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Londra 2012: tante medaglie per l’Italia nell’ultima giornata, ma che rimpianti!

LONDRA, 12 AGOSTO 2012 – Nell’ultima giornata di questa Olimpiade londinese, i nostri portacolori hanno vinto ben 5 medaglie, ma che rimpianti per i mancati ori nella mountain bike, nella pallanuoto e nella finale dei supermassimi.
PALLAVOLO MASCHILE, ITALIA DI BRONZO – La giornata si apre con una bella vittoria della nazionale maschile di pallavolo sulla Bulgaria per 3-1 (25-19, 23-25, 25-22, 25-21). Azzurri avanti nel primo set, giocato davvero bene. Nel secondo ripresa della Bulgaria, che trascina l’inerzia del match a suo favore anche nel terzo set, ma l’Italia è abile a ribaltare lo 0-4 iniziale e a vincere il parziale. Nel quarto gara punto a punto, ma la spunta l’Italia. Il migliore dei nostri è senza dubbio il capitano, Christian Savani: 7 aces, 4 muri, 23 punti complessivi. Toccante poi la comparsa sul podio della maglia numero 16 di Vigor Bovolenta, il pallavolista azzurro scomparso il 24 marzo per un infarto. Nella finale per l’oro la Russia ha sconfitto al tie break il Brasile, che era addirittura in vantaggio per 0-2 e con un match point a favore. Questi i parziali:25-19, 25-20, 27-29, 22-25, 9-15.
GINNASTICA RITMICA, LE FARFALLE SONO DI BRONZO – Grandissima prova delle nostre ragazze di ginnastica ritmica che però non vale la medaglia più preziosa. L’oro è andato infatti alla Russia che, nonostante qualche errore nell’esercizio delle 5 palle e altri errori nei successivi esercizi, viene premiata davvero troppo dalla giuria. Argento alla Bielorussia per solo 5 decimi di punto sull’Italia, che paga una ristrettezza di voti della giuria nei propri confronti e una piccola penalità nell’esercizio dei 3 nastri.
MOUNTAIN BIKE, GRANDE FONTANA, BRONZO! – Prima medaglia nella mountain bike maschile per l’Italia: a portarla a casa è Marco Aurelio Fontana, che paga purtroppo il salto della sella nell’ultimo giro della gara. Fontana era stato sempre coi primi, aveva dato prova di essere tra i più in forma e di poter vincere anche l’oro, sfumato proprio nell’ultimo giro per quel contrattempo già descritto prima. L’oro è andato al ceco Kulhavy, secondo lo svizzero Schurter, terzo, appunto, Marco Aurelio Fontana.
BOXE, PESI SUPERMASSIMI, ARGENTO CAMMARELLE, MA QUANTI DUBBI – E’ solo argento per Roberto Cammarelle nella finale dei supermassimi contro il britannico Joshua. Cammarelle parte subito forte nel primo round (parziale di 6-5), nel secondo è ancora davanti (7-5) mostrando una certa superiorità. Nel terzo round succede l’impensabile: secondo i giudici il britannico Joshua riesce a recuperare i 3 colpi di svantaggio e, con un parziale di 8-5, pareggia i conti. Il match termina 18-18 e, ai punti, i giudici decidono per la vittoria di Joshua. Incredulo Cammarelle, increduli gli allenatori italiani e increduli tutti i tifosi. Davvero incredibile, a nostro modo di vedere, il conteggio del terzo round, per un Cammarelle che aveva sì ceduto un pò ma sembrava in controllo del match. Neanche il ricorso salva gli azzurri, l’oro viene confermato e resta un amaro in bocca incredibile. Bronzo ad Atene, oro a Pechino, argento a Londra. Le ha conquistate tutte, ma avrebbe preferito certamente l’oro oggi. “Mi sento l’oro al collo, ma sapevo che a casa sua sarebbe finita così” è il commento laconico di uno sconsolato Cammarelle a fine match.
PALLANUOTO MASCHILE, E’ SETTEBELLO MA NON BASTA, ORO ALLA CROAZIA – E’ settebello, ma non basta: finisce 8-6 per la Croazia la finale olimpica della pallanuoto maschile. E pensare che l’Italia nel primo quarto era avanti per 2-0, poi tra secondo e terzo tempo un parziale di 5-2 per i croati. Nel quarto proviamo ad attaccare, ma la Croazia punisce ancora. Sul finale mettiamo a segno 2 reti, ma non bastano. E’ capolavoro di Rudic che vince la sua quarta finale olimpica da allenatore (Jugoslavia nel 1984 e 1988, Italia nel 1992 e Croazia nel 2012). La Croazia vince davvero con merito l’oro olimpico, considerando come ha condotto tutto il torneo e questa finale. All’Italia resta un argento meritato, la grande prestazione contro l’Ungheria nei quarti e un pò di rammarico per un oro che inizialmente sembrava alla portata, mentre poi è diventato un miraggio. Il bronzo va alla Serbia che ha sconfitto, nel derby balcanico, il Montenegro per 12-11.
Leo Mastromauro
