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Luciano Spalletti: capolinea di un ct mai stato tale

La gestione Spalletti è stata deficitaria, ma non può pagare solo lui.

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Luciano Spalletti esonerato

Luciano Spalletti sembra giunto alla fine del suo mandato. Il pesantissimo 3-0 incassato dall’Italia contro la Norvegia potrebbe essergli stato fatale. Il Ct che aveva raccolto l’eredità di Mancini non si è mai calato nelle vesti di selezionatore e non ha stretto quel legame importante con i giocatori, necessario per farsi seguire. Sia agli Europei che in Nations League non si è mai avuta la sensazione che Spalletti avesse in mano il gruppo. Neanche il cambio di modulo, dal 4-3-3 dell’Europeo al 3-4-2-1 visto in Nations, ha sortito l’effetto sperato. Ora ci sarà l’incontro con Gravina che potrebbe sancire l’addio.

Italia, Spalletti out, ma Gravina…

Spalletti potrebbe essere esonerato dopo la gara con la Moldavia, ma non è il solo colpevole. Anche Gravina ha delle enormi responsabilità. Il suo progetto è naufragato in modo disastroso e non basta più l’Europeo vinto per tenerlo in sella. L’Italia ha bisogno di una rivoluzione totale a partire dai vertici. Gravina ha confermato Mancini dopo la mancata qualificazione al mondiale, Gravina ha scelto Spalletti che ha compromesso il cammino verso il prossimo mondiale.

Luciano Spalletti è un ottimo allenatore, ma è ormai palese che sia un pessimo Ct. Il suo ruolino di marcia in azzurro recita 11 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte in 23 gare. Troppo poco per una Nazionale come l’Italia. Il tecnico di Certaldo ha avuto bisticci non solo con Acerbi e non ha mai trovato la quadra tattica e di uomini necessaria per costruire un progetto credibile. Per questi motivi il suo esonero sembra inevitabile. In questo momento la Nazionale è una squadra spaurita e senza identità, chiamata a compiere una scalata non semplice per sperare di arrivare almeno seconda e disputare i play off.
Chi al suo posto? Questo argomento è più complesso. Si fanno i nomi di Pioli, ma quasi tutti vorrebbero Ranieri, che ha appena assunto un ruolo dirigenziale nella Roma. In ogni caso, qualcosa va cambiato per non continuare a sprofondare.

Davide Luciani

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