Football
Balotelli: da pusher per scherzo a simbolo anti-camorra

E’ normale, quando qualcosa riguarda l’attaccante rossonero, far parlare il gossip e non il campo, specialmente ora che SuperMario non potrà essere arruolabile per la prossima partita contro l’Armenia, causa debilitazione a seguito di una gastroenterite. La scintilla è partita proprio dal fatto che la Nazionale giocherà a Napoli, e Balotelli sarà sugli spalti ad assistere alla partita dei suoi compagni, anche se non potrà scendere in campo.
IL CASO Circa 3 anni fa, precisamente la mattina dell’8 giiugno 2010, Mario Balotelli si trovava nel rione dei Puffi, zona Scampia. Secondo un’informativa dei Carabinieri, l’attaccantei era “in compagnia di due elementi di spicco di due dei più potenti clan della periferia nord di Napoli”. Secondo alcuni testimoni,il giocatore rossonero dopo aver incontrato un pusher, gli chiese di poter spacciare droga per scherzo. La notizia, diffusasi all’inizio di questa estate, provocò subito l’ira del giocatore, che, come ci ha abituato negli ultimi tempi, affidò le sue dichiarazioni ad un tweet: ”Ahahaha adesso spaccio droga! Prima andavo a put..E magari poi lo prenderò anche in… Ma VERGOGNATEVI. Usate il mio nome non per odience (audience ndr)”. Per poi replicare ancora in conferenza stampa:” io odio la droga”. Da sottolineare come Mario avesse più volte affermato di non conoscere la vera identità dei suoi accompagnatori.
OGGI UN SIMBOLO Strano come le cose tendano ad invertirsi nel nostro Paese, tant’è che, dopo neanche 4 mesi, oggi la Gazzetta parlava dell’attaccante rossonero come di un simbolo Anti-Camorra.
Tesi rafforzata dal fatto che l’Italia si allenerà sul campo del Quarto, anzi del “Nuova Quarto Calcio per la legalità”, squadra appartenente in precedenza alla camorra, e ora di proprietà delle associazioni che si battono contro il racket. I fondi arrivano da una sorta di azionariato dei cittadini, e la stessa squadra indossa maglie con il simbolo della lotta al pizzo.
Pronta anche in questo caso la replica di Mario, neanche a dirlo tramite twitter:
” Io simbolo anticamorra? Questo lo dite voi. Io vengo perché il calcio è bello e tutti devono giocarlo dove vogliono e poi c’è la partita”.
Che si tratti della sua vita privata, delle sue giocate e delle sue bravate in campo, è incredibile come Mario Balotelli, in visita a Napoli per la partita della Nazionale, riesca a mettere in ombra quest’ultima facendo parlare di sé anche quando il motivo in apparenza sembra non esserci. Una vera rockstar più che un calciatore.
Luca Porfido
