Prima Pagina
Lautaro Martinez gode di poca considerazione?
Lautaro Martinez dopo il gol nella gara di Empoli ha scatenato le polemiche con frasi di dissenso verso l’assegnazione del Pallone d’Oro assegnato a Rodri. Le sue dichiarazioni sono state nette: “Si può migliorare, sinceramente mi aspettavo di più. E questi premi a volte non decidono in modo equo.” Parole che hanno aperto il dibattito. Lautaro ha vinto scudetto e Coppa America, in entrambi i casi laureandosi capocannoniere. A questo si aggiunge il fatto di essere stato proprio lui a decidere la finale continentale. Tuttavia, nella classifica del Pallone d’Oro si è visto sopravanzare non solo da Rodri e Vinicius, ma anche da Bellingham, Carvajal, Haaland e Mbappè. Soprattutto gli ultimi due, pur essendo attaccanti di classe mondiale, non sono stati decisivi a livello continentale come l’argentino. Perchè dunque, Lautaro è finito settimo?
Lautaro Martinez è un giocatore sottovalutato?
La domanda inizia a farsi largo dopo una stagione che lo ha consacrato a livello mondiale. Se due anni fa era stato il peggiore dell’Argentina campione del mondo, la Coppa America lo ha definitivamente consacrato. Allora perchè non ha avuto il riconoscimento che merita, vedendosi preferito anche un onesto difensore? La verità è che Lautaro paga in particolar modo due cose: la mancanza di costanza sotto porta e il scarso feeling con la Champions League. L’argentino a ogni stagione ha due-tre mesi di down in cui fatica a trovare la via del gol. E’ accaduto anche nella stagione scorsa, quando tra il 28 febbraio (gol all’Atalanta) e il 10 maggio (rete al Frosinone), l’argentino è rimasto a secco per più di due mesi.
Anche per quel che riguarda la Champions League il numero 10 nerazzurro mostra dei limiti. La rete alla Stella Rossa è stata appena la sesta nelle ultime 3 edizioni. In generale, contando questa, Lautaro ha partecipato a 7 edizioni di Champions League, mettendo a segno appena 13 gol, alla media di meno di 2 a edizione.
Probabilmente, dunque, più che di scarsa considerazione, Lautaro si sovrastima. Ricordiamo che è un classe 1997, non certo un ragazzino, e non ha mai limato quei difetti che si porta dietro da tempo. C’è chi dice che, il fatto che giochi nell’Inter lo ponga un gradino sotto gli altri, data la scarsa considerazione di cui gode la serie A al momento. Sarà anche vero, ma anche qui la verità sta nel mezzo. Se nessuna big europea è andata mai all in su di lui, forse non è ritenuto così forte. Inoltre, se lui stesso non ha mai mostrato ambizione di fare uno step in più, forse è anche l’argentino a voler restare in una comfort zone in cui non è mai messo in discussione. Chiaro che questa potrebbe essere anche vista come una provocazione, dato che la fedeltà di Lautaro all’Inter è senza dubbio un merito.
Tuttavia, come si è visto, a volte i numeri non sono sufficienti a giustificare un premio. Lautaro è senza dubbio un cannoniere di tutto rispetto, ma fino a quando non limerà i difetti in materia di continuità, rimarrà sempre un passo indietro ad altri cannonieri.
Davide Luciani