Cronaca
Ondata di caldo, prime vittime: Marino e Zaffiri
Ma sì, approfittiamo di Caronte – l’anticiclone africano che sta soffocando la Penisola – e diamo la colpa a lui: ci conviene, in fondo, perché Ignazio Marino e Sandro Zaffiri rappresentano le istituzioni, quindi tutti noi. Certo, tirare in ballo i colpi di calore può sembrare una scappatoia fin troppo facile per spiegare certi malfunzionamenti dell’organismo, e tuttavia ha il grande pregio di essere credibile: quando le condizioni meteo si fanno proibitive, infatti, i soggetti più deboli sono sempre quelli più esposti al rischio black-out. Lo sanno anche i bambini, e ora ne abbiamo l’ennesima conferma.
BASTEREBBE UN CAPPELLINO (FORSE) – Roma, quartiere di San Lorenzo, domenica 19 luglio. Ricorre il 72esimo anniversario del terribile bombardamento alleato che causò 3000 morti e 11000 feriti, e durante la cerimonia una signora si sfoga con il sindaco: “Qui oggi è dalle 6 che stanno pulendo perchè doveva venire lei, la città è sporca, ed è una buffonata che lei venga qui stamattina dopo che hanno spazzato perché sapevano del suo arrivo. Venga domani. Questa città fa schifo”. “Signora – risponde Marino pericolosamente a capo nudo – provi a connettere e a far funzionare quei due neuroni che ha“.
DICO “OLIO DI RICINO” PERCHE’ ERO UN SINDACALISTA – “Gabrielli un porco di un comunista al servizio di Pd – scrive su Facebook il vice Presidente del consiglio regionale delle Marche Sandro Zaffiri (Lega Nord) mettendo il prefetto di Roma al centro del mirino – …attento che ti abbiamo segnato in elenco e arriveremo, l’olio di ricino te ne daremo tanto”. Passa qualche tempo, probabilmente trascorso sotto una doccia fredda ma non abbastanza, e l’accaldato Zaffiri corregge il tiro (e la forma): “Si è trattato di una esternazione scaturita dal vedere che la polizia è stata mandata a manganellare gente che semplicemente difendeva il proprio diritto a vivere sicura e serena. Ha certo influito nell’uso dei termini – prosegue il numero due della Regione Marche facendo pensare a una grave carenza di potassio – la mia lunga carriera di sindacalista dei ferrovieri e dei trasporti. Quella carica mi ha ricordato tempi in cui altri prefetti reprimevano manifestazioni di padri di famiglia che difendevano i propri diritti e i posti di lavoro (il riferimento è ai fatti di due giorni fa a Casale San Nicola, periferia nord di Roma, quando l’arrivo di un pullman di migranti ha provocato numerosi scontri fra manifestanti e polizia, ndr). È palese che, al di là della frase certo infelice, non c’è in me, per la mia storia personale, e men che meno nel Movimento cui appartengo, alcuna apologia né di violenza, né di fascismo, come dimostrano le centinaia di manifestazioni leghiste in cui non vi è mai stato un minimo problema di ordine pubblico. Detto questo, mi scuso con il prefetto Gabrielli, pur continuando a non condividere certe scelte operative e gli ordini impartiti ai sottoposti, con i colleghi consiglieri e di partito per l’involontario clamore sollevato”.
Ok, dai, diamo la colpa a Caronte e chiudiamola qui. Altrimenti ci tocca dire la verità e dedicare due parole a chi ha eletto chi quando le temperature erano molto più basse. No, meglio di no. Fa troppo caldo. Buone vacanze a tutti.
Enrico Steidler