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Vlahovic, dove giocherà il prossimo anno? 1×01

Vlahovic e la Fiorentina: una storia tormentata. Il giocatore serbo è concentrato unicamente sul campionato e gli 11 gol messi a segno fin qui lo dimostrano. Tuttavia i rapporti tra il suo procuratore, Ristic, e l’ambiente viola sono ai minimi termini. Per questo il destino di Dusan sembra lontano da Firenze. Lo stesso Commisso pare essersi rassegnato a perderlo e non perde occasioni per denunciare la situazione di scacco a cui è sottoposta la proprietà. Ma quale sarà il destino di Vlahovic? Chi riuscirà ad assicurarsi le prestazioni di questo attaccante classe 2000? Diamo un’occhiata a quello che può accadere.
Le pretendenti di Vlahovic
Non è un segreto che la Juventus abbia individuato in Vlahovic il giocatore su cui costruire l’attacco del futuro. Il matrimonio però deve farsi in tre e da questo punto di vista la Juventus ha non poche difficoltà. La situazione economica del club non è ottimale, i rapporti con la Fiorentina ai minimi termini e ci sono anche i debiti pregressi da coprire. Se poi i bianconeri non andassero in Champions sarebbe impossibile formulare un’offerta. Dunque, nonostante il gradimento di Vlahovic per la destinazione bianconera, la situazione è tutt’altro che fluida.
Il City è l’altra grande pretendente inglese a Vlahovic. Guardiola l’anno prossimo è intenzionato a prendere un centravanti vero dopo che in questa stagione si è adattato a giocare con il falso nueve. Il sogno dello spagnolo sarebbe Kane, ma le resistenze del Tottenham portano a guardare altrove e le potenzialità di Vlahovic sono enormi. Inoltre, tra un anno, il cartellino del serbo sarebbe molto più abbordabile rispetto a quello dell’inglese cosa che permetterebbe di spendere il grosso del budget negli altri reparti. Per questo motivo la candidatura del club inglese è tra le più forti.
Anche il Milan è alla ricerca di una punta. Precisamente, Maldini cerca l’erede di Ibrahimovic. Per quanto lo svedese possa essere ancora determinante, a 40 anni è giusto che i rossoneri si guardino intorno. Vlahovic è stato indicato dallo stesso svedese come suo erede e il serbo non ha nascosto la stima per Ibra. Commisso continua a chiedere 60 milioni di euro, cifra che il Milan non può spendere in questo momento. Tuttavia a giugno molte cose potrebbero cambiare. Elliot ha riassestato i conti del club e un investimento su un calciatore così giovane e con quel potenziale rientra perfettamente nella politica del club.
Un altro club a caccia di un centravanti è lo United. Anche qui la situazione è particolare perchè al momento ci sono molti galli nel pollaio, come Ronaldo, Cavani e Martial. Nessuno di questi, però, è sicuro di rimanere. A giugno, infatti, i Red Devils vanno incontro ad un’autentica rivoluzione e potrebbero ripartire proprio da un profilo giovane e di grande prospettiva come Vlahovic. Anche qui i soldi non sarebbero un problema vista la grande ricchezza del club. Vlahovic sarebbe il profilo perfetto per dare un taglio netto con il passato e riportare lo United agli antichi splendori.
Su Vlahovic c’è anche il Tottenham. Paratici non ha mai nascosto la stima per l0’attaccante e già lo scorso anno si era parlato di un trasferimento a Londra del giocatore in caso di partenza di Kane. L’arrivo di Conte sulla panchina degli Spurs potrebbe essere un ulteriore incentivo per il serbo, ma anche qui devono incastrarsi dei tasselli. In questo caso deve partire Harry Kane che già lo scorso anno sembrava sul piede di partenza. Senza la cessione dell’attaccante inglese (City?) la trattativa non potrebbe decollare.
L’outsider
Alla fine tra tutti questi colossi potrebbe spuntarla il Borussia Dortmund. Se il club tedesco vendesse Haaland, infatti, avrebbe i soldi per accontentare Commisso. Certo, rispetto alle altre squadre il Dortmund avrebbe meno appeal, ma potrebbe garantire a Vlahovic due cose fondamentali: la centralità del progetto in una squadra comunque competitiva e che disputa la Champions e meno pressione con cui dover fare i conti. Un paio d’anni a Dortmund permetterebbero al serbo di effettuare un ulteriore step nella sua carriera per presentarsi ad una big più maturo e completo.
Davide Luciani
