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Calcio Estero

Liga, il Real Madrid ferito abbatte l’Atletico: 2-0 nel derby

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Cristiano Ronaldo, prestazione da urlo

MADRID, 1 DICEMBRE –  Il Real prevale in un derby particolarmente carico di tensione e non certo spettacolare, rilanciando così il proprio morale e per contro riducendo drasticamente le ambizioni dell’Atletico di Simeone. Atmosfera elettrica al Bernabeu e Ronaldo ne sfrutta un po’ per caricarsi e regalare una prestazione assolutamente sopra le righe. Sua la velenosa punizione che al 15′ sblocca il match, sue le azioni più spettacolari e i 2 pali colpiti ai blancos. Il portoghese si mostra sempre più presente nei grandi match, anche se contendere a Messi il pallone d’oro è davvero impresa al di là dell’umano. Di Özil il gol che chiude il match.

Certo il Real non potrà troppo confidare in una rimonta in campionato, data la caratura del Barcellona in fuga e nonostante siamo soltanto alla 14a giornata, ma almeno può ora sperare di far proprio il primato cittadino e, soprattutto, tiene lucida l’armatura e trae conforto dalla propria prestazione in vista di quello che sembra l’obiettivo stagionale più realistico: la Champions League.

FORMAZIONI – Poche sorprese leggendo le distinte. Nel Real Khedira al posto di Modric nel duo di centrocampo, Di Maria torna ovviamente titolare dopo il turno di riposo, ancora Benzema riferimento avanzato. Confermata in blocco la difesa. L’Atletico si affida al solito 4-4-2 col doble pivote: Keko e Turan sulle fasce a tentare di mettere in sudditanza rispettivamente Coentrao e Arbeloa, Diego Costa accanto al mortifero Falcao in attacco.

PRIMO TEMPO – Si parte bene, buoni spazi in campo, soprattutto l’Atletico prova a rubare palla alta per ripartire pericolosamente. In realtà nulla di molto pericoloso, se non le intenzioni. Poi però iniziano i veri colpi di mortaio. Al 13′ Falcao in area devia da rapace ma Casillas ci mette la manona miracolosa. Il Real si scuote. Al 15′ Arda Turan per fermare Ronaldo colpisce la palla con la mano al limite della propria area, qualche metro fuori in realtà. Giallo per il turco e punizione dal limite per il Real. Va Cristiano Ronaldo, palla che scavalca la barriera e come al solito scende in picchiata nell’angolo basso. Esplode il Santiago Bernabeu, 1-0 Real e applausi per la perfetta esecuzione del portoghese. Il portiere colchonero Courtois rimane a terra sopraffatto dal gesto. Il ritmo si alza, l’Atletico si affida alla verve di Falcao, che al 24′ viene steso da Pepe senza grandi convenevoli. Fallo non fischiato, contropiede Real con Ronaldo che dal fondo filtra un pallone delizioso in area per Di Maria che però affretta il movimento ed effettua un tiro indegno, debole e ben fuori dalla porta. Capita anche ai migliori. Il Real sente ora l’odore dell’avversario in difficoltà, Mourinho lancia il segnale del pressing alto e l’Atletico inizia a soffrire. Benzema cerca di intercettare cross in area ma solo in un caso riesce a colpire il pallone. Fuori, siamo al 34′. Poche occasioni in verità ma Real costantemente nella metà campo avversaria. L’Atletico si affaccia con qualche cross ben respinto dalla concentrata difesa dei blancos. Falcao ben controllato a turno da Ramos (che in verità al 35′ gli rifila una manata in viso che non sembra involontaria) e Pepe. Ronaldo molto più difficilmente controllabile, e per questo la difesa dell’Atletico a rotazione lo sottopone a falletti intimidatori, che aumentano d’intensità sul finire del tempo. L’atmosfera in campo e fuori si scalda, ma che derby sarebbe altrimenti? Si va al riposo con ancora un po’ di appetito da soddisfare, ma c’è ancora un tempo per saziarsi. Real fin qui superiore e con molte più soluzioni in attacco.

SECONDO TEMPO – Si riparte e il copione non cambia. Palla che viaggia più nervosamente che nelle altre partite delle due squadre, si alzano troppi campanili e, soprattutto, si vedono troppi falli. In questo scenario spicca il solo Ronaldo, che delizia il pubblico con tocchi di fino (rischiosi, vista la tendenza alla forbice dei difensori dell’Atletico) e, al 60′, si rende pericoloso su punizione dal vertice sinistro dell’area. Tiro basso e angolato, Courtois si mostra più attento che nell’occasione del gol e respinge. Ma Ronaldo è in palla, al 66′ scende ancora verso l’area dei colchoneros, primo passaggio filtrante per Benzema respinto dai difensori, Ronaldo ribadisce basso al centro verso Özil che dopo un paio di controlli schiaccia col sinistro il pallone del 2-0. Freddo il tedesco, dilagante il portoghese. Girandola di cambi: freschezza per il Real, con Callejòn al posto di un poco efficace Di Maria, maggior peso offensivo per l’Atletico, con Adriàn in campo insieme a Tiago, vecchia conoscenza (fortunatamente l’avevamo quasi dimenticato, vien da dire) dei tifosi juventini. Fuori Keko e Gabi. La partita non cambia, anzi il Real sale come un’onda oceanica che Ronaldo cavalca come un surfista hawaiano: al 75′ il portoghese calcia su punizione (procurata da Benzema, steso al limite dopo grande incursione) una traiettoria a serpentina che si stampa sulla traversa. Bellissimo. Dopo due minuti sempre Ronaldo riceve in area da Özil e incrocia un tiro che si stampa ancora sul palo. Atletico ormai ai margini del match, prosegue solo la collezione di cartellini gialli. Si arriva così alla fine, tra gli olé del pubblico che dimentica per una sera il distacco dal Barça e si gode la serata magica di un giocatore che riesce ancora a crescere: Cristiano Ronaldo.

UOMO PARTITA SportCafè24: Cristiano Ronaldo, di gran lunga. Corre, dribbla, tira, lotta, in una serata che sembra di particolare vena. Se ne accorgono i difensori avversari che lo steccano senza pietà.

Tabellino:

REAL MADRID 2 (15′ Cristiano Ronaldo, 66′ Özil)
ATLETICO MADRID 0 

REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Pepe, S. Ramos, Coentrao; Khedira, Xabi Alonso; Di Maria (69′ Callejòn), Özil (87′ Modric), Cristiano Ronaldo; Benzema All.: Mourinho

ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Diaz, Godin; Koke (73′ Adriàn), Suarez, Gabi (73′ Tiago), A. Turan; Falcao, D. Costa All. Simeone

Espulsi:

Ammoniti: Khedira (RM) A. Turan, Juanfran, Miranda, Suarez (AM)

Arbitro: Undiano Mallenco

Andrea Cioli

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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