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Football Manager 14: La recensione


La home di Football Manager14
Quello dei giochi manageriali è un universo che si rivolge a una cerchia di giocatori più ristretta rispetto a un titolo di “azione” o “avventura”. La ragione è facilmente comprensibile: col passare degli anni, com’è testimoniato dai titoli video-ludici più recenti, si ricerca sempre più l’immediatezza nell’esperienza di gioco (con un’inevitabile calo della difficoltà). Nascono dunque titoli come la saga di “God of War”, in cui, in determinate situazioni, è sufficiente digitare una sequenza di tasti per sconfiggere il boss di turno, gli ultimi “GTA”, che sono stati ulteriormente semplificati per quanto riguarda le missioni (anche se, in questo caso, il gioco si incentra più sull’uccidere a casaccio passanti e provare veicoli/armi da paura), per arrivare, infine, alle nuove versioni di Final Fantasy, in cui si è assistito a un abbandono del vecchio sistema a turni, lento ma estremamente strategico, per passare a uno più “action”. Questi cambiamenti possono piacere o meno, ma c’è una certezza: Football Manager rimarrà sempre la solita lenta e impegnativa serie che appassiona a tutti gli amanti del genere a distanza di 21 anni dalla prima edizione.
Proprio per le ragioni citate sopra, non si può sperare che ogni anno un gioco gestionale ottenga tanti nuovi utenti quanto un qualsiasi altro genere, e per questo motivo, intelligentemente, “Sports Interactive” ha deciso, anche nell’edizione 2014, di costruire un Football Manager che parte già dalla solidissima base dei precedenti, così da non far arricciare il naso ai più tradizionalisti, introducendo però interessanti novità.
Una volta selezionata la squadra con cui iniziare la propria avventura, si può subito osservare che i creatori hanno scelto di alleggerire ulteriormente l’interfaccia di gioco, rendendola più snella e immediata graficamente. Mentre nei capitoli precedenti, anche solo per un’intervista, era necessario accedere a un’altra pagina per rispondere alle domande, quest’anno sarà sufficiente scegliere le risposte, con tanto di tono, dalla schermata principale delle notizie. Lo stesso vale per le trattative, che ora risultano più rapide ma non per questo semplici. Forse, rimanendo in tema “conversazioni”, ci saremmo aspettati più cura nei dettagli, ma ciò non toglie che l’esperienza di gioco sia abbastanza personalizzabile. Quello che stupirà i vecchi giocatori, piuttosto, sarà accedere alle tattiche. Innanzitutto, sono stati introdotti nuovi ruoli come il “Finto 9”, una sorta di centrocampista che ha lo scopo di ricoprire anche la zona avanzata del campo pressando e aprendo spazi ai compagni, e il “rifinitore”, un trequartista che collega il reparto offensivo a quello mediano con passaggi precisi. Questo permette una personalizzazione degli schemi ancora superiore rispetto al passato, con il giocatore che avrà il compito di dare alla squadra un senso tattico tale da arrivare in zona goal (cosa che, a giudicare dal primo impatto, non è molto semplice). Inizialmente potrebbe sembrare che siano stati eliminate del tutto le impostazioni relative alla squadra e ai giocatori come la larghezza o il ritmo di gioco: Non è così. Questi sono stati semplicemente sostituiti dalle indicazioni, meglio organizzate rispetto agli anni passati, che detteranno la differenza tra un gioco sterile e uno fluido. Potremmo, ad esempio, obbligare il nostro portiere ad effettuare rimesse più veloci o i centrocampisti a tentare il dribbling più spesso.
Gli allenamenti della squadra richiamano molto quelli di Football Manager 2013, con aggiunte come i grafici a torta che indicano la distribuzione del lavoro svolto nei vari settori ( controllo palla, difesa, attacco… ), la felicità dei giocatori riguardo il loro programma e la forma degli stessi. Dovremo stare attenti a non tralasciare niente, specialmente nel periodo di pre-campionato, in cui, come al solito, sarà possibile affrontare delle amichevoli con dei team scelti dalla dirigenza o da noi allenatori.

Un’azione di gioco su Football Manager 14
Le aspettative riposte sulla grafica non sono state affatto deluse: Il motore è stato notevolmente migliorato, proprio come promesso da “Sports Interactive”, con nuove animazioni, probabilmente riprogrammate da zero, e un buon realismo sul campo da gioco. I movimenti dei giocatori sono decisamente più fluidi che in passato, quando le goffe movenze davano quasi fastidio agli occhi. Anche qui, però, i videogiocatori si schierano in due fazioni: I sostenitori del 3D e i fedelissimi dei pallini del 2D. Football Manager 2014 dà la possibilità di scegliere con chi schierarsi anche quest’anno.
Anche quest’anno Football Manager si conferma un titolo ottimo per gli amanti del genere, con un piede fermo al passato e l’altro al nuovo. Alcune delle novità migliori, che potrebbero passare inosservatate, sono l’adattamento a Linux del gioco e il salvataggio “Cloud”, che permette di giocare la propria carriera in qualsiasi pc, ovunque ci si trovi. È stata confermata, inoltre, la versione “Classic” del gioco, introdotta nella scorsa edizione: Si tratta di una modalità più rapida, per chi non vuole iniziare una partita troppo longeva e impegnativa. Manca ancora qualcosa per renderlo un prodotto perfetto (conferenze stampa ripetitive in primis), ma si tratta comunque di un validissimo titolo da non perdere.
Andrea Siino
