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Per Simone Farina non c’è posto in Italia

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BIRMINGHAM, 18 OTTOBRE – Era salito agli onori della cronaca per aver rifiutato un tentativo di combine ed intascarsi 200mila euro per la partita di Coppa Italia, Cesena – Gubbio dello scorso anno. Questo gesto valse a Simone Farina i complimenti di tutto il mondo del calcio italiano ed europeo, finanche una convocazione dal Ct Prandelli per la Nazionale, insieme a Fabio Pisacane, come spettatore. La Federazione Italiana si era attivata per trovargli una sistemazione italiana al giocatore, ma evidentemente è diventato scomodo per le squadre italiane, non trovando un ingaggio nemmeno in Lega Pro. Qualcuno, quando accadde il tutto, glielo pronosticò, e cosi è accaduto.

Simone Farina non ha perso le speranze, anzi ha spiazzato tutti diventando il nuovo Community Coach dell’Aston Villa, in Inghilterra, dove insegnerà i veri valori dello sport ai ragazzi dei Villans: educazione, lealtà e integrità sportiva. Lo stesso ex giocatore ha commentato cosi la sua nuova avventura: “So di aver fatto la cosa giusta quando ho rifiutato di essere coinvolto nella combine di una partita. Sono andato dalle autorità perché queste cose venissero a galla. Voglio trasmettere la mia esperienza e sono felicissimo di dare il mio contributo all’Aston Villa”. E continua esprimendo la sua felicità per questa avventura: “Solo un anno fa non avrei mai pensato che la mia vita potesse prendere questa direzione. Assistere alla maturazione dei bambini e al loro divertimento dà tanta soddisfazione. Il calcio è soprattutto questo.”

L’ex giocatore del Gubbio è stato elogiato anche dal segretario generale dell’Interpol, Ron Noble: “Ha mostrato integrità e coraggio. Deve diventare un esempio. Ci congratuliamo con l’Aston Villa per aver preso l’uomo che ha saputo dire no. La corruzione nello sport è un problema molto complesso che non ha una soluzione rapida. Per i ragazzi Farina dovrebbe essere importante come Lionel Messi o Cristiano Ronaldo“. La stessa cosa ha detto anche Joseph Blatter: “E’ un modello per tutti, siamo orgogliosi di lui”.

Simone Farina nasce a Roma il 18 aprile 1982. Cresce calcisticamente nelle giovanili della Roma per poi passare, nell’estate del 2001, in prestito al Catania in C1. Da li parte la sua carriera e milita in diverse squadre di serie minori come Cittadella, Gualdo, Celano Marsica, per poi arrivare al Gubbio fino alla Serie B. vanta anche 2 presenze con la Nazionale Under 15. Dopo la denuncia della combine, che come abbiamo già detto gli valse un invito al raduno pre europeo da parte di Cesare Prandelli, venne invitato a Zurigo dal Presidente della FIFA Joseph Blatter, che disse di lui: “Vorrei presentarvi questo giocatore che ha avuto il coraggio di dire no a chi voleva manipolare una partita e ha fatto scoprire una nuova rete criminale. Se tutti facessero così potremmo vedere un futuro migliore”. Il presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi, gli conferisce nel 2012 il premio “Cartellino Viola”, ed il 6 febbraio di quest’anno viene chiamato per leggere il giuramento del Torneo di Viareggio 2012.

Dopo tutte queste onorificenze, il simbolo, potremmo chiamarlo cosi, della lotta alla corruzione nel calcio italiano non ha trovato posto in nessuna squadra italiana, in nessuna categoria. Ce l’hanno soffiato gli inglesi. Probabilmente il calcio italiano ha perso una buona occasione per ridarsi credibilità. Complimenti.

In bocca al lupo a Simone Farina per questa nuova avventura.

Massimiliano di Cesare

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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