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Bologna FC, rivoluzione in vista: rischia Pioli?

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Pioli, a rischio esonero a Bologna
Stefano Pioli, allenatore del Bologna

Stefano Pioli, allenatore del Bologna

Nuvole nere in casa Bologna. E l’ondata di maltempo giunta sull’Italia c’entra ben poco. Nella sede della società felsinea si pensa a come affrontare il presente, in modo da non compromettere troppo il futuro. Proprio per questo, anche se Pioli, tecnico rossoblù dall’ottobre 2011, ha apparentemente passato indenne la sosta, è chiamato a dover preparare l’ennesimo esame col match casalingo contro l’Inter. Il mercato di gennaio non è più così lontano, ma nel tour de force che si prospetta da qui a Natale, i punti in palio sono tanti. E perderne ancora, potrebbe risultare a fine stagione fatale.

PROGETTO TECNICO FINORA DELUDENTE – In campo, si sa, ci vanno i giocatori. Ma a metterci la faccia, come naturale prassi pallonara, è sempre l’allenatore. Il tecnico emiliano nelle precedenti due stagioni ha fatto molto bene, cogliendo due tranquille salvezze, e il Bologna, allo stato attuale delle cose, sarebbe salvo. Ma, dato per scontato che la classifica di novembre è pochissima cosa, a deludere la platea rossoblu è la mancanza di risultati e l’assenza di un’identità precisa. I nuovi arrivati non incidono, e il solo Diamanti non può sempre tirar fuori il coniglio dal cilindro. La classifica mediocre, con un solo punto sopra la linea di galleggiamento, fa riflettere Guaraldi e soci su un avvicendamento di panchina.

SE PIOLI VA VIA, CHI ARRIVA? – I due successi consecutivi contro Livorno e quello roboante in trasferta col Cagliari avevano dato ossigeno. Ma dalla graticola, Pioli non è mai stato definitivamente tolto. La situazione ancora non definita di Mihajlovic rischia di avere un potenziale effetto-domino su diverse panchine. Sì, perchè il serbo ha ricevuto le avances da Sampdoria e Lazio (i genovesi in forte vantaggio), ma al momento non si è svincolato dalla panchina della nazionale balcanica. Se dovesse accasarsi in casa blucerchiata, Edy Reja verrebbe conteso dagli stessi felsinei e dalla Lazio, con Petkovic già nel limbo da diverse settimane. Il tecnico goriziano è, dunque, la prima ma non unica ipotesi. Mimmo di Carlo, ex allenatore del Chievo e fuori dal giro da oltre un anno, è anche lui tra i papabili. Altri due nomi sono quelli di Franco Colomba e di Marco Giampaolo, ma sul ritorno del primo ci sono diversi dubbi, nutriti dal burrascoso addio accaduto nell’agosto 2010 (esonerato ancor prima che iniziasse il campionato). Giampaolo sta ancora metabolizzando il triste epilogo col Brescia, e dipende quando vorrà rimettersi nella mischia. Il nome a sorpresa dell’ultimo minuto potrebbe essere quello di Alberto Malesani: il tecnico veronese è in cerca di rivincite dopo la sfortunata esperienza di Palermo, e tornare a Bologna (dove ha lasciato un buon ricordo nel 2011) può dargli quell’ambiente ideale dove lavorare bene e valorizzare il gruppo.

MERCATO: OBIETTIVI MIRATI E SFOLTIRE – Sulla graticola, però, a Bologna, c’è anche più di un giocatore che non sta rendendo al meglio, che potrebbe essere rimpiazzato non appena si schiuderanno le porte del mercato invernale. Se il portiere Curci colleziona figuracce come le figurine Panini, il nome più caldeggiato per prenderne in posto è quello di Albano Bizzarri, portiere esperto del Genoa finora panchinaro di Perin. Marco Amelia, in rotta coi rossoneri, è l’altro  nome uscito dal calderone nelle ultime ore.
La difesa, la seconda più perforata dell’intera Serie A, ricerca un nome che significhi esperienza e affidabilità. Andreolli, eterna promessa incompiuta del nostro calcio, nell’Inter non gioca mai, e potrebbe tornare utile alla causa felsinea. L’obiettivo vero resta però il centrale Bovo dal Torino, dove non riesce ad esprimersi con continuità. Anche se dal capoluogo piemontese vorranno rassicurazioni sulla qualità dell’affare, per evitare una situazione analoga a quella di Rolando Bianchi. Il bomber, bandiera granata, ha giocato e quindi segnato poco, e Cristaldo, anche lui arrivato in estate e spesso titolare, non ha combinato un granchè. Mentre il totem Moscardelli dovrebbe mantenere il suo ruolo di jolly, ad abbandonare i ranghi a gennaio potrebbero essere Acquafresca, mai esploso in Emilia, e Alibec che tornerebbe all’Inter. Per rivitalizzare l’attacco, e la stagione, prima è meglio sfoltire che comprare.

Manlio Mattaccini

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