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Koulibaly, San Siro, Salah: i dieci movimenti della settimana

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Mohamed Salah, la furia del vento

Un’altra settimana sta per concludersi ed ormai siamo vicinissimi alla fine dell’anno ma prima spazio ad un weekend di partite ed emozioni. Ma quella che si sta per concludere è stata una settimana piena di spunti: noi di Sportcafe24 abbiamo raccolto i dieci momenti, i dieci movimenti della settimana. Giusto per prepararci ad una festa scoppiettante. Andiamo a scoprire quali sono!

1) Siamo tutti Koulibaly!
Francamente vergognoso quanto successo a San Siro durante Inter-Napoli: è il momento topico della settimana, probabilmente. Il fatto che ha attirato tanta attenzione e suscitato tanto clamore, in un paese normale sarebbe stato subito motivo di rottura, non è successo in Italia, dove la logica degli interessi ha prevalso alla fine sul buonsenso: quanto successo avrebbe dovuto portare alla sospensione momentanea del campionato e sarebbe stato sacrosanto. Non è successo, ma qualcosa si è mosso. L’intero mondo del calcio, in Italia e non, si è schierato dicendo no al razzismo, no all’odio verso il diverso. Siamo tutti Koulibaly.

2) Italia, 2018
Italia, 2018, cent’anni dalla fine della Grande Guerra. E per cosa si muore? Per una partita di calcio. E quando è successo? Il giorno del primo boxing day italiano, a Santo Stefano, dopo Natale. Giornata di festa trasformatasi in tragedia, ed hanno perso tutti. Un tifoso addirittura la vita, per cosa non si sa. Il gioco, quello del calcio, vale ancora la candela? Perché odio? Perché morte? Perché questa spirale di violenza continua inesauribile e coinvolge strati diversi del tifo e della società? Doveva essere una festa, è stata una tragedia.

3) Allegri-Show!
Un pareggio a Bergamo che non è andato giù ad Allegri che, però, ha contestato soprattutto quanto successo alla vigilia, con le polemiche del presidente del Napoli De Laurentiis per la designazione di Mazzoleni in vista di Inter-Napoli. Un problema di educazione, quello del tecnico della Juventus, che in diretta nazionale ha pesantemente sbottato chiarendo una volta per tutte che i margini di cambiamento del calcio italiano, a suo parere, sono sempre più in ribasso. Una sentenza, un monologo, che ha già fatto storia.

4) Fermate il campionato!
Tutto quel che è successo nel boxing day ha portato le varie parti in causa, a cominciare dalle istituzioni, a prendere una posizione. C’è anche chi ne ha fatto motivo di propaganda: pensate a Salvini, ma anche a Renzi, che ha ricordato i cori anti-Napoli dell’attuale Ministro dell’Interno. Fino ad arrivare al Premier Conte e al numero 1 della FIGC Gravina: all’unisono tutti hanno tuonato per la sospensione del campionato. Che non è arrivata, talmente tante sono le logiche dietro al movimento calcistico nostrano, su tutte quelle dei diritti tv che ormai hanno esautorato le istituzioni da ogni decisione. Lo ribadiamo ora: fermare il campionato è la cosa più giusta da fare.

5) Real Madrid, colpo Diaz!
Non acquistava da circa quattro anni in sede di mercato invernale. Il Real Madrid, complice anche la nuova politica del tecnico Solari di puntare sui giovani, ha deciso di acquistare Brahim Diaz, dal Manchester City. Talento purissimo, costerà ai Blancos 15 milioni di euro. Il centrocampista di Malaga, da cinque anni al City, pupillo di Guardiola, firmerà un contratto per sei anni a 3.5 milioni netti a stagione. Mica male…

6) Salah minaccia Liverpool!
Munas Dabbur è entrato prepotentemente nell’orbita del Liverpool, che vorrebbe acquistare il forte centravanti del Salisburgo. Il problema è che è un israeliano, e Salah da questo punto di vista, anche per un passato che parla per lui, non è d’accordo. O non sarebbe d’accordo, da musulmano osservante qual è. La religione è quanto di più lontano ci sia dal mondo del calcio. Forse. Di sicuro non in questo caso…

7) Nainggolan, ma che fai? 
Sospeso dall’Inter e beccato, in un audio, fare il gradasso nei confronti della sua attuale società e dei suoi attuali tifosi, finanche minacciati, anche se indirettamente. È un Radja Nainggolan che non smette, né pare volerlo fare, di far parlare di sé. Con la solita veemeneza, con la solita spocchia. Con le solite convinzioni. Forse è il caso, per l’Inter, di allungare la sospensione.

8) Gattuso in cerca di soluzioni
Il Milan è in crisi, ed anche a Frosinone i tre punti non sono arrivati anzi, il Var ha addirittura salvato il Diavolo, complice però anche qualche prodezza di Donnarumma. Viene da chiedersi se Gattuso sia o meno l’allenatore ideale per una squadra bisognosa di rialzarsi. I risultati finora ottenuti, perlopiù disastrosi, propendono ad una risposta negativa. Il Diavolo si rialzerà? Gattuso cerca soluzioni, tra uno sfogo ed una conferma. Intanto traballa…

9) Salvini: “Il razzismo in Italia nel 2018 è roba da idioti”
Verrebbe quasi da ridere che  a dirlo sia il leader politico di un movimento che storicamente ha fondato su presupposti razzisti gran parte della sua storia. Segno dei tempi che cambiano, o una perenne campagna di propaganda, visto che in Italia, da Nord a Sud, i voti si equivalgano? Come Gattuso, ci premuriamo di consigliare a Salvini di pensare al suo ruolo di Ministro che in Italia i problemi sono altri…

10) Buffa racconta Scirea, campione senza tempo
Il 22 e il 26, in due parti, Sky Sport ha regalato per Natale, ai suoi abbonati, un imperdibile racconto di Federico Buffa: lo storyteller si è concentrato sulla vita e sul mito di Gaetano Scirea, campione senza tempo. Un doppio appuntamento da brividi, da lacrime, da vedere e rivedere. Uno spot per il calcio, un simbolo di un calcio bello e pulito. Quello che non è più oggi. Visione consigliata. Al di là dei colori.

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