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Milan, Galliani “Cassano mi assillava per essere ceduto”

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MILANO, 27 NOVEMBRE – Raggiante e combattivo come mai quest’anno, Adriano Galliani si gode la vittoria contro la capolista e si lascia andare a commenti a tutto campo tra situazioni presenti e passate.

“IL VENTO E’ CAMBIATO” – Dopo il passaggio del turno in Champions League e la vittoria contro la Juventus, il numero 2 del Milan sente che le difficoltà sono finalmente alle spalle e commenta con uno “speriamo che duri”. Riconosce l’inizio molto difficile dei rossoneri, ma aver ben retto in partite molto importanti (soprattutto quelle contro il Napoli e la capolista), aumenta le speranze per una ripresa ed un ritorno in una situazione di classifica più consona. Anche per questo Allegri è stato sempre confermato e sull’argomento il dg punta sull’ironia: “Se Allegri mangerà il panettone? Certo, ed anche la colomba!”

“PATO VUOLE SOLO GIOCARE”- Galliani però diventa all’improvviso più serio ad una domanda sull’ultima grana di questo Milan: le dichiarazioni di Pato (dopo Anderlecht-Milan, aveva invitato pubblicamente il suo procuratore a farsi avanti per garantirgli maggiore titolarità ndr): “Pato non ha mai chiesto di essere ceduto, lui – come fanno tutti i giocatori – vuole solo giocare. Non c’è alcuna analogia con la vicenda Cassano. Cassano mandava in continuazione sms a me e all’allenatore chiedendo di essere ceduto. Era un martello continuo ed è voluto andare via con tutte le sue forze.”

TRA IBRA ED EL SHAARAWI – L’amministratore delegato, infine, parla del futuro della squadra e della società, conferma che lui non se ne andrà mai dal Milan per tutti gli anni passati nella dirigenza rossonera e per il rapporto speciale che lo accomuna col presidente Berlusconi, e chiosa elogiando ancora una volta la più bella sorpresa della stagione milanista: Stephan El Shaarawi. A conti fatti, analizza Galliani, se fosse rtmasto Ibrahimovic non ci sarebbe stata l’esplosione dell’egiziano. Aggiungendo” E’ vero. Non ci sono controprove, ma io la penso così!”

Modestino Picariello

Polemico, pedante, pignolo, poco fedele al suo nome (la modestia è dannosa se sei consapevole dei tuoi limiti) ma molto al suo cognome ( piccolo bandito, che fugge dai recinti dell'informazione a un coro solo). Perché leggermi? Perché sono chiaro, informato e motivo precisamente ogni mia opinione

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