Calcio Estero
Zlatan Ibrahimovic, l’idolo sbagliato

Un brutto episodio ha visto protagonista in questi giorni il campione del Paris Saint-Germain e della nazionale svedese di calcio: Zlatan Ibrahimovic si è reso protagonista di un atteggiamento a dir poco insensibile nei confronti di un suo piccolo tifoso malato di leucemia.
La storia parte un mese fa: Hajrudin Kamenjas, bambino di 8 anni (affetto di leucemia da 6) aveva chiesto di incontrare il suo idolo a Sarajevo, ma Ibrahimovic aveva declinato la proposta a causa dei tanti impegni che la sua carriera comporta. Lo svedese, di origine bosniaca da parte di padre come il suo piccolo tifoso, tuttavia si era attivato per mandare al bambino un video e una maglia autografata del Paris Saint-Germain.
Il piccolo però non si è dato per vinto e pur di incontrare il fenomeno svedese ha preso un aereo ed è andato fino a Parigi: il club transalpino gli ha confermato che sarebbe riuscito a incontrare dal vivo Ibra. Dopo 3 giorni di attesa però una limousine del PSG ha prelevato il bambino per riportarlo all’aeroporto, direzione Bosnia. Il bambino si è quindi dovuto arrendere ed è tornato a casa senza poter incontrare il “suo” campione.
Ibra non ha ancora rilasciato dichiarazioni di nessun tipo sul caso, ma intorno a lui si è scatenata una bufera di critiche per il comportamento insensibile nei confronti di un bambino gravemente malato .
Il bambino, tuttavia, è stato visitato in ospedale dalla stella del calcio bosniaco: Miralem Pjanić ha infatti trovato il tempo per compiere quello che per una persona corretta dovrebbe essere un piccolo gesto, ma di enorme valore per un bambino di 8 anni che lotta praticamente da quando è nato contro una forma gravissima di leucemia. Perché campioni bisogna esserlo anche fuori dal campo, non solo sul rettangolo di gioco.
Hai scelto l’idolo sbagliato, piccolo…
Jacopo Gino
