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Andriy Shevchenko, il fallimento più grande
Andriy Shevchenko nell’estate del 2006 passò dal Milan al Chelsea. Le cifre di allora non sono neanche paragonabile a quelle odierne, ma il trasferimento dell’ucraino in Premier è senza dubbio un esempio di overvaluation. Vediamo perché. Il costo dell’operazione all’epoca fu di 29,6 milioni di sterline. Neanche troppe, anche se si considera che l’attaccante aveva 30 anni all’epoca. Vi è stata, però, una ricerca che ha rapportato i cosi dell’epoca a quelli moderni. Qui il disavanzo si fa enorme.
Shevchenko-Chelsea: un affare solo rossonero
Secondo uno studio effettuato da TotallyMoney il trasferimento di Shevchenko al Chelsea sarebbe il più costoso della storia della Premier, se i prezzi fossero rapportati ad oggi. Lo studio ha messo sotto la lente d’ingrandimento tutti i trasferimenti in Premier a partire dal 1992. La ricerca ha preso in considerazione vari fattori che hanno gonfiato il mercato dei trasferimenti durante l’era della Premier League, tra cui le maggiori entrate dai diritti tv e le opportunità commerciali. Stando a questi dati, l’ucraino si sarebbe trasferito al Chelsea per 144.4 milioni di sterline.
Anche, però, rapportando i prezzi a quelli dell’epoca, il flop di Sheva risultò clamoroso. Appena 22 reti in due anni, di cui solo 9 in Premier, con la maglia dei Blues per un attaccante che, fino all’anno prima del trasferimento, viaggiava alla media di 25-30 gol a stagione. Qualche tempo dopo, tornando sul perché di quel fallimento, Sheva affermò: “Il mio flop al Chelsea fu colpa di Mourinho. Era un ottimo organizzatore , attento a ogni dettaglio prima delle partite. Era incredibile. Ma forse avrebbe bisogno di parlare di più con i suoi giocatori”.
Oltre ai problemi con il portoghese, l’ex Pallone d’Oro ha ammesso anche di aver avuto guai fisici: “Gli infortuni sono stati la causa principale del mio insuccesso in Inghilterra. I tifosi del Chelsea non hanno mai visto il vero Shevchenko. Il calcio inglese è più fisico e veloce rispetto a quello italiano, che è maggiormente tecnico”.
Una perdita considerevole
Nell’agosto 2009, dopo che anche il ritorno al Milan si è rivelato un flop, Shevchenko rescisse il suo contratto con il Chelsea e firmò con la Dinamo Kiev. In pratica il Chelsea risparmiò solo l’ultimo anno d’ingaggio. Contando che l’ucraino percepiva nove milioni a stagione, ci si può ben rendere conto come l’operazione complessiva sia da classificarsi come uno degli affari peggiori della storia del calcio. Shevchenko in carriera ha segnato 354 reti. Di questi, 332 tra Milan e Dinamo Kiev e appena 22 con il Chelsea. Nella finale di Champions contro lo United, la sua Champions, , guardò tutta la gara dalla panchina.
E’ chiaro che il feeling tra l’ucraino e i Blues non è mai nato. Questo dimostra come spesso, non basta il talento per far bene. Occorrono anche altri fattori, primo tra tutti quello ambientale. Nessun tifoso Blues ricorderà con piacere Sheva. Per uno che ha fatto la storia del calcio, uno smacco non da poco.