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Le 5 mosse che servono all’Inter per battere una big

Nei momenti che precedono una partita importante ci immaginiamo i due allenatori nel loro studio o in una camera d’albergo, concentrati sugli ultimi dettagli, pronti per la battaglia che verrà. Mancini e Garcia saranno immersi nei loro pensieri, studiando le ultime mosse, quelle che potrebbero cambiare la partita e chissà, magari il campionato. Stasera si gioca Inter-Roma, che rievoca un po’ le stagioni precedenti al dominio juventino e che forse ci farà capire chi può comandare quest’anno. I giallorossi sembrano favoriti, dal momento che esprimono un calcio migliore e sono avanti di due punti, ma i nerazzurri non staranno certo a guardare. Cosa serve però all’Inter di Roberto Mancini per giocarsela con una big e magari batterla? Vediamolo in cinque punti, andando a scoprire quali elementi i nerazzurri potrebbero già avere in casa e quali invece mancano del tutto.
1) PENSARE DA BIG – E’ qualcosa di psicologico. Forse proprio la partita tra Inter e Roma della scorsa stagione ha dimostrato che per battere una big bisogna pensare come lei, non rinunciare mai e provare a vincere fino all’ultimo. Non è necessario giocare un calcio da fenomeni, ma interpretare nel modo giusto la partita, con aggressività e senza paura.
2) FAR FUNZIONARE ICARDI-JOJO – Nella settimana del mini-sfogo di Icardi, che reclama meno individualismo ai compagni (forse una frecciatina a Jovetic) e più palloni giocabili in area, il Mancio ha tenuto tra le mani una bella patata bollente. Stasera saranno in campo entrambi e la loro intesa potrebbe essere la mossa vincente, anche per il futuro.
3) GIOCARE DUE TEMPI – Esatto, nel calcio si giocano due tempi. L’Inter molto spesso però ne gioca uno solo e nell’altro si addormenta, vanificando gli sforzi fatti. Contro la Juventus ne abbiamo avuto un chiaro esempio, con i nerazzurri che dopo un buonissimo primo tempo, in cui avevano schiacciato i campioni d’Italia, si sono fermati nel secondo, rischiando addirittura la sconfitta.
4) UN TERZINO ALLA MAICON – Di Maicon ce n’è uno solo, è vero. L’Inter però ha bisogno di un terzino potente, che sappia spingere e far male in fase offensiva. Se da una parte l’equilibrio di Santon va più che bene, dall’altra c’è bisogno di un campione.
5) QUEL MALEDETTO CENTROCAMPISTA – Che in mezzo al campo si giochi a due o a tre poco importa. Ci vuole un centrocampista di livello mondiale. Kondogbia in questo momento non è all’altezza e insieme a uno tra Medel e Felipe Melo serve un grande giocatore.
Se per alcuni punti si può rimediare da subito, per altri c’è bisogno del mercato. L’Inter non è ancora pronta per vincere il campionato, ma per togliersi qualche soddisfazione forse sì. Stasera può succedere di tutto, se solo lo si vuole.
Amedeo Bonato
