO, 24 SETTEMBRE – Il Milan proprio non va. Cambia modulo, si invertono gli uomini, ma il risultato non cambia. Udine porta con sè la 3 sconfitta su 4 partite. Chi è il colpevole? Quali le mosse sbagliate e da quali certezze ripartire? analizziamo i top ed i flop della partita di ieri, vinta dall’Udinese per 2-1.

TOP UDINESE

RENEGIE 7 – Lo spilungone svedese tradisce con la sua stazza da gigante. Lo vedi lì enorme al centro dell’attacco e immagini il classico ariete immobile e goffo in attesa del cross giusto da mandare in rete. E invece palla al piede si mostra capace, buona tecnica individuale, ottima protezione della palla e anche una discreta progressione. Firma il gol del momentaneo vantaggio friulano. L’ennesima scoperta degli 007 bianconeri?

BENATIA 7 – Si sta confermando ad alti livelli anche quest’anno. Lo voleva il Psg, ma almeno per lui, l’Udinese ha resistito. Anche in questo inizio difficile è sempre stato fra i migliori: difensore moderno,  grande marcatore ma anche buonissima tecnica nel far ripartire l’azione e, cosa non trascurabile, ottimo stile e propensione al gol. Un assist in occasione della torre per l’1-0 di Renegie.

BRKIC 6.5 – Arriva in bianconrero quale erede designato di Handanovic, non facile. E subito si dimostra all’altezza: grande personalità, presenza in area ed elasticità fra i pali. Se ieri il Milan non è tornato a sorridere è stato anche per “colpa” sua.

FLOP UDINESE

DI NATALE 5.5 – Strano a dirsi, ma l’uomo del match è tra i peggiori in campo. E non è la prima volta quest’anno: il napoletano sembra svuotato, povero di motivazioni soprattutto dopo l’eliminazione dai preliminari di Champions. Più volte ha dichiarato di voler smettere, ed in campo fa poco per lasciar pensare il contrario. La classe non gli impedisce comunque di essere ancora decisivo.

FARAONI 5.5 – Deve sostituire Basta, e non lo fa egregiamente. L’ex Inter pare timido, non ha dalla sua un avversario insuperabile, quale Mesbah, ma non fa nulla per intimorirlo. Si limita al compitino e non mette una palla che sia una per lo spilungone Renegie che tanto ne beneficierebbe. Rimandato.

CODA 5 – Sostituire Domizzi non è facile, spece per lui che non è un sinistro di piede, e si vede. Emanuelson prima ed El Shaarawy poi lo mettono più volte in difficoltà. E’ un centrale difensivo, e si vede: soffre defilato sul centro-sinistra. Da rivedere.

TOP MILAN

EL SHAARAWY 7 – E’ il solo sopra la sufficenza, e ampiamente anche. Lo era stato anche nella partita con l’Anderlecht, da subentrato e si conferma come uno tra i più in forma. Il gol è da cineteca, ma è tutta la prestazione a far sperare in lui tutti i tifosi rossoneri. Il piccolo Faraone può essere quella scintilla che manca a questo Milan.

EMANUELSON 6 – E’ nuovamente uno dei pochissimi a salvarsi nel marasma generale. Si muove, si dà da fare, tenta il dribling e qualche accenno di cross per l’abbandonato Pazzini. Non si possono riporre in lui le speranze di rinascita rossonere, ma è un onesto giocatore al quale concedere più di una chance. Generoso.

FLOP MILAN

BOATENG 4 – Niente da fare, Boa non c’è, e da un pezzo si direbbe. L’annata d’esordio rischia di diventare un lontano ricordo, e far sorgere un dubbio anche fra chi rivede in lui forza e grinta da vendere. Sciocca, e severa ad onor del vero, l’espulsione di ieri ma da subentrato comunque non incide. Sopravvalutato?

NOCERINO 4.5 – Un altro orfano di Ibra. Diventare fenomeni da 10 gol come mediano non è da tutti a 27 anni, e nemmeno da Nocerino evidentemente. Incredibile la metamorfosi del partenopeo, svagato ed inconcludente.  O forse la motivazione c’è ed è più semplice di quanto si immagini: quanto mi manchi Ibra!

ABBIATI 4.5 – Ok le partenze di Nesta e Thiago Silva, ma come in occasione del gol di Cigarini, Abbiati non fa nulla per sopperire alle evidenti mancanze. L’uscita a farfalla sul gol di Renegie è evidente: è in scadenza nel 2013, ha da guadagnarsi la riconferma ma già gira il nome di Perin nell’ombra.

Orazio Rotunno

Giornalista pubblicista, coordinatore presso SportCafe24 da oltre due anni. Amo lo sport in ogni sua forma e disciplina, raccontandolo con la voce di chi spesso non ne ha una, con un unico valore trainante. La verità: nel più profondo dei suoi significati.

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