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Champions League

Chelsea-Nordsjaelland 6-1, vittoria tennistica quanto inutile per i Blues

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Inizio difficile per Benitez al Chelsea

 LONDRA, 6 DICEMBRE- Un risultato tanto tennistico quanto inutile. Così Chelsea e Nordsjaelland salutano rispettivamente l’Europa con la E maiuscola, quella della Champions League, e le competizioni europee in generale. A “Stamford Bridge” Benitez trova al quarto tentativo la prima vittoria sulla panchina dei Blues, ma il 6-1 finale è vanificato dal pesante successo della Juventus in quel di Donetsk, che porta agli ottavi bianconeri e ucraini. Per il Chelsea, terzo con 10 punti, il futuro si chiama Europa League.

PRIMO TEMPO…DI RIGORE- I Blues partivano con il trio Moses-Mata-Hazard alle spalle di Torres e la conferma di Oriol Romeu in mediana. Danesi privi di Okore in difesa, e dopo pochi minuti anche dell’altro centrale Runje, infortunatosi al polpaccio. All’11’ Hansen respinge la conclusione di Torres “imbeccato” da un errore di Stokholm, retrocesso al centro della difesa dopo l’ingresso di Beckmann per Runje.  Al 13’ il numero 7 danese coglie la sua traversa su cross da destra di Moses. Nel cuore dell’assedio del Chelsea, è l’arbitro Nijhuis a regalare un possibile colpo di scena. Tiro di Christiansen dal limite, impattato con un braccio da Cahill (forse fuori area), e l’olandese assegna il penalty: dal dischetto va Beckmann che incrocia, ma Cech intuisce. Rigore sbagliato, rigore…sbagliato: passano tre giri di lancette e su stacco di Cahill, questa volta è Beckmann a toccare di braccio e regalare l’esecuzione dagli undici metri agli inglesi: batte Hazard, ma Hansen intuisce e devia in angolo. Non c’è due senza tre e al 37’ arriva un altro rigore per il Chelsea, per dubbio fallo di mani di Ticinovic: sul dischetto si presenta David Luiz che non sbaglia e fa 1-0. E’ il via alle danze blues:  lancio dalle retrovie, contrasto fortunoso di Torres con Parkhust e conclusione vincente da posizione leggermente defilata. Il Chelsea chiude la pratica sul finale di tempo.

RIPRESA DI GOLEADA- Pronti, via e John sorprende la retroguardia di casa, anticipando Cech e Ivanovic con un delizioso pallonetto su preciso lancio di di Lorentzen. Passano quattro minuti e su calcio piazzato di Mata, Cahill ristabilisce le distanze. Colpo di testa del centrale dagli sviluppi di una punizione dalla trequarti che finisce nel sette. 3-1.La partita di fatto finisce qui: al 56’ palla persa da Adu, ripartenza di Hazard che scambia con Torres, va via a sinistra e crossa al centro, dove lo spagnolo a porta vuota non può sbagliare. Quasi in contemporanea  con il 4-1, arriva la notizia del vantaggio della Juventus a Donetsk: è gelo su “Stamford Bridge”.  Benitez ruota un po’ di carte, dentro Bertrand e Oscar per Cole e Ramires. Al 63’ ancora il genietto francese Hazard  ispira Mata: triangolo dettato dal fantasista iberico, sul cui piatto mancino Hansen respinge, ma sulla ribattuta ancora Mata fa 5-1. Primo “set” chiuso al 70’, quando Oscar viene servito da Mata sull’ennesima palla persa da Stokholm e spiazza Hansen, facendo 6-1 e firmando il sesto centro nella competizione. Eccezion fatta per un pregevole tacco di Moses deviato da Hansen, la gara non racconta più nulla. Termina 6-1, nel surreale silenzio di “Stamford Bridge”. Chelsea terzo, e per quanto visto sul campo, sembra giusto così.

IL TABELLINO DI CHELSEA- NORDSJAELLAND 6-1:

CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Cahill, D. Luiz, Cole (56′ Bertrand); Ramires (62′ Oscar), Romeu; Moses,Mata (74′ Ferreira), Hazard; Torres. All. Benitez.

NORDSJAELLAND (4-1-2-3): Hansen; Parkhurst, Gundelach, Runje (10′ Beckmann),Mtiliga; Adu; Stokholm, Lorentzen; Ticinovic (61′ Issah), Christiansen (57′ Kildentoft), John. All. Hjulmand.

ARBITRO: Bas Nijhuis (Olanda)

RETI: D. Luiz (rig) 45’, Torres 46’ e 56’, John 50′, Cahill 56’, Mata 63’, Oscar 71’.

A cura di Luca Guerra

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