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Caso calcioscommesse: Masiello punta il dito contro la Sampdoria

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BARI, 5 APRILE 2012 Dopo aver ammesso di aver segnato apposta quell’autorete durante il derby pugliese con il Lecce, Andrea Masiello ha iniziato a rivelare dal carcere nuovi ed interessanti dettagli. A quanto pare l’ex giocatore del Bari, ora tesserato con l’Atalanta, avrebbe svelato agli inquirenti i nomi di altri giocatori e dirigenti di altre squadre coinvolte nel giro delle calcioscommesse che ormai va avanti da sei anni. Quello che ha fatto più scalpore è il caso della Sampdoria già al centro delle indagini per il match del 23 aprile 2011, proprio contro il Bari, vinta per 1-0.

GLI INDAGATI – In quell’occasione il difensore avrebbe provato a corrompere Marco Rossi. Sfortunatamente per lui il giocatore rifiutò l’offerta e i rimbrotti di Bortolo Mutti, allora tecnico del Bari, gli fecero quasi cambiare idea. Ma ecco che a questo punto entra in gioco Stefano Guberti che si sarebbe proposto come intermediario del club doriano. Suona strano il fatto che Guberti non compaia nella lista degli indagati nonostante si è accertato, attraverso i tabulati telefonici, che si sia incontrato Masiello più volte prima dell’incontro. Sfortunatamente l’unico coinvolto nello scandalo non è solo Masiello: secondo Llievsky, uno degli zingari a capo dell’operazione, sarebbero coinvolti anche Sculli, Milanetto e Dainelli. Gli ultimi due in particolar modo per la partita Lazio-Genoa conclusasi 4-2. La giustizia farà il suo corso in questa faccenda ma c’è il rischio che questa non sarà l’ultima volta che sentiremo parlare di questo argomento.

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