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Juventus da double, Tevez necessario. Intervista a Alessio Tacchinardi

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Alessio Tacchinardi
Alessio Tacchinardi durante l'esperienza alla Pergolettese

Alessio Tacchinardi durante l’esperienza alla Pergolettese

Alessio Tacchinardi, ex centrocampista di Atalanta, Juventus, Villarreal e Brescia, reduce dall’esperienza sulla panchina della Pergolettese, e’ stato ospite della seconda puntata di “Football Station”, la nuova rubrica settimanale di approfondimento sul calcio internazionale condotta da Leo Di Bello, in onda su Fox Sports (canale 382 di Mediaset Premium e 205 di Sky) ogni lunedi’ dalle ore 20.00 alle ore 21.00. Qui di seguito un estratto delle sue dichiarazioni:

“MARTINO MEGLIO DI GUARDIOLA, IN BOCCA AL LUPO A MANCINI” – Sulla Juventus: “Dopo due anni gli avversari stanno trovando le giuste contromisure al gioco della squadra di Antonio Conte. Hanno capito come gioca. Le difficoltà dei bianconeri non penso derivino da una minore cattiveria agonistica. La Juve è migliorata rispetto all’anno scorso soprattutto grazie all’inserimento di Tevez. Secondo me, i bianconeri vinceranno sia lo scudetto che la Champions League”.

Su Diego Pablo Simeone: “Era un osso duro da giocatore e adesso sta trasmettendo la sua carica agonistica ai giocatori. Ha in mano una buona squadra, ma è riuscito a farla salire di livello”.

Sul Barcellona: “A me piace molto di più adesso. Il Barca del Tata Martino verticalizza di più il gioco e pratica meno possesso palla. In questo modo fa ancora più male agli avversari”

Su Carlo Ancelotti: “Il Real non ha ancora una identità di gioco. Bale non può giocare a destra, toglierei Benzema per far giocare Ronaldo lì davanti, riportando Bale a sinistra”.

Su Diego Costa : “E’ un crack. Segna in tutte le maniere, diventerà sicuramente un grande attaccante”

Su Roberto Mancini: “Sicuramente il Galatasaray e’ una piazza caldissima. Mancini ha dimostrato di essere bravissimo alla guida del City, e farà sicuramente bene anche in una piazza difficile come quella turca”

“ZIDANE IL PIU’ FORTE, CHE BOTTE TRA IBRA E VIEIRA’!” – Sulla sua esperienza al Villarreal: “Ho fatto due stagioni in Spagna: nella prima abbiamo eliminato l’Inter in Champions League. In Spagna si sta benissimo, ho avuto la fortuna di aver giocato con grandi campioni come Juan Roman Riquelme, Diego Forlan e di essere allenato da Manuel Pellegrini, oggi al City, dove farà sicuramente bene”.

Sull’Ajax: “A livello offensivo pratica un buon possesso palla. Il Milan può avere difficoltà sulle fasce laterali. Gli olandesi attaccano la porta in tanti e possono creare delle difficoltà. In difesa però concedono spesso un due contro due, Mario Balotelli ne può approfittare”.

Su Jose’ Mourinho: “Per me è un idolo. Fa sempre qualcosa di speciale perché lui è uno dei migliori allenatori in circolazione”

Su David Moyes: “Ha preso un’eredità pesante, quella di Sir Alex Ferguson. I grandi allenatori ti danno tanto, ma ti svuotano. Anche l’Inter ha avuto una flessione dopo che è andato via Jose’ Mourinho”.

Su Zidane, Prandelli e Del Piero: “Il francese è il giocatore più forte con cui ho giocato. Prandelli l’allenatore più bravo. Del Piero quello con cui mi sono divertito di più“.

Sui diverbi cui ha assistito: “La litigata tra Ibrahimovic e Vieira è quella che più mi è rimasta impressa. Non male anche quella tra Edgar Davids e Pippo Inzaghi”.

Sull’Arsenal: “E’ una squadra allenata benissimo: Tiene sempre la palla bassa e Ozil ha dato esperienza e qualità. Aaron Ramsey vede molto bene la porta. L’Arsenal non da’ punti di riferimento in avanti e ha tanti giocatori che vedono la porta. Ma la difesa è perforabile, visto che a centrocampo c’e’ solo Mathieu Flamini a fare la diga davanti alla difesa. Il Napoli deve attaccare sul centro destra visto che Mertesacker e’ l’anello debole della difesa dei Gunners. Vorrei che l’Arsenal vincesse la Premier League”.

Sul Paris Saint-Germain: “Vincerà sicuramente il campionato, ma per Blanc non sarà facile dare gioco ad una squadra composta da tante individualità”.

@Sportcafe24

Polemico, pedante, pignolo, poco fedele al suo nome (la modestia è dannosa se sei consapevole dei tuoi limiti) ma molto al suo cognome ( piccolo bandito, che fugge dai recinti dell'informazione a un coro solo). Perché leggermi? Perché sono chiaro, informato e motivo precisamente ogni mia opinione

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