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Pagelle Roma-Fiorentina 2-1: la favola di Destro, la crisi di Pepito

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Mattia Destro decisivo per la Roma

I giallorossi ritrovano la vittoria dopo 4 pareggi consecutivi e restano in scia della Juventus capolista.

ROMA

De Sanctis 6,5 – In completa trans agonistica rischia un pasticcio colossale rimettendo in gioco un pallone con troppa fretta su un rilancio, poi il miracolo in occasione della punizione di Pasqual salda il debito della paperaccia di Bergamo. Super parata.

Maicon 7 – Non sono molti i terzini in serie A capaci di controllare un pallone con la suola del piede in area piccola di rigore e insaccare con freddezza come un centravanti. Prestazione decisiva, così come ci si aspetta da colui che ha condiviso con Dani Alves il ruolo di migliore laterale destro del mondo. Gigante!

Benatia 7-  Un metro e novantuno di puro agonismo e fisicità, ma il marocchino non è solo questo, sa giocare bene in appoggio, fortissimo sulle palle alte  e punto di riferimento per l’intera retroguardia giallorossa, non ha il compito di prendere a uomo Rossi, ma chiude e difende su qualsiasi cosa si avvicini all’area di rigore giallorossa, anche lui un Gigante.

Castan 7 – Segue Rossi negli ultimi venti metri lasciandogli una girata di testa e uno spunto che gli costa il cartellino in 90′, bene, benissimo se si considera che l’avversario è il candidato a diventare il capocannoniere del campionato. Magistrale la chiusura nel finale di gara condita da esultanza più che giustificata. Rinato

Dodò 6 – Il sombrero in uscita palla sul forcing della Fiorentina evidenziano doti tecniche sopra la media, pecca in un errore in appoggio che invece apre un’autostrada a Tomovic e permette alla Fiorentina di raggiungere il momentaneo pari. Il discorso per lui non cambia, se impara a curare la fase difensiva, la Roma potrà contare su un ottimo terzino nel futuro.

De rossi 6,5 – Netto miglioramento rispetto alla gara opaca di Bergamo, è il terzo centrale aggiunto in fase difensiva, e un buon regista con la palla tra i piedi, detto tra noi, Daniele sa fare tutto ed è sempre decisivo nelle chiusure.

Pjanic 6 – La classe e la qualità nel giro palla della Roma sono sempre determinanti;  il serbo prende un cartellino dopo un fallo di mano convinto di aver guadagnato un calcio di punizione non accordato da Orsato, e abbandona anzitempo il terreno di gioco per un secondo cartellino nella ripresa che inguaia la Roma. Nonostante questo, la Roma non può fare a meno di lui.

Strootman 7 – La goliardia con la quale affronta ogni match è fuori dal comune, anche oggi in un centrocampo tecnico e pieno di palleggiatori come quello viola si fa sentire come mediano e si propone in attacco colpendo un palo dopo un taglio offensivo da vero attaccante quale non è. Altra partita dal rendimento costante per l’ olandese volante.

Florenzi 5,5 – Gioca più in copertura che in fase offensiva, ricorda molto il ruolo di finto attaccante con il quale Delvecchio permetteva a Candela di scendere sulla fascia sinistra per dialogare in attacco nella Roma scudettata del 2001. Oggi la fascia è quella sinistra e a beneficiare del suo lavoro oscuro è un laterale di altrettanta qualità. (13′ s.t. Destro 7) – Entra, segna, esce. L’essenza di un pomeriggio da ricordare dopo un anno e più di calvario.(45 s.t. Bradley 5) Gioca uno scampolo di partita sostituendo l’eroe della partita per consentire una maggiore copertura difensiva in inferiorità numerica. Questa era l’intenzione di Garcia, non quello che si è visto in campo.

Gervinho 7,5 – E’ raro prendere voti alti quando di mestiere si fa l’attaccante e non si realizzano gol, ma considerare Gervinho una punta è riduttivo. Crea scompiglio ogni qualvolta punta gli avversari nell’ uno contro uno, entra di diritto nell’azione del primo gol giallorosso e crea strappi nella ripresa che mettono in crisi la retroguardia viola. Un incubo per qualsiasi difensore in ogni ripartenza.

Ljajic 5 – Un conto è giocare in un ruolo non suo, un altro discorso è trovare poco la porta, il gol e l’incisività, tutte attenuanti per una partita da falso nueve che proprio non gli si appropria, ma l’ex viola sbaglia i tempi di passaggio anche negli appoggi più semplici, conclude in porta quando dovrebbe servire in area di rigore compagni a porta vuota, e si intestardisce in dribbling quando dovrebbe cercare la conclusione. Spaesato (27′ s.t. Taddei 6) Si mette a disposizione della squadra, perde un pallone criminoso sulla tre quarti campo che innesca una ripartenza viola per fortuna non finalizzata in rete

Rudi Garcia 7 – Se le scelte di Bergamo sembravano incomprensibili, quelle di oggi valgono i 3 punti fondamentali per non perdere il passo da scudetto. Il tecnico francese ha il merito di aver ricostruito mentalmente calciatori come Castan, De rossi e Balzaretti inoltre sa diffondere una mentalità vincente che da tempo non si vedeva a Trigoria. Consola da buon padre di famiglia l’uscita dell ‘uomo partita, il rientrante e decisivo Destro, per ragioni  di forza maggiore. Condottiero.

 

FIORENTINA

Neto 5,5 – Non è esattamente il punto di forza della difesa viola, spesso criticato per leggerezze ed infortuni che sono costati dei gol. Oggi compie un miracolo su De rossi evitando la capitolazione a metà primo tempo, insicuro nella difesa dell’area di rigore piccola in occasione del primo gol.

Tomovic 5,5 – Sfrutta un errore di Dodò affondando nel cuore della retroguardia giallorossa e scaricando il pallone del pareggio viola, per il resto tanta sofferenza contro uno scatenato Gervinho.

Gonzalo Rodríguez 6 – E’ il leader della difesa e lo conferma anche in un pomeriggio di grande sofferenza dell’ Olimpico. L’unico a tenere la baracca in piedi, quando la Roma affonda nella ripresa il forcing decisivo.

Savic 5 – Partita abbastanza ordinata, ma non dà l’idea di essere un difensore della qualità necessaria a soddisfare gli obiettivi della Fiorentina.

Pasqual 6 – Dalle sue parti scende sempre Maicon, non proprio l’avversario ideale per una domenica tranquilla, si propone con un cross pericolosissimo ad inizio ripresa e impegna De Sanctis con una punizione a giro all’incrocio.

Ambrosini 5,5 – Ha il compito di fornire copertura alla difesa, ma non sembra nelle condizioni migliori per farlo visto la scarsa fase di non possesso dei suoi colleghi. I livelli di rendimento ai tempi del Milan sono un lontano ricordo.(34′ s.t. Joaquim 5) Non incide.

Aquilani 5 – Mister “vorrei ma non posso”, è la peculiare caratteristica dell’ex centrocampista giallorosso, quella di arrivare sempre ad un centimetro dall’essere decisivo e divenire un grande giocatore. I trascorsi romani forse lo mettono in leggera soggezione, ma non sfrutta una grande occasione solo in area di rigore su cross di Quadrado. Il principe Alberto non si fa rimpiangere dalla Curva Sud.

Borja Valero 6 – Dal centrocampista di maggiore qualità nel centrocampo di Montella ci si aspetta sicuramente qualcosa di più, gioca una partita ordinaria senza particolari spunti, impreciso nella rifinitura agli avanti viola.

Quadrado 5 – Perde la sfida della velocità supersonica contro Gervinho, non sembra presente mentalmente sul campo, sbaglia in appoggio e aiuta poco Tomovic in perenne difficoltà contro l’ivoriano. Affonda una sola volta offrendo un pallone d’oro ad Aquilani mal sfruttato.

Vargas 6,5 – Montella ha il merito di recuperarlo sul piano motivazionale, lui quello di credere nelle sue qualità che non si discutono. Fulmina De Sanctis in occasione del pari viola con una fucilata di sinistro suo marchio di fabbrica, si rende pericoloso in ogni avanzata offensiva.(41′ s.t. Matos s.v.)

Rossi 5 Giocare contro la miglior difesa della Serie A non è facile nemmeno per uno come lui, deludente però anche dal punto di vista della costruzione della manovra dove obiettivamente si vede pochissimo. Trova uno spunto nel finale che potrebbe essere decisivo, ma Castan prodigioso chiude le porte a Pepito.

Montella 5,5 – Non ha molte cartucce da sparare in panchina per cercare di recuperare il risultato in superiorità numerica, l’assenza di Gomez si è fatta sentire nella situazione tattica venutasi a creare dopo l’espulsione di Pjanic. Per il resto prepara la Fiorentina ad una gara propositiva contro la seconda in classifica e forse non è un bene se si considera la forza della difesa giallorossa e le caratteristiche di contropiedisti puri come Quadrado e Rossi.

Daniele Maimone

 

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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