Inter
Calciomercato Inter: Sneijder, nuovo caso per i nerazzurri, anche per lui obbligo di riduzione

MILANO, 24 NOVEMBRE – “Dura lex, sed lex” dicevano gli antichi romani. Il testo di una delle prime leggi scritte della città di Roma, è tornato di attualità a Milano, in casa Inter, nelle ultime due settimane. La regola che viene rigidamente applicata nei confronti dei propri giocatori non fa sconti a nessuno. Ed è’ arrivato, anche per Wesley Sneijder, il momento di fare i conti con il “cattivo” della situazione, Marco Branca. Di che regola si tratta? E’ molto semplice, il bilancio dell’Inter non tollera più ingaggi salariali galattici, come quello dell’olandese. E la regola vale per tutti. Anche se applicandola il sacrificio potrà essere enorme.
BOTTA… – Quando nell’estate del 2009 il centrocampista scappò letteralmente dal Real Madrid per accasarsi a Milano, i tempi erano diversi, così come la disponibilità economica di Moratti, sicché gli fu concesso di stipulare un contratto che prevedeva uno stipendio di 6 milioni di euro a stagione. Ormai nello spogliatoio è rimasto l’unico privilegiato che può vantare un ingaggio del genere, chiunque poteva essere colpito dalla legge imperativa, lo è stato. C’é chi ha preferito non abbassare le proprie pretese economiche, trasferendosi in altre squadre e chi ha rinunciato ad una fetta della torta, adeguando il proprio ingaggio. E’ proprio quest’ultima condizione che è stata proposta a Sneijder un paio di settimane fa dalla società interista, una spalmatura dell’ingaggio, con posticipazione del termine del contratto di un anno (2016) e bonus correlati. Finora sempre rifiutata. Con queste parole, il direttore dell’area tecnica dell’Inter, Branca, ha reso pubblica la situazione attuale e la posizione che ha preso la società:
“La situazione di Wes, che fa parte della nostra storia e che è un giocatore a cui tutti noi vogliamo bene, è che stiamo discutendo da tempo l’eventuale e per noi necessaria modifica contrattuale di Wesley. In relazione a questa vicenda, vogliamo lasciare tutto il tempo necessario al ragazzo e al suo staff di valutare bene quelli che sono i termini della nostra proposta. Quindi, la decisione tecnica e della società di non utilizzare in questo frangente il giocatore va ricondotta all’attesa di maggior serenità e di maggior chiarezza. Questo, peraltro, consentirà al nostro allenatore di dare più spazio ad altri nostri giocatori.
In questo momento, Stramaccioni e noi della società siamo concordi nella scelta dell’attesa di questa serenità e di questa chiarezza per riprendere un discorso tecnico. Sono in questo mondo da tanti anni, abbiamo rispetto per il lavoro degli altri e gli altri devono rispettare le nostre esigenze. Queste esigenze (economiche, ndr) per tutti non vanno più nascoste, c’è un discorso molto serio, siamo pazienti perché abbiamo un certo tipo di rapporto con Sneijder e vale anche da parte sua. Siamo pazienti e sereni in attesa dell’evolversi della situazione“.
…E RISPOSTA – Nelle ultime ora anche il padre di Sneijder, Barry, ha manifestato la propria opinione: “Siamo contenti che l’Inter abbia reso pubblico tutto ciò che stava succedendo. Noi non stiamo forzando nulla, è una situazione che va avanti da un paio di settimane. Ora sappiamo qual è la presa di posizione dell’Inter e decideremo tutto, visto che Wesley ha ancora 2 anni e mezzo di contratto. Ci auguriamo che presto si possa trovare una soluzione“.
La fase di stallo rimane, al momento. Due le considerazioni svolte dall’entourage nerazzurro. La prima è che non bisogna dimenticare cosa ha rappresentato Sneijder per l’Inter negli ultimi anni, e quanto, potenzialmente potrebbe ancora apportare alla causa. La seconda è che, negli ultimi 24 mesi, la condizione fisica dell’olandese è stata assolutamente precaria e ne ha reso impossibile un rendimento costante e decisivo. Soprattutto per questo ultimo motivo le parole di Branca sembrano voler significare che, tutto sommato, la richiesta (ultimatum) posta al giocatore è fondatamente ragionevole.
a cura di Gaetano Galotta
