Europa League
Lloris para tutto, disastro Kozak: pareggio a reti bianche tra Lazio e Tottenham

ROMA, 22 NOVEMBRE – Nonostante il dominio espresso in tutti i 90 minuti di gara, la Lazio non riesce a superare il muro difensivo di un Tottenham estremamente difensivista e rinunciatario, col risultato destinato a finire a reti bianche. Numerosissime le occasioni avute dalla Lazio, mai però troppo cattiva sotto porta: grazie agli errori clamorosi di Kozak sotto porta e ai miracoli di Lloris, gli uomini di Andrè Villas Boas portano a casa un punto immeritatissimo, con la Lazio che ha tutto da recriminare; laziali che rimangono primi in classifica, ma i discorsi qualificazione non sono ancora matematicamente chiusi. Vediamo come è andata.
PRESENTAZIONE E FORMAZIONI – Vincere per qualificarsi e passare come primi: questo l’obbiettivo di Petkovic, la cui squadra scenderà in campo per onorare appieno l’impegno di Europa League; contro i laziali il Tottenham di Villas Boas, che viene da quattro vittorie consecutive in EL. Assente Klose, neanche convocato, la Lazio schiera al posto del tedesco Kozak, confermando poi la gran parte dei titolari; in campo Hernanes, Ledesma, Lulic, Gonzales e il capitan Mauri. Anche Villas Boas decide di non risparmiare la maggior parte dei titolari, schierandosi in campo praticamente con la formazione tipo: Dempsey, Sigurdsson e soprattutto Bale sosterranno l’unica punta Adebayor. Con una vittoria, la Lazio otterrebbe matematicamente la qualificazione come prima classificata, mentre il Tottenham deve vincere sperando in un passo falso del Maribor colo Panathinaikos.
LA PARTITA – Sotto gli occhi di Paul Gascoigne, grande figura del passato biancoceleste, inizia la partita. Parte subito forte il Tottenham, che passa addirittura in vantaggio con Bale; il gol del gallese viene però annullato per posizione di offside molto, molto dubbia. Ma poi c’è solo la Lazio in campo: sono i biancocelesti i più determinati a conquistarsi i tre punti oggi, e lo dimostrano assediando la porta avversaria. Con una conclusione di Lulic dal limite dell’area e, soprattutto, una traversa presa da Ledesma al quarto d’ora con una botta dai 25 metri (provvidenziale il tocco di Lloris), i biancocelesti iniziano ad affacciarsi nella metà campo avversaria. Ma è Kozak a sbagliare clamorosamente le migliori palle gol per portare i laziali in vantaggio: al 26esimo su assist di Cavanda che lo mette di fronte al portiere non riesce a ribadirla oltre la linea di porta, mentre 5 minuti più tardi, su cross di Mauri, ha tutto il tempo di piazzarla di testa ma la manda incredibilmente a lato. Senz’altri sussulti finisce il primo tempo, ma il secondo inizia come è finito il primo: la Lazio domina e va spesso vicino alla rete, senza mai però riuscire finalmente a concretizzare. Al 60esimo arriva la palla gol più clamorosa, ancora sui piedi di un disastroso Kozak che, rubando palla alla difesa, si invola da solissimo di fronte a Lloris ma la tira sull’esterno della rete. Nel frattempo nel Tottenham entrano Lennon e Defoe al posto di Dempsey e Sigurdsson, ma la musica non cambia: c’è solo la Lazio. Così come Kozak continua a sbagliare e Lloris a parare tutto: bravo il portiere francese a bloccare in presa un tiro dell’attaccante laziale insidioso, ma centrale. La porta difesa dal Tottenham sembra essere davvero stregata per i biancocelesti: al 70esimo una punizione di Ledesma va fuori di pochissimo. Sul finale di gara, Lloris si supera ancora, su un colpo di testa ravvicinato di Ciani: quello del portierone francese, assolutamente il migliore in campo oggi, è un assoluto miracolo. Nel recupero ennesima occasione per la Lazio, ma non entra neanche stavolta: fuori di poco la botta dalla distanza del neo-entrato Floccari. Finisce dunque così: 0-0 tra Lazio e Tottenham, ma è un risultato assolutamente bugiardo visto il dominio totale e le miriadi di palle gol avute dai biancocelesti, mai però troppo cattivi sotto porta. I londinesi si mettono il punto in saccoccia e ringraziano sentitamente la squadra di Petkovic, che ha perso una occasione d’oro per chiudere il discorso qualificazione e concedersi il prossimo turno di Europa League ‘di riposo’.
TOP LAZIO – CAVANDA – Molto propositiva la giovane ala difensiva laziale, che spinge come un forsennato e offre numerose occasioni da gol ai compagni, specialmente a Kozak. Un giocatore dal buonissimo futuro, può davvero fare le gioie di questa Lazio.
LEDESMA – Prende una traversa con una botta impressionante dalla distanza e con una punizione va di nuovo vicinissimo al gol: quando c’è da sfoderare il suo destro, il centrocampista argentino fa davvero paura, arricchendo una partita già di per se diligente e ordinata.
FLOP LAZIO – KOZAK – Sbaglia DI TUTTO. Ci fosse stato Klose al suo posto, la Lazio avrebbe dilagato: sono clamorosi e ripetuti gli errori sotto porta della giovane punta, che sicuramente crescerà, ma che quando ha queste occasioni di partire da titolare non può bruciarsele così. Male, malissimo.
TOP TOTTENHAM – LLORIS – Se da una parte il Tottenham deve ringraziare le disgrazie di Kozak, da una parte deve inchinarsi di fronte a questo portiere mostruoso, che oggi in porta sembrava avere 4 braccia: il miracolo su Ciani nel finale suggella una partita mostruosa da parte del portiere ex-Lione, vero valore in più per gli inglesi di Villas Boas.
FLOP TOTTENHAM – BALE – Non che abbia giocato male, ma dal miglior terzino al mondo in aprtite così districate ci si aspettava decisamente di più: non spinge la difesa laziale a sufficienza, quando col suo potenziale potrebbe spaccare il mondo. Certo, i compagni di certo non aiutano.
SIGURDSSON – Giocatore dal grande potenziale, voluto fortemente da AVB al suo avvento a Londra. Ma fino ad ora il giovane trequartista non ha brillato, facendo poco e niente non solo oggi, ma nell’arco di tutta la stagione fin’ora disputatasi. Ha grandi valori tecnici, ma deve ancora metterli in mostra.
TABELLINO – LAZIO 0-0 TOTTENHAM
LAZIO (4-5-1): Marchetti, Cavanda, Biava, Ciani, Radu, Mauri, Gonzalez, Ledesma, Hernanes, Lulic, Kozak.
TOTTENHAM (4-2-3-1): Lloris, Walker, Caulker, Vertonghen, Naughton, Sigurdsson, Sandro, Carroll, Bale, Dempsey, Adebayor.
A cura di Giovanni Nolè
