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Milan, Allegri squalificato per la gara col Cagliari: presentato il ricorso. Ma attenzione al suo sostituto

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Massimiliano Allegri: è lui il mandante del crimine per il quale Balotelli sconta la pena

MILANO, 24 SETTEMBRE – Il periodo storico che sta vivendo il Milan non è di certo dei migliori: i 3 soli punti, ottenuti in campionato a frutto della vittoria col Bologna, di certo non bilanciano le 3 sconfitte ottenute in altrettante partite di Serie A, per quello che va a definirsi come uno degli avvii di campionato più brutti e ingloriosi della storia del club rossonero. Ma spesso, invece che migliorare le cose col tempo, il destino decide di infierire, e in questo caso va ad infierire su una squadra ormai davvero disastrata: dopo l’ennesima sconfitta stagionale occorsa ieri pomeriggio a Udine per 2-1, il tecnico del Milan, Massimiliano Allegri, è stato squalificato dal giudice sportivo Gianpaolo Toser “per avere, al termine della gara, all’ingresso degli spogliatoi, contestato l’operato arbitrale rivolgendo al Direttore di gara espressioni ingiuriose” (probabilmente in riferimento agli episodi riguardo il mancato vantaggio concesso all’Udinese sull’azione del rigore poi realizzato da Di Natale, e che quindi han portato alla seconda ammonizione di Zapata, e riguardo la seconda sanzione disciplinare per Boateng, ritenuta dal tecnico del Milan eccessiva). Squalifica che, tra l’altro, si va ad aggiungere a quelle di Zapata e Boateng, entrambi espulsi nella sfida contro la squadra di Guidolin per doppia ammonizione. Insomma, il Milan arriva alla sfida infrasettimanale col Cagliari, altra squadra al centro di furiose turbolenze, come una vettura di F1 senza una ruota e con l’alettone smontato arriva a sento ai box. Dove, in casa Milan, a cambiare la gomma allenatore potrebbero essere i meccanici Galliani e Berlusconi. Il tecnico del Milan è ormai sempre più sulla graticola: i risultati non arrivano, il gioco neanche e il rapporto non solo con lo spogliatoio, ma anche con le colonne portanti di Milanello (Inzaghi leggesi) è ormai glaciale. Il tecnico toscano sembrerebbe davvero ad un passo dal cadere dal precipizio insieme alla sua esperienza sulla panchina rossonera: già dopo la sconfitta di ieri, infatti, circolava voce che Allegri fosse pronto a far le valigie, salutare tutti e abbandonare definitivamente casa Milan. Ancora una volta, però, Galliani tiene ben saldo il mister sulla panchina (“Allegri non è mai stato in discussione” ha nuovamente affermato l’amministratore delegato del Milan), probabilmente aspettandosi un altro passo falso (come se fosse ormai preventivato dalla dirigenza) della squadra concertata da Allegri nelle prossime partite per poterlo mettere definitivamente spalle al muro e andare alla ricerca di un nuovo allenatore. Termine massimo indicato da Berlusconi e Galliani ad Allegri per salvar la pellaccia (e, ovviamente, la posizione in campionato del team da lui guidato): 7 ottobre, data della settima giornata di campionato e del Derby della Madunina, contro un’Inter altrettanto carente di risultati. Se Allegri non riuscirà a vincere il Derby, allora non ci sarà scelta. Ma, nel frattempo, sarà importante non fallire nelle partite che precedono il big match da tutti atteso a Milano. A partire da Cagliari, dove però si parte già male: il mister non potrà assistere al match dalla panchina, e non potrà quindi gestire direttamente la partita dei suoi. Ma non sarà una scusante: fallire a Cagliari vorrebbe dire incrinare ulteriormente la propria posizione, che a questo punto potrebbe spezzarsi definitivamente e impedire al tecnico toscano di arrivare addirittura al Derby.

TASSOTTI SCELTA TEMPORANEA (?) – Forse è un segno del destino per Max Allegri: il punto di svolta della sua carriera potrebbe giungere proprio nella sfida contro la sua ex squadra, proprio il Cagliari che lo ha lanciato nei grandi palcoscenici del calcio italiano. A Cagliari tutto è iniziato per lui, e col Cagliari tutto potrebbe finire. Ma dovrà salvare il suo posto di lavoro e arrivare a potersi giocare tutte le sue possibilità nel derby solamente dalla tribuna, data la squalifica inflittagli oggi. Sono sorpreso, non ho fatto nulla” ha dichiarato a Sky Max Allegri per difendersi. E il Milan, a quanto pare, sostiene la posizione del suo allenatore, presentando un ricorso immediato per annullare la squalifica inflitta al suo mister. In modo, così, da dargli direttamente una possibilità di giocarsela in vista della valutazione definitiva del suo operato sulla panchina del Milan. Ma nel frattempo, i rossoneri si cautelano: in caso di ricorso respinto, ad andare in panchina col Cagliari sarà il vice di Allegri, Mauro Tassotti. Attenzione a questa scelta, che potrebbe essere un presagio: se Tassotti porterà per la prima volta la squadra rossonera a sbancare San Siro, la dirigenza del Milan potrebbe essere indotta a riflettere. In mancanza di alternative valide sul mercato, infatti, Tassotti, nel caso vincesse e convincesse, potrebbe essere la soluzione ideale per impersonificare la figura del traghettatore che, per lo meno, rassereni l’ambiente milanista, portando al termine una stagione senza proclami né ambizioni eccelse in casa Milan. Allora Allegri faccia attenzione: senza volerlo, la sua avventura al Milan potrebbe essere già finita. Ironia della sorte, se il suo Milan, guidato one night only da Tassoti, contro il Cagliari facesse bene, rischierebbe ancor di più il posto. Il paradosso di una squadra sempre più alla deriva.

A cura di Giovanni Nolè

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