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Higuain-Juve, un affare sbagliato fin dall’inizio?
Pubblicato
2 anni fa|
Editor
Davide Luciani
Quando la Juventus, il 26 luglio 2016, acquistò Gonzalo Higuaìn pagando la clausola rescissoria di 90 milioni di euro, le polemiche non mancarono. La rivolta dei tifosi napoletani fu il minimo. Le successive polemiche tra l’entourage di Higuaìn e De Laurentiis quasi banali. Rimase però in sospeso una domanda: la Juventus aveva fatto bene a spendere una cifra così elevata per l’argentino?
Higuaìn-Juve, un amore tormentato
Rispondere alla domanda posta sopra non è facile. Se si leggono i numeri delle prime due stagioni di Higuaìn con la maglia della Juve, nulla si può imputare all’argentino: 55 gol segnati tra Campionato, Coppa Italia e Champions League che fruttarono due Coppe Italia, due scudetti, ed una finale di Champions. Di più: se si considera il primo anno, l’argentino ha fatto meglio di Cristiano Ronaldo: 32 gol contro 28, 2 titoli pari (c’è la Supercoppa da contare per CR7, ma anche un’eliminazione ai quarti di Coppa Italia), una finale Champions contro un’eliminazione ai quarti. Il tutto con uno stipendio che è più di quattro volte inferiore rispetto a quello del portoghese: 7,5 a 31 milioni. Allora, cosa c’è stato di sbagliato in questo matrimonio? Probabilmente la colpa di Higuaìn è quella di essere…Higuaìn!
La Juventus con il suo acquisto cercava il giocatore in grado di risolvere con una giocata le partite, il fuoriclasse che fosse sempre risolutivo. Per questo appena ha avuto l’opportunità ha preso Cristiano Ronaldo. Higuaìn non è un fuoriclasse. E’ un campione, un bomber, uno che se gli concedi mezzo metro ti castiga. E’ in grado di “fiutare” in anticipo l’errore del difensore, di andare in gol dopo aver dormito per tutto il match. E’ un generoso, uno che si batte per la squadra, che torna indietro a dare una mano ai compagni. Però, e qui sta il grande equivoco, ha bisogno della squadra.
L’arrivo di CR7 ha dunque posto fine all’amore tra la Juventus e Higuaìn. Un amore che era già stato minato da un rapporto non idilliaco con Allegri che, nella seconda parte della stagione 2017/2018 fu il primo a mettere in discussione Gonzalo. Ecco, è qui che è arrivata la prima frattura tra Gonzalo e il club.
Un giocatore passionale
Gonzalo Higuaìn è un giocatore passionale. Lui vive il calcio in modo viscerale. Se sbaglia ci sta male. Ronaldo, invece, è una macchina soprattutto dal punto di vista mentale. Assomiglia molto a Ibra, pur non avendo le sue pretese di immortalità. Anche se sbaglia, è talmente convinto della propria forza che va dritto per la sua strada. Ecco, la sensibilità di Gonzalo gli è costata la Juventus. Nel club bianconero non esiste spazio per i sentimenti. E’ stato dimostrato tante volte a partire dall’addio di Del Piero. Higuaìn era abituato all’amore viscerale di Napoli.
Si è ritrovato in una realtà molto più razionale. Per questo motivo, quando lo scorso anno gli è stato detto di farsi da parte, ha sofferto tantissimo. Per quello in questa stagione ha deciso di impuntarsi e rimanere. Per questo appena ha potuto, è tornato dalla madre malata. Lo stesso motivo per cui ora punta i piedi per non tornare.
Higuaìn comunque la vuoi mettere, rimane un tipo focoso. La scenata fatta in Milan-Juventus dello scorso anno la dice lunga sulla sua emotività. La Juventus con quei 90 milioni ha comprato l’Higuaìn giocatore, ma non il Gonzalo uomo. Quello non l’ha mai capito. Ecco perchè ancora più oggi, i 90 milioni spesi per l’argentino sembrano un’enormità. Il matrimonio tra la Gelida Signora e il Focoso Gonzalo era sbagliato fin dall’inizio. Era una questione di feeling mai nato. Lo si è capito troppo tardi.
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