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Palermo: Gattuso sarà il nuovo mister
Pubblicato
8 anni fa|

Dopo solo un anno di distacco dal calcio italiano, Gennaro Gattuso al 99% dal prossimo anno sarà di nuovo parte integrante in terra patria. Cambia il ruolo, ma non la sostanza. Infatti il vulcanico presidente Zamparini ha messo Ringhio in cima alla lista dei desideri, gli allenatori desiderati per la successione allo scontento e voglioso di allenare in Serie A Sannino. La dirigenza rosanero, capitanata dal duo Perinetti-Amoruso nelle scorse settimane, tutto in rigoroso silenzio mediatico, ha incontrato l’ex milanista, attualmente sotto contratto fino al 2014 con il Sion, proponendogli un contratto biennale per portare al più presto il Palermo nel calcio che conta e che compete ad una città come quella del capoluogo siciliano.
GRINTA MADE IN SUD – Rino non è cambiato di una virgola dal suo trasferimento da Milano a Sion: la risposta è stata grintosa come sempre, ma soprattutto decisa, per iniziare una nuova avventura, assaporata più volte nella carriera di calciatore. Chi non ricorda infatti le fantastiche sgridate-incitamenti ai compagni di club dopo la sostituzione? Quel fantastico quadretto tecnico tra Ancelotti e il numero 8 rossonero che, dalla panchina, urlava ai suoi compagni come un vero e proprio mister. La carriera in panchina, a dir il vero, Ringhio l’ha assaporata nella Super League svizzera, dove in 10 match ha racimolato solo due vittorie, quattro pareggi e quattro pesanti sconfitte che gli hanno fatto valere il primo esonero della sua esperienza dal “fratello” svizzero di Zamparini, Christian Constantin, vulcanico e spietato come il presidente rosanero, del quale sta seguendo le gesta in fatto di allentori: 39 sotto di lui, 43 per il presidente dei siciliani. Dovremmo però aggiornare la lista e mettere come ultimo nome quello di Gattuso che, con un contratto biennale da 400 mila euro annui, sarà il mister della B rosanero. Per l’ufficialità, quell’1% che manca alla quota da noi datavi, mancano due passi fondamentali: la risoluzione del problema Sannino e la rescissione contrattuale di Ringhio dal Sion. In entrambi i casi le operazioni andranno in porto, anche se il presidente Constantin terrà duro prima di far andare via Gattuso. Pronto ad appendere celermente le scarpette al chiodo, l’ex rossonero è altrettanto entusiasta di cominciare la sua nuova avventura nella panchina rosanero, panchina sempre stata complicata, ora ancor di più a causa della retrocessione e della sperata ed immediata risalita. Fatto sta che fin quando non verranno risolti i problemi sopracitati il matrimonio tra le due parti non sarà mai celebrato e ci saranno smentite a largo spiano. Ma siamo già pronti a vedere gli incredibili battibecchi tra i due che in quanto a grinta e vulcanicità non sono secondi a nessuno.
I TIFOSI – Appresa la notizia, ribadiamo ancora una volta non ufficiale, la piazza siciliana però si è ritrovata subito spaccata tra chi accoglierebbe a braccia aperte il calabrese, ricordando la guida tecnica esordiente in A di Devis Mangia e ora attuale tecnico degli Azzurrini, e chi invece di poca esperienza non ne vuole sapere. Scontri nei social network che sottolineano il malumore dei tifosi rosa per questo periodo nero del calcio palermitano. ” Se Zamparini vuole mandarci in C, allora benvenuto Gennaro!” cosi un tifoso rosa su Facebook, prontamente replicato ad un altro supporter ” Voi eravate quelli che: Mangia? E chi è?? Però poi l’avete osannato. Siete quelli che dicevano che Sannino non doveva essere richiamato al posto di Gasperini, ma dopo la vittoria con la Roma e i risultati utili conquistati fino a quel punto lo chiamavate San Nino… Ridicoli: lasciate lavorare. Tanto più scuro di mezzanotte non può fare!!“. Tifoseria spaccata in due anche per i nomi che sono rimbalzati in questi giorni, ben 16, tra i quali figura l’ex capitano rosa Eugenio Corini, desiderato da tutti, ma lontanissimo dalla Sicilia.
SANNINO VULCANICO – Ma quello che più colpisce nella situazione comico-tragica rosanero, è il tira e molla tra Zampa e Sannino che va ormai avanti da qualche settimana. In passato Zamparini non si è mai fatto problemi nel silurare allenatori senza un valido motivo, ma ora che il motivo è alquanto visibile agli occhi di tutti il presidentissimo rosa vuole tenersi stretto il suo mister. Sannino invece vuole andare via ed è richiesto da club di serie A, Genoa su tutte.
E’ notizia di poche ore fa la chiamata del mister campano ad un giornalista palermitano, Alessandro Amato, conduttore di una famosa trasmissione regionale siciliana, nonché ex addetto stampa rosa ai tempi di Franco Sensi presidente dei palermitani. Amato, nell’ormai usale vita dei social, aveva suggerito una via semplice per società e allenatore per risolvere la questione spinosa: “Se vuole andar via, deve dimettersi subito. Non può prender soldi per far niente” cosi recita il tweet del giornalista. Poche ore fa lo stesso Amato ha reso noto che a causa di questo tweet Beppe Sannino lo querelerà. Un’accesa discussione tra i due con Sannino che ha risposto con gli avvocati alla “provocazione” del giornalista. Su Facebook, un altro giornalista della medesima emittente siciliana, Angelo Morello, ha risposto con amarezza all’accaduto rivolgendo solidarietà al collega. “Non provate a dire quello che pensate perchè Sannino potrebbe chiamarvi per minacciarvi. E´ successo stamattina ad Alessandro Amato, raggiunto telefonicamente da un Sannino inferocito perchè si era permesso di scrivere su Twitter che il tecnico, dovrebbe dimettersi avendo deciso di andare altrove. Una deduzione logica di Amato. Non per Sannino che non vuole rinunciare agli ultimi 60 mila euro mensili (che non sono bruscolini). Imbarazzante il contenuto del dialogo, che testimonia come il denaro faccia perdere la misura della realtà. Ma soprattutto come questo mondo del pallone sia infarcito di figure che tutto possono rappresentare fuochè un esempio per i giovani”.
Parole pesanti, ma vere quelle del collega Morello, al quale ci accodiamo solidali nei confronti di Alessandro Amato, che fanno pensare a come ormai il calcio non sia più divertimento, ma solo questione di soldi.
Luca Bucceri
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