Ciclismo
Il Tour torna a Mende, presentazione della tappa 14
Giornata movimentata e di difficile interpretazione al Tour de France, con la quattordicesima tappa che presenta un finale non semplice e qualche opportunità di attaccare la maglia gialla Chris Froome senza aspettare l’ultima settimana di corsa.
PERCORSO – I 178,5 chilometri da Rodez a Mende iniziano con un terreno piuttosto vario e qualche strappo, anche se l’unico G. P. M. della prima parte di gara è la Cote de Pont de-Salars, un quarta categoria che verrà affrontato dopo soltanto 20 chilometri dal via. Al chilometro 44 inizierà la lunga discesa da Col de Vernhette a Vallée du Tarn, seguita da un lunghissimo tratto interamente pianeggiante. A 41 dall’arrivo la corsa entrerà dal vivo la Cote de Sauveterre, un seconda categoria di 9 km al 6% di pendenza media che può rivelarsi trampolino di lancio per un attacco da lontano di qualche uomo di classifica o di un cacciatore di tappa. Ai meno 10 la Cote de Chabrits (4^categoria, 1,9 km al 5,9%) potrebbe fare ulteriore selezione, ma la frazione odierna si dovrebbe decidere sulla Cote de la Croix Neuve, un seconda categoria di 3000 metri al 10,1% medio e con una pendenza costantemente durissima. Lo scollinamento avverrà a 1500 metri dall’arrivo, ed il tratto in falsopiano potrebbe permettere a chi ha ancora energie di rientrare o di fare distacchi interessanti.
FAVORITI – Vincitore su questo percorso nel 2010 e trionfatore in due frazioni di questo Tour, il favorito numero uno è Purito Rodriguez, capitano della Katusha che sarà libero dalla marcatura dei big essendo uscito di classifica. Non gli renderà la vita semplice Alejandro Valverde, che ha già dimostrato di avere un’ottima condizione e si trova a suo agio su un arrivo simile. Possibili outsiders Daniel Martin e Alexis Vuillermoz, in gran spolvero sul Mur de Bretagne nella scorsa settimana. Il francese Tony Gallopin cerca la sua prima vittoria di tappa ed è molto adatto ad un arrivo simile, ma il corridore della Lotto Soudal sarà controllato dagli uomini di classifica essendo ancora saldamente nella top ten. Tra i fantastici quattro il più pimpante è sempre apparso Chris Froome, che oggi dovrebbe limitarsi a controllare eventuali attacchi degli avversari (più Quintana che Contador). Attenzione alla possibilità di vedere azioni da lontano per cercare di ribaltare il Tour: l’arrivo discontinuo non aiuta inseguimenti e può permettere a Vincenzo Nibali di cercare di forzare per tornare con i migliori. Sull’ultima salita occhi puntati su Robert Gesink e Pierre Rolland, in ottima condizione sui Pirenei. In caso di attacchi da lontano corridori come Hesjedal, Voeckler e Kruijswick possono fare molto bene.