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La Juve passeggia sul Pescara. Cagliari-Catania: che sonno! L’analisi degli anticipi del 12° turno di Serie A

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PESCARA, 11 NOVEMBRE – Noioso 0 a 0 tra Catania e Cagliari nel pomeriggio all’Is Arenas. Le due squadre non si fanno male a vicenda e per tutta la partita non si pungono per nulla. Finisce con un soporifero pareggio a reti bianche l’anticipo tra i siciliani e i sardi che rimangono comunque nei posti al sole della classifica.

Nel serale invece è una pioggia di gol a Pescara, con la Juventus che espugna l’Adriatico-Cornacchia con un tennistico 1-6. Dopo il ko con l’Inter infatti i bianconeri tornano a volare prima in Champions e poi di nuovo in campionato. Dieci gol realizzati in due partite e soltanto due subiti. Forse il modesto Nordsjaelland  prima e il piccolo Pescara poi, non erano proibitivi. Sulla carta i due incontri erano alla portata dei bianconeri, ma la corazzata di Conte è ripartita con slancio. Sia sul piano psicologico che su quello fisico, i bianconeri non sono apparsi mai né nervosi né sgonfi dopo la sconfitta con l’Inter. Anzi in campo si è vista la solita Juve aggressiva e vivace. Unica nota stonata, il giallo a Pirlo che era già diffidato e che salterà per squalifica  la Lazio nel prossimo turno e l’esclusione di Pogba decisa da Conte per motivi disciplinari (era arrivato in ritardo per ben due volte all’allenamento)

Protagonista indiscusso della serata Fabio Quagliarella, che con una tripletta è il cannoniere juventino con 6 reti all’attivo. Segna, corre e si diverte e quando entra Bendtner chi se ne accorge? La Juve aveva già liquidato la pratica, il nuovo entrato non lascia il segno. Ma c’era proprio bisogno di questo acquisto? Di sicuro non è il Top player agognato, perchè questa juve, forse non ne ha di bisogno.

Il Deus ex machina della squadra resta sempre mister Antonio Conte (anche da squalificato). E’ sempre lui il dodicesimo uomo in campo. Pirlo è il motore bianconero, la difesa è blindata e gli attaccanti segnano tutti. Per non parlare del prolifico centrocampo. Il campionato non è chiuso, ma toccherà all’Inter tenerlo ancora vivo e al Napoli di Mazzarri tenere il passo dei campioni. Oggi sui campi l’ardua e attesa sentenza.

A cura di Nadia Gambino 
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