La Caduta degli Dei
Te lo ricordi Reginaldo? Oggi continua a fare gol

Se il tuo nome inizia per “Re” e finisce per “aldo”, rendendoti quasi parente di Ronaldo, Rivaldo e compagnia danzante, non dico allora che il destino è segnato, ma buona parte è già fatta. Mettici poi che nasci in Brasile, che arrivi in Italia mentre Il Fenomeno segna valanghe di gol con l’Inter, allora il profilo diventa perfetto.
Quando Reginaldo arriva in Italia, nell’estate del 2000, tutti sono pronti a scommettere su di lui. Lo ha fatto il Treviso, che lo preleva dal Campo Grande e se lo porta in Serie C e poi in Serie B, per farsi trascinare in A suon di gol e giocate. Le stesse che il brasiliano regala anche oggi, nei campi di provincia.

Reginaldo. Fonte Foto: SerieD24
La carriera di Reginaldo
Gli inizi di Reginaldo sono come quelli di tanti altri: le favelas, la povertà, le partite infinite in strada, il pallone che ti può salvare la vita. Il sogno di affermarsi in Europa è comune a molti, anche perché proprio in quegli anni Ronaldo Nazario de Lima sta dimostrando a tutti, se ancora ci fossero dubbi, che gli attaccanti brasiliani sono un’altra storia. “Sognavo l’Italia, soprattutto per il Fenomeno, il mio idolo: il sogno nel cassetto era quello di emularlo e giocare in contesti del genere“.
A dire la verità i primi a mettere gli occhi su di lui sono gli osservatori del Padova, ma qualcosa si blocca, il brasiliano va a Treviso e dopo sei anni passa alla Fiorentina, allenata da Cesare Prandelli. “Fu una stagione incredibile, abbiamo fatto la storia – racconta l’attaccante – Facevo parte di una squadra forte, che riuscì a raggiungere i propri obiettivi anche con una penalizzazione di undici punti in classifica. Peccato perché potevamo giocarci davvero lo Scudetto…”. A Firenze rimane appena un anno, poi due anni al Parma, tre al Siena, la parentesi, brevissima, in Giappone, un fugace ritorno in patria, al Vasco da Gama. Sembra finita, invece no. Reginaldo ha ancora molto da dare.

Reginaldo. Fonte foto: Gianlucadimarzio.com
Tra i campi di provincia
Quando torna in Italia rimane due anni senza giocare, poi nel 2016 lo chiama la Paganese, in Lega Pro, e il richiamo del campo non passa inosservato. Da agosto a gennaio, nel 2018, è a Trapani, in Serie C, da gennaio a giugno dello stesso anno è al Pro Vercelli, in B, e poi Monza, Reggina, Catania, AZ Picerno. Gol, magie, sogni, felicità. Le stesse che poi ritrova al Real Casalnuovo, Serie D, in Campania, dove alla prima stagione mette a segno 8 reti in 32 presenze. “Mi davano per finito e invece ora segno ancora e mi diverto”. Gol e risate, felicità e dribbling. La ricetta brasiliana della vita. La ricetta di Reginaldo e degli altri, che dal Brasile alla provincia inseguono un sogno a forma di pallone.















