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Il Corinthians batte il Chelsea e si laurea Campione del Mondo!

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YOKOHAMA, 16 DICEMBRE – Emozioni e sorprese non sono mancate in questa finale di Mondiale per Club del 2012. Contro ogni pronostico, il club vincitore della Libertadores, il Corinthians di Paulinho e compagni, sconfigge il Chelsea Campione d’Europa per 1-0, grazie alla rete a metà ripresa dell’attaccante ex Amburgo Josè Paulo Guerrero, che permette al club Timao di spezzare la tipica tradizione europeistica di questo trofeo. Il primo tempo è bellissimo, e nonostante la miriade di occasioni da gol per l’una e per l’altra squadra, la prima frazione di gioco si chiude sullo 0-0. Il secondo tempo è meno bello, e a decidere è la fiammata del solito Paulinho, dalla quale azione scaturisce il colpo di testa vincente di Guerrero. Da li in poi la partita si imbruttisce e si innervosisce, col Corinthians in pieno controllo e il Chelsea in affanno e bloccato psicologicamente; solo nel finale (dove viene espulso anche Cahill per una gomitata su Emerson) il Chelsea ci prova con la forza della disperazione, senza però trovare con Torres la rete del pareggio. Vittoria, dunque, per il club Timao, che porta a casa la coppa: vediamo, nel dettaglio, come è andata a Yokohama.

PRESENTAZIONE E FORMAZIONI – E’ la finale del Mondiale per Club: quest’oggi a Yokohama si decreta quale squadra salirà sul tetto del mondo, susseguendosi agli attuali campioni in carica del Barcellona. Per l’alloro se la contenderanno il club brasiliano campione della Libertadores, il Corinthians, e il club inglese uscito vincitore dalla finale di Champions League dell’anno scorso all’Allianz Arena contro i padroni di casa del Bayern Munchen, il Chelsea del tecnico ad interim Rafa Benitez. Per l’allenatore spagnolo , vero ‘specialista’ di questo torneo che chiude l’anno solare del calcio, è la terza partecipazione alle fasi finali della piccola Coppa del Mondo riservata ai club, e addirittura la seconda partecipazione in tre anni (per quanto, in entrambe le occasioni – con l’Inter prima e col Chelsea oggi – sia subentrato in corsa all’allenatore che ha vinto la Champions, guadagnandosi dunque il diritto di accedere a questo torneo): il bilancio per lui è di una sconfitta ai tempi del Liverpool (perse in finale dal Sao Paulo dopo aver vinto in rimonta quella ormai celeberrima finale di Champions League a Istanbul contro il Milan) e di una vittoria con l’Inter, battendo il Mazembe in finale (quello fu l’ultimo match di Rafa Benitez in nerazzurro prima del suo esonero e dell’arrivo di Ranieri). Il Corinthians è la squadra vincitrice dell’edizione pilota (ovvero la prima in assoluto) di questa nuova formula del trofeo mondiale per Club nel 2000 (rimasta l’unica vittoria per il club brasiliano del torneo), mentre il Chelsea è ancora a quota 0, avendo vinto solo quest’anno la Champions. Negli ultimi sei anni, il trofeo è stato assolutamente di marchio europeo: l’ultima vittoria sudamericana risale al 2006, quando l’Internacional De Porto Alegre battè in finale niente meno che il grande Barcellona di Rijkaard. Al Chelsea, dunque, spetta l’ “ingrato” compito di non tradire questa tradizione europea, ai danni di un gran Corinthians che vuole riportare la prestigiosa coppa nel Nuovo Continente. Per quanto riguarda le formazioni, una sola sorpresa nel Chelsea, dove Benitez preferisce Moses al brasiliano Oscar, schierando dunque un 4-2-3-1 con l’ex Wigan, Hazard e Juan Mata alle spalle dell’unica, ritrovata punta Fernando Torres; Lampard e Ramires in mediana, mentre in difesa, con Terry indisponibile per infortunio, confermata la coppia centrale Luiz-Cahill, con Ivanovic e Ashley Cole ad agire larghi. Nel Corinthians, invece, tutto confermato, con l’ex Amburgo Josè Paulo Guerrero a formare il reparto d’attacco insieme ad Emerson, mentre a centrocampo impossibile fare a meno degli oggetti del desiderio di mezza Europa, Paulinho (a lungo seguito dall’Inter) e Ralf (sulle cui tracce c’è ancora la Fiorentina di Montella); attenzione, inoltre, al terzino sinistro Fabio Santos, giocatore di gran prospettiva.

LA PARTITA – I primi minuti di gioco sono tutti di studio per entrambe le squadre: in generale, nell’arco di tutto il primo tempo nessuna delle due compagini dominerà nettamente sull’altra, creando una partita equilibrata ma comunque ricca di occasioni da gol e di emozioni. Come quando, al decimo minuto di gioco, sugli sviluppi di un calcio d’angolo Cahill si ritrova a tirare di collo pieno solo di fronte al portiere: un miracolo del portiere Cassio (assolutamente il salvatore della patria in questo primo tempo) e la nuova tecnologia implementata dalla FIFA riguardo i gol fantasma proprio a partire da questa manifestazione impediscono al Chelsea di passare subito in vantaggio. Il Corinthians reagisce spaventandosi e lasciando controllare il Chelsea, ma pochi minuti più tardi anche i brasiliani hanno la loro grande occasione di portarsi avanti nel punteggio: Mata perde un brutto pallone, contropiede 2 contro 2 per il Corinthians, ma David Luiz è FENOMENALE a fermare con la sua fisicità l’avanzata solitaria di Guerrero. I successivi minuti di gioco sono tutti di marca Corinthians, sotto l’enorme sostegno dei 20.000 tifosi brasiliani giunti in Giappone per sostenere la loro compagine. Al 26esimo Guerrero con un grandissimo tunnel passa Cahill, per poi cadere in area dopo un contatto proprio col difensore ex-Bolton: il contatto sembra marginale, e l’arbitro fa bene a lasciar proseguire il gioco. Ancora il Timao alla mezz’ora del primo tempo, con Emerson liberissimo di calciare al limite dell’area: il pallone però sorvola la traversa. La partita ora diventa bellissima, con le occasioni da gol che fioccano da entrambe le parti: al 32esimo Lampard lancia con un passaggio lungo delizioso un Moses lanciato a rete, l’ala salta anche il portiere, ma è mostruoso Paulo Andrè a chiudere la porta prima che Moses potesse realizzare. I ritmi ora sono altissimi: pochi minuti più tardi il Timao prende addirittura un palo con Emerson, che raccoglie una gran giocata del compagno di reparto Guerrero che, dopo essersi liberato di due difensori, calcia di diagonale; il pallone diventa di fatto un assist di Emerson che, senza pensarci, tira di prima a porta sì spalancata ma da un’angolazione quasi impossibile, colpendo il legno esterno alla destra di un Cech battuto. Ma è al 38esimo che arriva l’occasione da gol più bella: sempre Victor Moses, forse il migliore nel Chelsea fino ad ora, calcia un destro effettato a giro spettacolare che sta per infilarsi in porta, ma un vero e proprio miracolo del fenomenale Cassio salva la porta dei brasiliani: fondamentale la smanacciata del portierone del Timao, senza la quale il pallone si sarebbe inesorabilmente infilato all’incrocio. Sugli sviluppi del successivo corner, Mata è libero di calciare da fuori area: blocca ancora bene il solito Cassio. Senza ulteriori sussulti, si chiude il primo tempo: partita equilibrata ma assolutamente spettacolare, e nonostante le reti ancora inviolate, gli spettatori stanno assistendo ad un match assolutamente caldo e gradevole a Yokohama.

La seconda frazione di gioco inizia senza alcun cambio nelle due formazioni. Dopo 5 minuti Cassio subito impegnato a confermare la sua fin ora prestazione da migliore in campo in assoluto: il suo salvataggio sul pallonetto di Hazard solo di fronte alla porta sa ancora una volta di miracoloso. Nel secondo tempo partita meno accesa e con, dunque, meno occasioni da gol, coi ritmi che inevitabilmente vanno ad abbassarsi. All’ora di gioco è nuovamente il Corinthians a provarci, con una bella girata di Guerrero che va di poco a lato. Ma è al 69esimo che la partita prende la sua piega decisiva: Paulinho con una gran giocata al limite dell’area si beve tutta la difesa del Chelsea, il pallone arriva a Danilo che dal vertice sinistro dell’area prova il destro a giro; la conclusione viene rimpallata da un Cech in uscita, ma il pallone giunge proprio sulla testa del rapace Josè Paulo Guerrero che, a porta spalancata, non può assolutamente sbagliare: il Corinthians passa clamorosamente in vantaggio, per la gioia dei numerosissimi supporter del Timao occorsi per l’occasione a Yokohama. Allora il Chelsea, con 20 minuti ancora da giocare, se ne va nel panico, non riuscendo a creare più nulla: Corinthians compattissimo e in assoluto controllo del match, mentre nel frattempo entrano Oscar al posto di un Moses inesistente nel secondo tempo e Azpilicueta al posto di Ivanovic. Fino all’85esimo abbiamo un Chelsea bloccato psicologicamente e un Corinthians tranquillo nel gestire il risultato, ma a 5 minuti dalla fine è clamorosa l’enorme occasione da gol divoratasi da un imbarazzante Fernando Torres: ritrovandosi solissimo di fronte al portiere, lo spagnolo spara proprio sul corpo di Cassio, buttando nell’immondizia la possibilità di pareggiare e di portare la gara almeno ai supplementari. Al 90esimo l’episodio che chiude la gara, con Cahill che riceve un rosso diretto per aver rifilato una gomitata ad Emerson in mezzo al campo. Di fatto, nei 4 successivi minuti di recupero, tranne un gol giustamente annullato a Torres per fuorigioco, null’altro succede: il Corinthians batte il Chelsea 1-0 grazie alla rete di Guerrero nella ripresa, vincendo il Mondiale per Club e riportando il prestigioso trofeo in Sudamerica 6 anni dopo l’exploit dell’Internacional sul Barcellona. Seconda sconfitta su tre finali giocate invece per Benitez, il cui posto ad interim, dopo una conduzione fin’ora scarsa del club campione d’Europa, sembra già a rischio.

TABELLINO – CORINTHIANS 1 (69’ Guerrero) – 0 CHELSEA

CORINTHIANS (4-4-2): Cassio, Alessandro, Chicao, Ralf, Fabio Santos, Paulinho, Guerrero, Emerson, Paulo Andrè, Danilo, Henrique. ALL: Tite

CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Luiz, Cahill, Cole; Lampard, Ramires; Moses, Hazard, Mata; Torres. ALL: Benitez

A cura di Giovanni Nolè

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