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Keisuke Honda e la costruzione di un sogno
Il Milan ha un nuovo numero 10. È stato presentato ieri, davanti a 110 giornalisti, innumerevoli le televisioni collegate da tutto il mondo, il suo arrivo annunciato da un video spettacolare, che racconta i suoi primi passi al Meazza, il teatro che vivrà le sue gesta. Se qualcuno avesse assistito all’evento senza sapere chi fosse il giocatore in questione, penserebbe che a Milano è sbarcato Lionel Messi. E invece no, si tratta del giapponese Keisuke Honda.
È GIÀ UN SUCCESSO – La presentazione, condita dalle solite, scontate, frasi di rito ( ” A 12 anni scrissi in un tema che un giorno avrei voluto giocare in serie A con la maglia numero 10 del Milan. Un desiderio che mi sono portato dietro da sempre. Adesso devo dimostrare quello che sono sul campo”), è stata presa con entusiasmo dai tifosi del Milan, che hanno accolto il nuovo beniamino come un vero divo. Il suo sbarco a Milano nei giorni scorsi era atteso con trepidante emozione, le maglie vendute con il suo numero 10 sono già più di mille. L’operazione marketing della società di Silvio Berlusconi ha centrato l’obiettivo: Honda al Milan è già un successo, prima ancora che il nipponico sia sceso in campo.
LA COSTRUZIONE DI UN SOGNO – Ora la parola passa al campo, finalmente. Honda è un uomo immagine eccezionale, ma è doveroso ricordare che è anche un calciatore: un buon giocatore, ma non un fenomeno. Arriva al Milan con responsabilità sulle spalle che vanno oltre le sue qualità, il sangue freddo e la cultura del lavoro tipici dei giapponesi sono i suoi unici veri alleati in un’esperienza che si presenta in salita. Le casse piangenti della squadra milanese gli hanno imposto l’etichetta da divo, dimostrare di essere un campione è un altro mondo, ora dovrà far vedere quanto vale realmente. Il Milan e il calcio italiano, dal canto loro, fanno quello che possono, la crisi è evidente e l’unica soluzione che si trova in questo momento è fare le nozze con i fichi secchi: l’imperativo è costruire un sogno ad ogni costo (non si parla di soldi in questo caso), avvicinare i tifosi, illuderli nella speranza di vendere una maglietta in più e portarli allo stadio. I risultati sportivi passano in secondo piano.
Il prossimo 4 maggio si giocherà Milan-Inter, il primo derby che vedrà la sfida tra due calciatori giapponesi: Yuto Nagatomo e Keisuke Honda. Bei tempi quelli in cui, alla fine degli anni Ottanta, si fronteggiavano olandesi e tedeschi. Loro sì, veri fenomeni.
Antonio Casu
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