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Calciomercato 4 Luglio, Milano a due facce. Tutte le notizie e trattative del giorno
A Milano il calciomercato segna due strade opposte: l’Inter riparte dai giovani sotto la guida di Oaktree, il Milan punta tutto su Maignan per rilanciare il progetto tecnico.

Un’estate di passaggi di consegne, strategie divergenti e simboli da trattenere. A Milano, sponda nerazzurra e rossonera, il calciomercato racconta due storie diverse ma ugualmente decisive per il futuro: l’Inter cambia pelle, il Milan prova a trattenere la sua anima.
E non è facile, da entrambe le parte. Ed è ancora più difficile se ci si mette anche il capitano a parlare di gente “che non ha voglia di vincere” e che quindi viene accompagnata all’uscita. Il riferimento è alla polemica di Lautaro che sembra aver spaccato in due lo spogliatoio dell’Inter. Una squadra che cerca di ripartire dopo l’epopea di Simone Inzaghi.
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Petar Sucic. Fonte foto Goal.com Italia
Inter, le regole del nuovo corso
Parola d’ordine: competitività, sì, ma anche ringiovanimento. Il dopo Inzaghi all’Inter suona soprattutto così. Addio ai parametri zero d’esperienza, benvenuti Petar Sucic, Luis Henrique e ora Ange-Yoan Bonny. Tutti classe 2001 o 2003, tutti con margine di crescita e, soprattutto, valore di rivendita. Bonny, centravanti francese ex Parma, ritroverà Chivu e rappresenta un ulteriore tassello del nuovo corso. Nella rosa della passata stagione, i giocatori sotto i 24 anni erano appena due: Asllani e Bisseck. Adesso il trend è invertito.
Dietro questa scelta c’è la mano chiara del fondo Oaktree, che vuole costruire una squadra sostenibile, dal punto di vista finanziario e tecnico. Giovani talentuosi, magari costosi al momento dell’acquisto, ma con stipendi più bassi e potenziale economico nel medio periodo. È il modello Red Bull, per intenderci. Nessuna rivoluzione, ha detto Marotta, ma le scelte parlano chiaro. Lautaro, intanto, resta centrale. Ma non intoccabile. E di fronte a un’offerta interessante le parti si siederanno al tavolo della trattativa.

Maignan. Fonte Foto: SerieANews
Milan, riparte il discorso con Maignan
Sull’altra sponda, il Milan guarda al futuro con meno frenesia, ma con la stessa urgenza. Il nodo è Mike Maignan, il portiere-leader, in scadenza nel 2026. Le trattative per il rinnovo si intensificheranno a settembre, ma già ora il club sente di poter chiudere in positivo. Il Chelsea aveva provato a strapparlo con un’offerta da 15 milioni più bonus, ritenuta insufficiente da via Aldo Rossi. Ma la vera partita si gioca sul piano tecnico, non solo economico.
Allegri, tornato al timone dei rossoneri, lo ha indicato come il pilastro su cui ricostruire una squadra che ha vissuto stagioni altalenanti. Maignan non è solo un portiere: è il leader silenzioso, il primo regista dal basso, il riferimento per il nuovo corso. A Milanello avevano provato a sondare il terreno con il romanista Svilar, che però è stato rassicurato da Ranieri e, sebbene non ci sia ancora l’ufficialità, la sua permanenza a Roma appare più forte. Tramontata quella pista ecco che il futuro non poteva che essere ancora di Maignan. La figura su cui ricostruire, il portiere intorno al quale ricominciare.
