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Chiellini, Destro e gomitate: due pesi e due (giuste) misure

Ci risiamo. La star dell’NBA George “Magic Elbow” Chiellini si guadagna per l’ennesima volta le prime pagine dei giornali grazie a una di quelle giocate che lo hanno reso così celebre in tutto il mondo, e il suo gomito magico (che rintuzza le velleità dello sbarbatello Pjanic) si rivela nuovamente decisivo. Non tutti, però, apprezzano il talento del difensore bianconero, e il giudice sportivo – che evidentemente non conosce i rudimenti di quella nobile arte chiamata basket – lo punisce rifilandogli tre giornate di squalifica. “Era uno schema” – dichiara Magic ai microfoni di Sky commentando le immagini dell’episodio – “E’ un blocco stile basket per favorire il tiro di Asamoah. Da parte mia non c’è cattiveria e lo si è visto, poi si può valutare tutto…”.

Cesare Prandelli, ct della nazionale azzurra
ETICA DOUBLE-FACE – E tutto, infatti, viene puntualmente valutato. Le immagini della stoccata vincente vengono viste e riviste mille volte, e mentre Tosel emette il suo severo verdetto ecco che scoppia, tanto per cambiare, il solito “caso nel caso”: è giusto portare ai mondiali un giocatore che ha infranto così spesso il codice etico?…Si chiedono in molti, anzi moltissimi. Perché Prandelli – che di quel codice è ispiratore e paladino al tempo stesso – mette alla gogna Destro (colpevole del famoso “blocco” ai danni di Astori) e poi convoca Chiellini come se niente fosse? Perché due pesi e due misure? Sarà mica che Magic è intoccabile? Si tratta di simpatie personali o è pura e semplice Ragion di Stato?
IN DIFESA DEL DIFENSORE – Già. Le domande e le perplessità ci stanno tutte, in effetti, e ciononostante vorrei spezzare un braccio (come diceva il grande Crozza-Serse Cosmi) in favore del serial “blokker” e del ct della nazionale azzurra. La prima osservazione da fare, al riguardo, è che fra il gesto di Chiellini e quello di Destro – che colpisce alle spalle l’avversario e poi simula penosamente di esserne la vittima – c’è davvero un abisso, ed è insensato non tenerne conto. Magic è un plurirecidivo, questo è vero, ma la sua gomitata non sembra essere così “cattiva” e imperdonabile da giustificare un rimedio estremo come la cacciata a un mese dai mondiali. Più che il segno inconfondibile di una perfida irruenza, il blocco ai danni di Pjanic è la riprova di una scorrettezza di fondo che è sempre stata il limite più evidente del campione bianconero, e questa scorrettezza deve essere certamente rimproverata (in particolar modo a chi è autore di un libro dedicato a Gaetano Scirea, cui evidentemente Chiellini si ispira a corrente troppo alternata), censurata e sanzionata, ma cercando di essere giudici e non talebani.
Se e come Prandelli farà scontare a Magic le sue colpe, in fondo, è affar loro (e fra loro deve restare), ed è chiaro che un atteggiamento di spietata intransigenza da parte del ct avrebbe prodotto il risultato – se equa – di lasciare a casa non solo Chiellini ma anche il prode De Rossi. Bel risultato…per gli avversari dell’Italia. E per quelli del buon senso.
Enrico Steidler
