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La Caduta degli Dei

Adriano, la fine mai scritta del (quasi) più forte

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Inutile parlare ulteriormente di vicissitudini personali di vario tipo, perché la domanda non può che essere solo e soltanto una: cosa fa oggi Adriano Leite Ribeiro?

Adriano Leite Ribeiro. Basterebbe anche solo e soltanto questo nome per aprire il cassetto dei ricordi. Chi ha conosciuto il brasiliano e l’ha visto giocare sa benissimo che sarebbe potuto diventare davvero il più forte di tutti. La storia però è stata ben diversa e differente e lo è stata per tanti, forse troppi, motivi, in primis anche per colpe non sue. Ma che cosa è successo? Non resta che entrare nello specifico e nel dettaglio.

La tribolata carriera di Adriano

Tutto è cominciato nell’estate del 2001. I tifosi dell’Inter hanno scoperto questo ragazzo che, con una punizione, stile bordata alla Roberto Carlos, ha stregato il Santiago Bernabeu in un’amichevole contro il Real Madrid. I nerazzurri, in quel momento, erano orfani di Ronaldo ed è inutile nascondere che in tanti hanno subito pensato di aver trovato un nuovo fenomeno. Il soprannome scelto però è stato un altro: l’Imperatore. I meneghini hanno deciso di farlo crescere e, prima di conquistare definitivamente San Siro, all’epoca è cominciata una girandola di prestiti. Adriano è cresciuto, in primis con la Fiorentina, dove ha dimostrato fin da subito tutte le sue qualità. Ma è al Parma che è definitivamente esploso, segnando caterve di gol e dominando con il suo strapotere fisico e tecnico. Il ritorno a Milano, dopo tutto ciò, è stato inevitabile. E qui è letteralmente diventato un idolo, facendosi conoscere anche a livello internazionale, sia nelle Coppe che con la magli della Nazionale.

Qualcosa ha iniziato però a rompersi con la morte del padre. I demoni si sono presentati sotto forma di dipendenza dall’alcool e depressione. Per di più, a peggiorare ancor di più la situazione, c’è stata la rottura con l’allora fidanzata Danielle. L’Inter è costretta ad alzare bandiera bianca, sperando che, con il prestito gratuito al San Paolo, possa definitivamente risorgere. In patria è riuscito a ritrovarsi dal punto di vista fisico, come dimostrato dai 17 gol in 28 partite. L’avventura successiva al Flamengo è stata la definitiva resurrezione, con tanto di titolo di capocannoniere. A puntare su di lui è stata dunque la Roma, ma, invece che una conferma, è arrivata la dimostrazione che la sua rigenerazione è stata solo una sorta di fuoco di paglia. Sovrappeso e molteplici infortuni hanno fatto da contorno a sole cinque presenze. Ed è stato proprio questo l’inizio definitivo della discesa. Fallimenti, brevi avventure e una parentesi  con il Miami United nella NPLS, una delle leghe minori americane, hanno rappresentato un epilogo a dir poco triste di una storia che sarebbe potuta essere ben diversa.

Cosa fa oggi Adriano

Inutile parlare ulteriormente di vicissitudini personali di vario tipo, perché la domanda non può che essere solo e soltanto una: cosa fa oggi Adriano Leite Ribeiro? Negli ultimi tempi in realtà il brasiliano è molto attivo sui social network, attraverso i quali ha cominciato una sorta di vera e propria seconda vita. Infatti è qui che pubblica foto o video, che sembrano essere della sorta di reportage delle favelas di Rio. D’altronde è lì che è nato, cresciuto ed è lì che ha sempre ritrovato quella forza interiore, che troppe volte gli è mancata per resistere alle pressioni del difficile mondo del pallone. Perché per il resto avrebbe davvero avuto tutto per esser ricordato tra i più grandi. Invece la sua carriera e la sua vita calcistica può essere riassunta solo con una parola: peccato.

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

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