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La Caduta degli Dei

Iturbe, dallo scippo alla Juve alla più grande delle delusioni

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Juan Manuel Iturbe, acquistato l'anno scorso dalla Roma e finito presto ai margini del progetto

Juan Manuel Iturbe. Basterebbe anche solo e soltanto questo nome per far immediatamente aprire il cassetto dei ricordi a tantissimi tifosi. Ricordi che, se si va in casa Roma, non possono essere troppo belli positivi. Ma non resta dunque che entrare nel dettaglio e nello specifico di una storia molto particolare e ricca di sfaccettature.

L’esplosione e la conquista di Verona

Nato a Buenos Aires nel 1993, cresce nei paraguaiani del Cerro Porteño. Esordisce in prima squadra a 16 anni, ma, per vicissitudini contrattuali, viene escluso dalla rosa. Il giocatore così, dopo una parentesi in Argentina, finisce, a soli 18 anni, al Porto. Importante per lui è anche l’esperienza al River Plate, dove affina le sue qualità e capacità. Insomma, una maturità che si costruisce tra Portogallo e Sudamerica. La svolta per lui arriva però nell’estate del 2013, quando viene acquistato dal Verona. Con gli scaligeri vive una stagione che può essere definita magica. A parlare per lui sono in primis i numeri: 33 presenze, 5 assist e 8 goal in campionato, con la squadra, trascinata, oltre che da Juan, da Jorginho, Toni e Romulo, che sfiora l’Europa. I veneti esercitano il diritto di riscatto, investendo ben 15 milioni di euro. Ed è questo l’inizio di quella che può essere definita una delle più grandi telenovele della storia del calciomercato.

Dal colpaccio alla delusione. Cosa fa oggi Iturbe

Le prestazioni e il rendimento di Iturbe attirano inevitabilmente l’attenzione e l’interesse di moltissime big italiane. Ed ecco che prende vita quello che può esser definito, senza troppi giri di parole, un vero e proprio duello di mercato tra la Juventus e la Roma. Ed è proprio quest’ultima ad accaparrarselo.  22 milioni di euro, più 2,5 di bonus e 1,6 di commissioni: questo quanto speso dai capitolini. Un investimento importante, che non viene però ripagato dai fatti. Da talento cristallino, il classe 1993 si trasforma in oggetto misterioso, pur segnando in due partite importanti: contro la Juve e nel derby. Un andamento sottotono che si conferma nell’avvio dell’annata successiva. Ed è da qui che inizia un vero e proprio girovagare per il mondo.

La prima tappa è al Bournemouth, ma i risultati sono deludenti. Il Torino prova a rinvigorirlo, ma, anche in questo caso, le prestazioni sono ben lontane da quelle ammirate a Verona. Club Tijuana Pumas e Pachuca sono le sue avventure in Sudamerica. I greci dell‘Aris Salonicco e i brasiliani del Gremio anticipano il suo ritorno a casa, avvenuto nel gennaio 2024, Juan Manuel è infatti tornato nella squadra che lo ha lanciato, ossia il Cerro Porteño. Ed è qui che gioca ancora oggi. Ma è impossibile non chiedersi come sarebbe andata la sua carriera se a Roma qualcosa avrebbe funzionato.

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

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