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7^ giornata di Serie A: risultati e considerazioni
ROMA, 8 OTTOBRE – In un campionato che ha svenduto gran parte dei pezzi pregiati che regalavano spettacolo ed emozioni dentro e fuori dal campo, dove la spending review è stata più applicata che in politica, la qualità complessiva si è abbassata moltissimo ed era facilmente pronosticabile durante il calcio di agosto che ci saremmo ritrovati a commentare Juventus e Napoli in cima alla classifica e le altre a lottare chi per l’Europa chi per la salvezza, in una mischia che potrebbe anche regalare qualche sorpresa quando si tireranno le somme. I partenopei passano contro una seppur ottima Udinese e la Vecchia Signora, rinfrancata dalla riduzione della squalifica al tecnico Conte, vince quasi in extremis contro il Siena che non avrebbe demeritato sicuramente il pareggio. Juve e Napoli quindi sono già là, in vetta, a 19 punti, seguite da Inter e Lazio a 15, le altre due big più convincenti di queste prime 7 giornate.
Il derby di ieri sera ha regalato altri 3 punti ai nerazzurri che sembrano essere sul punto, partita dopo partita, di trovare la quadratura. Cassano è stato un innesto importante e pare che Stramaccioni sappia come far girare la squadra. La Lazio ha trovato in Hernanes e Klose i due uomini in più che anche a Pescara hanno fatto la differenza e chiuso la partita già nel primo tempo. Mai come in questa stagione sembra essere evidente che un fuoriclasse o due in rosa possano permettere alle squadre di fare il salto di qualità e di togliersi soddisfazioni importanti.
Più indietro, a 11 punti, troviamo Fiorentina, Catania e Roma. Montella si rivela essere un allenatore molto valido e i viola impressionano in casa, così come il Catania a cui è rimasta l’impronta del tecnico ora sotto la Fiesole e a cui Maran sta dando quanto era riuscito a esprimere con il Varese portandolo ai playoff di B. La Roma è da considerare un capitolo a parte, è quasi retorica e demagogia dire che l’andamento delle squadre di Zeman non sia pronosticabile, possono fare benissimo come malissimo, però a giudicare da queste prime uscite non ha per niente convinto. Anche i primi 20 minuti di ieri contro l’Atalanta hanno mostrato gli evidenti limiti di una difesa campata per aria, fortunata a dir poco a non subire gol, che pare un evento già di per sé.
A 10 troviamo la Sampdoria penalizzata di un punto, al secondo ko consecutivo e che sembra aver subito un’involuzione drastica dopo la sconfitta col Napoli una settimana fa. A Verona paga l’assenza di Eder e la papera incredibile di un portiere che ha abituato a ben altre prestazioni come Romero. Il Genoa, a 9 punti, ha trovato in Borriello il terminale offensivo che mancava a De Canio, ma restano troppi problemi a centrocampo e in difesa, sebbene il reparto offensivo faccia ben sperare i rossoblu. Il Torino è una squadra quadrata che lascia ben pochi spazi alle squadre che affronta, nonostante la sconfitta di ieri in casa con il Cagliari, e lo dimostrano gli 8, che sarebbero 9, punti in classifica. Bologna e Pescara dopo le sconfitte rimediate si ritrovano a 7 punti a condividere incredibilmente il posto con il Milan, che meriterebbe un’analisi a parte.
I rossoneri di quest’avvio di stagione sono davvero poca cosa e non bastano gli infortuni e le cessioni a giustificare un andamento così deludente. Le sconfitte casalinghe con la Samp e l’Atalanta non dovrebbero avere molti alibi, così come l’atteggiamento mostrato ieri nonostante la superiorità numerica per una discreta quantità di tempo. L’esplosione El Sharaawy non può bastare a una squadra che non ha nulla a che fare con il blasone e la storia del Milan. A leggere la formazione attuale, soprattutto in difesa e a centrocampo, non può che venire il magone ai tifosi. Udinese, Parma e Chievo si trovano a 6 punti e pagano un avvio troppo altalenante, ma comunque in linea con le prospettive di salvezza tranquilla. Da Cagliari, Palermo e Atalanta a 5 sicuramente ci si aspettava qualcosa in più ma il campionato è lungo e soprattutto i bergamaschi esprimono un buonissimo calcio. A chiudere la classifica c’è il Siena, pesantemente penalizzato (-6) ma in grado di conquistare 8 punti e posizionarsi a 2 dopo un avvio tremendo, ma dovrà assolutamente battersi fino alla morte.
Dopo aver parlato delle squadre sarebbe doveroso aprire una parentesi di giudizio generale sulla classe arbitrale e rispettivi collaboratori, che non appaiono all’altezza purtroppo e non si capisce come i giudici di porta possano rivelarsi utili. Piccolo suggerimento: sarebbe almeno auspicabile spostarli dall’altro lato della porta, in modo da non essere dalla stessa parte del guardalinee e magari dare un apporto in più all’arbitro.
I risultati della settima giornata:
Milan-Inter 0-1
Napoli-Udinese 2-1
Catania-Parma 2-0
Fiorentina-Bologna 1-0
Pescara-Lazio 0-3
Siena-Juventus 1-2
Torino-Cagliari 0-1
Roma-Atalanta 2-0
Genoa-Palermo 1-1
Chievo-Sampdoria 2-1
Simone Calucci