La Caduta degli Dei
La caduta di Mario Balotelli

Di metafore, allegorie e iperboli, almeno su queste pagine, ne abbiamo usate a bizzeffe. Abbiamo parlato di stelle e stalle, di meteore, di principi, di favole. Stavolta parliamo di cadute e lo facciamo in tutti e due i sensi: quello letterale e quello metaforico.
Al centro di questa vicenda c’è Mario Balotelli, attaccante in forza all’Adana Demirspor, in Turchia. Uno, siamo pronti a sganciare la provocazione, degli ultimi attaccanti della nostra nazionale che proprio mentre si parlava di lui veniva eliminata nel modo in cui conosciamo tutti dagli Europei, per mano della Svizzera.

Il video di Balotelli, diffuso sui social. Fonte Foto: La7
La polemica social
Partiamo dalla caduta letterale, quella circolata in rete in un video, diventato virale, ovviamente, in pochi minuti. C’è Mario Balotelli, con gli amici, forse ubriaco, che cade a terra, ride e si rialza. La scritta, in sovrimpressione, dice “Balotelli fa serata meglio di te”. Scandalo, polemica, critiche, processi sommari. E ovviamente condanne. Così qualche giorno dopo interviene l’ex attaccante dell’Inter, che affida ad un altro video la sua risposta: “Volevo dire la mia sul video circolato in rete in cui cado a terra, corro, rotolo con i miei amici. Non vedo dov’è il problema a far serata con gli amici per divertirsi e scherzare senza far male a nessuno”. Balotelli accusa poi stampa e giornalisti di aver diffuso e dato adito solo a quel video, senza mostrare altre foto in cui si vedeva in tutt’altra condizione. “Dopo un’Italia così, la notizia che deve uscire è che sono ubriaco?” ha chiosato.

I muscoli di Balotelli. Fonte Foto: Open
Che fine ha fatto Mario Balotelli?
Quasi 200 gol in carriera, sparsi tra Ligue 1, Premier League, Serie A ma anche in Serie B, in Turchia, in Svizzera, la carriera di Balotelli ha preso una piega strana, per alcuni normale vista la sua “testa calda”, per altri assurda visto il suo talento. I gol all’Inter, al Manchester City, al Milan e al Liverpool, in fondo, non possono passare inosservati, così come gli oltre 50 centri messi a segno in Francia, prima con il Nizza e poi con il Marsiglia.
Poi la caduta, metaforica stavolta: Brescia, Monza, Adana Demirspor, Sion e di nuovo Adana. Via dai grandi circuiti, via dalle attenzioni delle big. Via ovviamente anche dalla nazionale. La sua ultima apparizione? In Italia Polonia, 1 a 1, in Uefa Nation League, nel 2018. In campo c’erano Bonucci e Chiellini, Zappacosta e Biraghi, Gagliardini, Bernardeschi e Insigne. C’erano già Pellegrini, Donnarumma e Jorginho. Sembra passata un’era. I risultati, invece, sono sempre gli stessi.
