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Calciomercato Real Madrid: Cristiano Ronaldo, infondate le voci sull’interesse dell’Anzhi
MADRID, 10 SETTEMBRE – “Non sono felice a causa di alcune persone nel club. Si tratta di questioni professionali, e chi deve saperlo sa a cosa mi riferisco“.
Parole nuove, in casa Real Madrid, dove da tempo immemore un giocatore non si lamentava per questioni interne legate al club. Siamo agli inizi di settembre, e il Real Madrid, dopo un avvio di stagione non entusiasmante (anche se condito dalla vittoria della Supercopa Spagnola ai danni degli acerrimi rivali del Barcelona), vince e convince contro il Granada dei Pozzo: 3-0, con CR7, autore di una doppietta (ma poi uscito per infortunio), assoluto protagonista. Ottima vittoria, ma le mancate esultanze del portoghese alle proprie reti non fanno presagire nulla di buono. E infatti, al termine della partita, ecco uscire dalla bocca dell’ex United le parole citate all’inizio, a spiegare il motivo della sua non-esultanza ai suoi due importantissimi gol. “Non sono felice”. Un fulmine a ciel sereno per il Real. Soprattutto perché nessuno riesce a spiegarsi il motivo di cotanta tristeza per il 27enne. Un adeguamento contrattuale rifiutato? Voglia di cambiar squadra? Ha finito il gel? Non si sa. Ma tutto ciò basta per allertare i club più ricchi al mondo, pronti ad approfittare di qualsiasi altro segnale di tristezza dell’asso portoghese che lo porti ad abbandonare –si dice addirittura a gennaio- il club madrileno. Ma soprattutto, ciò basta per far scatenare i mass media, che iniziano a far uscire ogni genere di illazione riguardo i motivi della tristezza del portoghese e riguardo quali club sarebbero pronti a sganciare qualsiasi cifra per il Balon d’Or 2008/9: PSG, Anzhi e Manchester City non baderebbero a spese per lui, pronti ad ogni follia per assicurarsi in rosa uno dei migliori giocatori al mondo.
L’ALLARME – Era addirittura uscita una voce, non verificata, riguardo al fatto che il Manchester City avesse fatto una super offerta per lui da oltre 100 milioni di sterline solo per il cartellino (e più di 10 milioni di sterline l’anno per il giocatore): offerta subito rimandata al mittente dal Real, che non aveva –e non ha- alcuna intenzione di cedere il suo asso. Cosa che, dicono, abbia reso molto scontento il giocatore, pronto a tornare nel campionato, la Premier League, che lo ha reso grande. Anche se nella sponda opposta della Manchester a lui nota. Altra voce, uscita in questi giorni tra i giornali, è che su di lui ci fosse il pesante inserimento dell’Anzhi, pronto ad allestire , col suo acquisto, una squadra da Champions (anche se per ora devono accontentarsi dell’Europa League) dopo gli acquisti stellari, più o meno recenti, di Eto’o, Lacina Traore, Dudzack e Lassana Diarra. Ma come detto, trattasi solamente di voci giornalistiche, assolutamente non fondate, incontrollate tra le mani dei giornalisti e nate da dichiarazioni, quelle del portoghese, che dicono tutto e niente. Anche perché, a detta dei suoi compagni di nazionale e di club, la sua acuta tristezza sarebbe subito rientrata.
“Ronaldo sta bene, non l’avete visto? Non è triste, anzi”, ha detto Nani al termine della sfida tra Portogallo e Lussemburgo, vinta dai primi per due a uno. “Ho seguito la storia, ma personalmente non l’ho visto giù. Lui ha tutto: forma fisica, è ben strutturato, ha successo, denaro ed è uno dei migliori al mondo. Non vedo come desiderare di più, essere tristi è un sacrilegio”, ha invece detto Benzema. Come dargli torno: Ronaldo in queste condizioni di vita dovrebbe essere tutto tranne che triste, in teoria, e sicuramente un suo compagno di club, che conosce molto meglio di noi le dinamiche degli spogliatoi Real, sa più di tutti come si sente il portoghese.
Ogni allarme-CR7 sarebbe quindi cessato a Madrid, dove però si vuole andare sul sicuro: secondo AS, ci sarà presto una riunione dove i dirigenti del Real constateranno direttamente con Cristiano Ronaldo il suo stato psicologico ed emotivo. Per cercare un accordo su un suo probabile nuovo contratto? Forse. Anche se lo stesso Ronaldo ha negato che il problema sia di tipo economico: «Sono accusato di averlo fatto per avere più soldi, ma un giorno dimostrerò che non è quello il motivo». Sarà. Ma nel frattempo, anche Mourinho lo avrebbe chiamato per fargli capire che lui è e sempre sarà, finchè sarà al Real, la colonna centrale del progetto dei Blancos. Ogni elemento ci porterebbe quindi a chiuder qui la faccenda. Ma finchè si tratta di trattenere in rosa uno dei migliori giocatori al mondo, meglio cautelarsi a dovere. Soprattutto se i petroldollari russi, parigini o inglesi aspettano speranzosi alla finestra.
A cura di Giovanni Nolè
