Fiorentina, Panathinaikos in Conference: evitato il Chelsea. Sarà la volta buona?

Fiorentina-Panathinaikos sarà l’ottavo di Conference League. Sfumata la Coppa Italia e con il quarto posto che sembra una chimera, Palladino deve puntare alla coppa sfuggita già due volte. Con il Chelsea dall’altra parte del tabellone, il cammino di Kean e compagni sembra diretto verso la finale. Oltre ai greci, dal lato dei Viola c’è anche il Betis Siviglia, ma le qualità della squadra possono portare a giocarsi ancora la coppa.

Palladino, serve continuità

Il Panathinaikos è un avversario scorbutico, ma non insormontabile. I greci, guidati da Rui Vitoria, hanno sofferto più del dovuto nel turno precedente ad eliminare il Vikingur. Tra le fila dei greci c’è una vecchia conoscenza dei tifosi viola, quel Dragowski che per sei anni ha vestito la maglia gigliata con alterne fortune. Altri ex “italiani” sono Jedvaj, Vilhena, Djuric e Swiderski. I greci sono attualmente terzi a -5 dall’Olympiakos.

La Fiorentina ha le armi per fare male ai greci a patto che trovi alternative valide alla squadra titolare. E’ abbastanza evidente che, ad oggi, non tutti stiano rendendo al meglio. Al di là dei soliti noti, anche i vari Parisi, Beltran, Richardson, Folorunsho, Fagioli e Zaniolo sono chiamati a dare di più. In particolar modo l’argentino deve scegliere cosa vuole fare da grande. Ad oggi non è né carne, né pesce. Serve una svolta se si vuole puntare al bersaglio grosso della coppa.

Lo stesso Palladino è consapevole che, se dopo una campagna acquisti così importante, non guiderà la Fiorentina a rigiocarsi la Coppa sarà sotto accusa. Ad oggi la Fiorentina ha 4 punti in più di quella di Italiano, quattro gol segnati in più  e due subiti in meno, ma è già uscita dalla Coppa Italia già da tempo. Il tutto dopo aver investito oltre 100 milioni sul mercato. Per questo occorrono risposte. Sta a Palladino darle.

Davide Luciani