Prima Pagina
Il giocattolo Napoli si è rotto
Pubblicato
1 anno fa|
Editor
Gennaro Donnarumma
Si poteva essere qui a parlare di tanto altro: di una vittoria, per esempio, che avrebbe spazzato via l’ormai cronica leziosità del Napoli; di una qualificazione difatti raggiunta con due giornate di anticipo ed automatico passaggio del turno; di squadra da Champions, di ambiente compatto verso l’uscita dal tunnel della crisi e via dicendo. Invece siamo qui a raccogliere i cocci di un bel giocattolo che, dopo circa un decennio, purtroppo, si è rotto. Napoli-Salisburgo, gara di Champions, lascia l’amaro in bocca. E non tanto, o almeno non solo per un pareggio che sta stretto, quanto invece perché ha portato a galla tutta l’irresistibile leggerezza del Napoli. O se preferite, la sua fragilità. Meglio ancora essere più specifici: il suo problema.
L’ammutinamento, perché di questo si è trattato, dei giocatori del Napoli ha radici di malessere profonde e non emerse soltanto ieri sera: è un gesto che dice tutto e che ci parla di una frattura, a questo punto insanabile, da un lato della squadra nei confronti della società e dall’altro dell’allenatore in mezzo ai due fuochi, senza sapere dove andare. Lasciare i propri ragazzi, seguire i dettami della società o agire di testa propria. Ancelotti, ieri sera, ha scelto la seconda opzione, chiedendo, a quanto pare, una assunzione di responsabilità ai suoi. Gente che guadagna milioni di milioni, per capirci, non gli operai sottopagati in fabbrica. Gente che dovrebbe dar conto, a chi paga il biglietto per guardarli, a chi versa loro gli stipendi, a chi per loro ci mette quotidianamente la faccia, ed anche a chi intorno al loro mondo, spesso condito da futili egoismi, lavora (per cifre molto meno dignitose, diciamo così, n.d.r). Invece la squadra si è ammutinata, dicevamo, ed è un ammutinamento contro l’ambiente Napoli, la sua società, il suo allenatore. Che, a questo punto diciamolo, non ha più in mano la situazione. Ecco il primo pilastro che viene giù dal giocattolo rotto: Ancelotti non è più l’allenatore del Napoli. E verrà confermato, probabilmente, ma senza cambiare molto la sostanza: quanto successo ieri sera significa non avere in mano le chiavi dello spogliatoio, e per quanto possa sembrare nobile il gesto di chiedere ai suoi responsabilità, per il club è un danno d’immagine senza precedenti e nelle logiche di un’azienda, quale è la SSC Napoli, è un atto sovversivo che non trova nessuna giustificazione. Un capriccio, diciamo così, che spiega anche la mancanza di continuità, la perenne paura di sbagliare, i tanti scivoloni di questa prima parte di campionato. La squadra ha cominciato un percorso tutto suo: non è democrazia corinthiana, non è più quel calcio e non è più quel mondo. Insubordinazione, ammutinamento, superbo atto di tracotanza.
Ora la palla passa alla società, la parte lesa dagli stessi dipendenti. Cosa farà Aurelio De Laurentiis? Il Napoli avrà la forza di esonerare Ancelotti, o Ancelotti di dimettersi? Delle due l’una. O il gesto estremo di prendere e mettere fuori i senatori, da cui è evidentemente partito il tutto. E poi, dopo le giuste logiche della transizione, ricostruire e ricominciare. Perché, dopo 19 mesi dal suo inizio, il ciclo del nuovo Napoli non è mai concretamente cominciato. Il punto è che poi il ciclo doveva essere Carlo Ancelotti da Reggiolo. Ora la società decida: continuare così o raccogliere i cocci del giocattolo. Di questo giocattolo che, dopo ieri sera, si è davvero rotto.
SPORTCAFE24.COM

Sfoglia il nostro Database

Conferma a sorpresa: torna all’Inter! Esame Suarez, c’è la confessione | TG Sport

“Vada a raccogliere…”, da Madrid accusano Capello! Juve sommersa dai debiti | TG Sport

Sarri è l’ago della bilancia, Italiano, De Zerbi e Juric scalpitano: il quadro delle (prossime) panchine in Serie A

Commisso incontenibile: “Sarri? Una patacca totale”. Juan Mata in Serie A | TG Sport

Paura Osimhen, perde i sensi ed esce i barella: quante partite dovrà saltare. Milan, nuovo acquisto dal Sudamerica | TG Sport

Lukaku, in quattro su di lui: il belga parte?

Inter, ecco i cinque colpi per ripartire

Juventus, difesa stellare nel 2021-2022. Settimana decisiva per Suning e il ritorno del Papero

Lite con Conte, decisione di Agnelli sulla stella allo Stadium! Juve, contatti con Barella? | TG Sport

Lite Conte-Agnelli, scontro anche negli spogliatoi: intervengono i calciatori! Icardi provoca l’Inter | TG Sport

Candreva, scatta l’obbligo di riscatto: quanto incassa l’Inter! Ibra, la Ferrari e il messaggio al Milan | TG Sport

“Carneficina” per trattenere Lukaku e Lautaro. La proposta shock di Cristiano Ronaldo e il futuro attaccante rossonero

Più partite e 36 partecipanti: la nuova formula della Champions League, ma è già polemica | TG Sport

Bomba Messi, Di Maria svela il futuro: possibile trasferimento al PSG | TG Sport

La Juve cede un big al Milan. Maldini in pressing anche su Fiorentina e Atalanta

La Juventus punta ancora un Viola. Il destino dei fratelli Milinkovic-Savic e le altre trattative della settimana

Maldini al lavoro: il mercato del Milan ha due priorità interne

Conte penso al futuro: due top bocciati, due nuovi arrivi a giugno e Brozovic in bilico

Da Gabriel Jesus Wijnaldum: cinque colpi per il futuro

Di chi è la colpa del flop della Juventus di Pirlo?

Scontro Juve-City per un talento italiano. Trattativa Milan-Chelsea e il possibile colpo dell’Atalanta
I NOSTRI CLIENTI




BETCAFE24

