Calcio Estero
Premier League: l’Everton batte il Tottenham 2-1 e sogna in grande


L’esultanza di Nikica Jelavic
LONDRA, 9 DICEMBRE – Emozioni e spettacolo al Goodison Park, dove i padroni di casa dell’Everton ribaltano il risultato negli ultimi minuti di gioco e raggiungono i londinesi a quota 26 punti in classifica.
Partita che entra subito nel vivo, con Fellaini e Osman pericolosi dopo appena 70 secondi. La squadra di Villas Boas non sta a guardare e cerca di ribattere colpo su colpo, ma è l’Everton a fare il match e ad avere le occasioni più ghiotte, all’ottavo (strepitoso Lloris in uscita) e al diciottesimo minuto, quando gli Spurs riescono a sventare fortunosamente in corner un’azione molto veloce e ficcante dei padroni di casa. I minuti trascorrono senza particolari emozioni, ma c’è gran ritmo e la sensazione è che entrambe le squadre possano assestare il colpo vincente in ogni momento. Sul finire del primo tempo, però, i Toffies schiacciano il piede sull’acceleratore e costringono gli ospiti a un gran numero di recuperi affannosi e di disimpegni al limite del regolamento: la migliore azione al 39’, quando una splendida combinazione in velocità Baines-Fellaini-Osman si perde sul fondo con grande disappunto dei sostenitori di casa, che tuttavia premiano con applausi scroscianti i propri beniamini quando il signor Friend fischia la fine del primo tempo.
IL SECONDO TEMPO – Si riparte, e l’Everton va subito vicino al gol con Naismith, sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite (47’). Il Tottenham prova a reagire cercando di affidarsi al gioco collettivo più che alle intuizioni del singolo: arrivano così due corner consecutivi e un paio di occasioni, la prima con Vertonghen su punizione (55’) e poi due minuti più tardi con Dembelè. E’ la premessa della nuova sfuriata degli uomini allenati da Moyes, che però non produce episodi degni di cronaca, a parte un colpo di testa di Fellaini comodamente sventato da Lloris (62’). La pressione dei Toffies è costante come l’incoraggiamento del pubblico, ma il Tottenham è abile a chiudere ogni varco e a ripartire appena possibile: ed è proprio su un rovesciamento di fronte che gli Spurs trovano il gol con Dempsey (76’), il cui tiro dal limite, leggermente deviato da un difensore, scavalca l’incolpevole Howard. Sembra fatta per il Tottenham, anche perché i padroni di casa hanno già speso moltissime energie. Ma nel calcio, si sa, mai dire mai: è il novantesimo minuto quando sull’ennesimo traversone dalla destra calciato dall’inesauribile Coleman si avventa Pienaar di testa (approfittando di una dormita collettiva della difesa londinese) che insacca alle spalle di Lloris. Passa appena un minuto, e la scena si ripete: cross dalla destra, dormita degli uomini dello Special Two e Jelavic (che già aveva castigato il Tottenham nella partita giocata al Goodison Park lo scorso marzo) completa di piatto destro una rimonta che sembrava impossibile. Grande gioia sugli spalti e un bel salto in avanti in classifica per l’Everton. Grandi rimpianti, invece, per il Tottenham, ma il risultato finale, per quanto si è visto nell’arco dei 90 minuti, non fa una piega.
EVERTON-TOTTENHAM 2-1 (Dempsey 76’, Pienaar 90’, Jelavic 91’)
EVERTON (4-4-1-1): Howard; Coleman, Jagielka, Distin, Baines; Mirallas (45’ Naismith), Gibson, Osman (81’ Vellios), Pienaar; Fellaini; Jelavic (92’ Heitinga).
TOTTENHAM (4-4-2): Lloris, Walker, Caulker, Gallas, Vertonghen, Dempsey, Sandro, Dembélé (77’ Sigurdsson), Lennon (71’ Huddlestone), Adebayor, Defoe (84’ Yago Falquè).
Arbitro: Kevin Friend.
AMMONITI: Defoe (T) 35’, Vertonghen (T) 37’, Baines (E) 42’, Osman (E) 70’ Jelavic (E).
CORNER: 4-5.
POSSESSO PALLA: 51%-49%.
Enrico Steidler
