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Milan, Allegri in conferenza: “Non ho mai temuto l’esonero”. Domani sera contro il Genoa

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Massimiliano Allegri

MILANO, 26 OTTOBRE – Alla vigilia dell’impegno casalingo contro il Genoa, anticipo della nona giornata di campionato, il tecnico del Milan Massimiliano Allegri ha risposto alle domande dei cronisti nella consueta conferenza stampa della vigilia.

LE PAROLE DEL MISTER ROSSONERO – Il tecnico toscano ha cominciato analizzando il prossimo avversario, alla prima partita dopo il cambio di guida tecnica da De Canio a Del Neri, ed ha confermato come anche contro i rossoblu sarà utilizzata la difesa a 3: “Bisognerà avere pazienza, Del Neri cura molto la fase difensiva quindi non dovremo farci prendere dalla fretta ed essere consapevoli che abbiamo cento minuti per fare gol. Problemi in attacco? Ci sono stati problemi di imprecisione, anche come scelta dell’ultimo passaggio: lì dobbiamo migliorare, ma credo che durante la partita riusciamo ad essere sempre pericolosi. A Malaga abbiamo fatto una buona partita e loro hanno fatto il primo tiro in porta al 36′. Ho scelto la difesa a tre soprattutto per avere dei miglioramenti nella fase offensiva e credo che continueremo su questa strada. Abbiamo bisogno del sostegno del pubblico, anche se capisco che è difficile in questo momento: i ragazzi però hanno sempre dato il massimo e offerto buone prestazioni, dove c’è da migliorare”. Allegri ha poi parlato delle voci che vorrebbero un suo esonero in caso di risultato negativo nella sfida contro i liguri: “Esonero? Non l’ho mai temuto, anche se il momento è difficile, con i ragazzi stiamo lavorando al massimo. Mi conforta la prestazione della squadra, dobbiamo continuare, magari migliorando alcune cose e avendo più precisione: le qualità dei ragazzi sono importanti e verranno fuori. Con Galliani parlo spesso, le sue parole danno fiducia: ci dispiace per il momento, domani vogliamo regalare una vittoria a società e tifosi e sono convinto che ci riusciremo. La liberazione non è essere esonerato, ma risalire in classifica. Sperare nel licenziamento non fa parte del mio carattere: nei momenti difficili non sono abituato a tirarmi indietro. Se mi rendessi conto che la squadra non mi segue più o che io non fossi in grado di fare quello che ho in mente, sarei il primo ad andare in società per dare le dimissioni. Berlusconi? Non è mai stato lontano dalla squadra, l’ho sentito mercoledì e ci ha incoraggiato.” L’ex allenatore del Cagliari ha poi terminato con alcune considerazioni su 2 dei giocatori più discussi in questo periodo, Alexandre Pato e Kevin Prince Boateng: “Pato? Era tanto che non giocava e questi due spezzoni di gara sono stati importanti per togliergli la paura di giocare. Boateng?Penso che il messaggio lo abbia recepito, perché a nessun giocatore fa piacere restare in tribuna, soprattutto in Champions. Ha fatto bene nei due anni al Milan, deve dare tanto e sono sicuro che dimostrerà tutto il suo valore. La tribuna è stata una scelta mia.”

a cura di Mauro Leone

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