Ciclismo
Tris di Valverde, la Freccia Vallone è casa sua
E’ ancora lo spagnolo Alejandro Valverde a dominare la Freccia Vallone, seconda corsa dell’abituale Trittico delle Ardenne. Il capitano della Movistar si è imposto in cima al Muro d’Huy, precedendo il francese Alaphilippe e lo svizzero Albasini.
LA CORSA – La corsa meno movimentata (almeno dal punto di vista altimetrico) della settimana belga si apre con la fuga di sette uomini, tra cui spicca il nome di Thomas De Gendt, che riescono a guadagnare un margine superiore agli otto minuti prima che il plotone entri in azione. La Movistar di Valverde e la Katusha di Rodriguez infatti prendono le redini dell’inseguimento, lasciando intuire che non concederanno spazio a trame diverse dall’arrivo allo sprint tra i favoriti. A circa 80 chilometri dall’arrivo una caduta coinvolge Daniel Martin, secondo nella scorsa edizione, relegandolo ad un ruolo anonimo nel resto della corsa anche quando rientrerà nella coda del gruppo. L’azione del Team Sky riduce ulteriormente il gap, mentre uno scivolone di diversi corridori costringe al ritiro Philippe Gilbert, altro grande nome per il Trittico, e Julian Arredondo. Poco dopo finiscono a terra anche Poels e Vanendert, con lo sfortunato belga della Lotto che deve alzare bandiera bianca.
IL FINALE – Al penultimo passaggio sul Muro d’Huy Visconti (compagno di Valverde) e Luis Leon Sanchez (scudiero di Nibali) si avvantaggiano e distanziano via via i componenti della fuga del mattino. L’azione dei due non trova il consenso del gruppo, che non lascia mai aumentare il vantaggio oltre i trenta secondi. La caduta di Froome a una decina di chilometri dall’arrivo getta delle ombre sulla stagione del britannico, che riesce comunque a tornare a pedalare ma senza convinzione, memore probabilmente dei patemi del Tour 2014. Sulla Cote de Cherave è Nibali ad accendere la miccia, ma dopo l’azione all’Amstel il siciliano è marcatissimo e viene seguito da Kreuziger, Caruso e Alaphilippe, che si porta dietro il plotone. A quel punto è Wellens a cercare fortuna, con il corridore della Katusha che si getta in un inseguimento solitario dall’esito nefasto. E’ dunque il belga della Lotto ad arrivare in testa ai piedi del Muro d’Huy, ma il gruppo, tirato da uno straordinario Visconti con alla ruota Valverde, rientra inesorabilmente a circa 800 metri dall’arrivo. Per tutto lo strappo finale i corridori si guardano in faccia senza prendere l’iniziativa, fino a quando a circa 120 metri dall’arrivo il favorito Valverde piazza la stoccata a cui Alaphilippe e Albasini non sanno rispondere. Dietro allo svizzero chiude la coppia Rodriguez-Moreno, che si è fatta sorprendere troppo indietro nel momento decisivo e ha dimostrato una condizione traballante.
TRIS – Per Valverde si tratta del terzo successo alla Freccia Vallone, dopo l’acuto dell’anno scorso e la prima affermazione nel lontano 2006, ai tempi della Caisse d’Epargne. Il murciano sembra aver smaltito la delusione del mancato podio al Tour dell’anno scorso, quando chiuse quarto alle spalle dei meno quotati Peraud e Pinot. Un messaggio importante in vista della Grand Boucle, che dovrebbe tuttavia vederlo impegnato nella veste di gregario di Nairo Quintana, ruolo già ricoperto nel 2013 dopo che una foratura lo aveva escluso dai giochi. Vada come vada, Valverde potrà sempre rifarsi sul Muro d’Huy. Se non è casa sua è solo questione burocratica.