La Opinión
Spalletti e il caso Insigne: tra rotture di cogli**oni e la libertà di stampa

Nove su dieci
Il Napoli di Luciano Spalletti continua a stupire. La nona vittoria su dieci gare a disposizione proietta gli azzurri in testa alla classifica a quota 31 punti. La truppa di Lucianone, partita dopo partita, sta acquisendo sempre più consapevolezza nei propri mezzi e come fanno le grandi squadre, sta imparando anche a soffrire portando a casa il bottino pieno soprattutto in situazioni complesse.

Espulsione di Luciano Spalletti contro la Roma – Photo by napolipiu.com
Scintille
Il derby campano contro la Salernitana è la dimostrazione lampante di come il Napoli sia maturato riuscendo a conservare il punteggio di 1-0, utile per tornate a casa con i tre punti in saccoccia. Se non segna il solito Victor Osimhen ci pensano gli altri, in questo caso Piotr Zieliński, che regala la rete decisiva che vale il derby. L’asticella si è alzata e adesso si inizia davvero a fare sul serio. Il Milan di Pioli soffia sul collo e sulle caviglie dei napoletani che però non mollano la vetta e promettono scintille.
C’è sempre qualcosa che non va
Nonostante la grande stagione però Luciano Spalletti non riesce a stare tranquillo e godersi il momento positivo. L’allenatore di Certaldo, anche dopo l’ultima vittoria, ha avuto il suo bel da fare per difendersi dalle accuse degli interlocutori, che a detta sua devono sempre trovare qualcosa che non va.

Dario Marcolin – Photo by calciionapoli24.it
La lite Spalletti-Marcolin
Dopo il triplice fischio iniziano i processi e l’ex giocatore Dario Marcolin, ora opinionista DAZN, dice la sua commentando l’esclusione di Lorenzo Insigne, ma a sua insaputa Spalletti è già collegamento e Luciano prende la parola: “Ora parlo io, avete parlato voi ma adesso tocca a me. Parliamo uno per volta. Vi dico subito che Insigne ha un affaticamento muscolare, non c’è nessun caso Insigne. Rischiava di farsi male, ho deciso di lasciarlo fuori per evirare si facesse male. Non c’è nessun caso, tutto deciso con Lorenzo. Se ci fosse stato bisogno sarebbe entrato”.
La vittoria sporca
Il tecnico del Napoli alza i toni e non accetta nemmeno che la vittoria dei suoi ragazzi venga in qualche modo sminuita: “Io una vittoria sporchissima, come volete farla sembrare voi, non la vedo. La squadra ha condotto bene la gara, c’è mancata solo qualità ed il gioco nello stretto su cui avevamo puntato avendo Mertens. Il gol lo abbiamo fatto in una situazione difficile, c’era stata anche la traversa. In superiorità numerica dovevamo avere la maturità di non far succedere l’episodio che li rimette in partita, e lì la gara diventa più sporca. In quel momento abbiamo dovuto metterci qualcosa in più, oltre la qualità e le cose che ci contraddistinguono, c’è venuta fisica ed il saper uscire da qualche mischia e l’abbiamo fatto. Tutto abbastanza normale, non abbiamo avuto fortuna in episodi difficili“. Ogni tanti ci si dimentica che abbiamo giocato due giorni fa”.

Luciano Spalletti – Photo by Sky Sport
Non rompete i cogli**oni
Una buona parte dell’opinione pubblica non comprende il nervosismo di Spalletti, che da primo in classifica potrebbe stare più sereno e rispondere semplicemente alle domande che gli vengono poste da opinionisti e giornalisti. A Napoli però non indietreggiano di un passo e si schierano al fianco del tecnico toscano, ormai bersaglio dei media da qualche settimana. Il primo posto del Napoli è fastidioso e secondo le radio napoletane Luciano è sotto pressione. Alla situazione si possono attribuire diverse letture ma una cosa è certa, Spalletti non le manda a dire. Luciano parla chiaro: “Già vedo i titoloni! Ora divento antipatico di nuovo. Sono stato due anni in campagna dite, se non rompete i cogli**oni sono tornato, altrimenti ci stavo cinque anni”.
La libertà
Come è giusto che sia ognuno è libero di poter esprimere il proprio pensiero, la libertà di stampa è sacrosanta. Ma allo stesso tempo Luciano Spalletti vuole sentirsi libero di rispondere come vuole e a chi vuole. Il duello a distanza tra l’allenatore del club partenopeo e i giornalisti è solo all’inizio, la Serie A è ancora lunghissima e non osiamo immaginare cosa succederà dopo il primo passo falso del Napoli.
















