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Master ATP: Federer lotta, ma vince Djokovic 2-1

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Roger Federer

IL “SOVRANO” C’E’ – Mai dare per morto chi è stata l’icona, perfetto mix di classicismo e modernismo, del tennis degli ultimi 10 anni (e non solo). Il “Re”, ormai in là con gli anni e spodestato da quei suoi stessi rivali che in gioventù erano presi a pallate, fino a qualche settimana fa rischiava di non presenziare al Master. La stagione, la più dura, da quando il giovane talentuoso svizzero da principino in erba divenne il sovrano assoluto, (nell’erba di Wimbledon e non), della racchetta. Ma un finale di anno in crescendo, culminato con la finale nel Master 1000 di Parigi – Bercy, lo ha portato di nuovo qui, nel suo regno, quel Master che lui ha già vinto per ben sei volte. Nella capitale francese perse, neanche tre giorni fa, il match decisivo contro Djokovic: campione ormai maturo, il più simile ( ma non uguale) allo svizzero per talento e passione fuori dal campo. Nel primo incontro del gruppo B, i due tennisti si ritrovano, ancora una volta, in campo e divisi da una rete.

IL MATCH PIU’ ATTESO – Sicuramente del girone. Forse dell’intero torneo. E se non è una finale, poco importa. Potrebbe sempre esserci nell’atto finale. Già, perchè la sconfitta non preclude affatto il cammino per i due campioni. E’ chiaro che il Federer di oggi può vincere, ma anche perdere contro gli altri due, Del Potro e Gasquet. Quindi, intanto bisogna iniziare cercando la difficile rivincita contro Nole.

LA PARTITA – Il primo set scivola via che è una meraviglia. Entrambi i giocatori capitalizzano bene i propri turni di servizio, e nessuno sembra in grado di tentare il break decisivo. Il decimo gioco, con Federer sotto 5-4, si rileva fatale per lo svizzero. Nole sfrutta la seconda delle palle set, e strappa servizio e set. Il vecchio leone, però, non si perde d’animo e dimentica in fretta quanto successo. Dopo un equilibrio iniziale, strappa per ben due volte la battuta al serbo, portandosi sul 5-3. Non sarà il break decisivo in quanto Djokovic, da gran campione, annulla un set point e rimette tutto in parità. Nel tie-break, il capolavoro di Roger: tra pallonetti e discese a rete, vince il secondo set e allunga il match al terzo, quello decisivo. Lo svizzero, forse un pò distratto, cede a 0 il servizio nel game d’apertura. Nel gioco successivo perde il treno, forse decisivo, per non far scappare l’avversario: un game lunghissimo dove, alla fine, non riuscirà a rubare la battuta a Nole. La maggior freschezza atletica, e i sette aces messi a segno, condurranno Djokovic ad un comodo finale, che sicuramente non soddisfa il “Re” ma delizia gli appassionati della O2 Arena di Londra. 6-4, 6-7, 6-2 il punteggio finale. Auspicandosi che ci sia la replica per eccellenza, magari nel week end.

SITUAZIONE GRUPPI – Nel gruppo A, Nadal vince facilmente contro il connazionale Ferrer (che lo sconfisse a Parigi) due set a zero. Con Wawrinka, vincitore contro Berdych, è in testa dopo la prima giornata. Lo scontro diretto di oggi determinerà probabilmente il primo qualificato alle semifinali. Nel gruppo B, quello di Federer e Djokovic,  Del Potro sconfigge 2-1 Gasquet. L’incontro di giovedi, anch’esso molto atteso, tra l’argentino e Federer dirà tanto sulle effettive possibilità di vittoria dello svizzero, che quest’anno ha inserito in bacheca soltanto il titolo vinto sull’erba tedesca di Halle. Troppo poco.

Manlio Mattaccini

 

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