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Le 5 mosse che servono all’Inter per battere una big

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Roberto Mancini ed Erick Thohir Inter

Nei momenti che precedono una partita importante ci immaginiamo i due allenatori nel loro studio o in una camera d’albergo, concentrati sugli ultimi dettagli, pronti per la battaglia che verrà. Mancini e Garcia saranno immersi nei loro pensieri, studiando le ultime mosse, quelle che potrebbero cambiare la partita e chissà, magari il campionato. Stasera si gioca Inter-Roma, che rievoca un po’ le stagioni precedenti al dominio juventino e che forse ci farà capire chi può comandare quest’anno. I giallorossi sembrano favoriti, dal momento che esprimono un calcio migliore e sono avanti di due punti, ma i nerazzurri non staranno certo a guardare. Cosa serve però all’Inter di Roberto Mancini per giocarsela con una big e magari batterla? Vediamolo in cinque punti, andando a scoprire quali elementi i nerazzurri potrebbero già avere in casa e quali invece mancano del tutto.

1) PENSARE DA BIG – E’ qualcosa di psicologico. Forse proprio la partita tra Inter e Roma della scorsa stagione ha dimostrato che per battere una big bisogna pensare come lei, non rinunciare mai e provare a vincere fino all’ultimo. Non è necessario giocare un calcio da fenomeni, ma interpretare nel modo giusto la partita, con aggressività e senza paura.

2) FAR FUNZIONARE ICARDI-JOJO – Nella settimana del mini-sfogo di Icardi, che reclama meno individualismo ai compagni (forse una frecciatina a Jovetic) e più palloni giocabili in area, il Mancio ha tenuto tra le mani una bella patata bollente. Stasera saranno in campo entrambi e la loro intesa potrebbe essere la mossa vincente, anche per il futuro.

3) GIOCARE DUE TEMPI – Esatto, nel calcio si giocano due tempi. L’Inter molto spesso però ne gioca uno solo e nell’altro si addormenta, vanificando gli sforzi fatti. Contro la Juventus ne abbiamo avuto un chiaro esempio, con i nerazzurri che dopo un buonissimo primo tempo, in cui avevano schiacciato i campioni d’Italia, si sono fermati nel secondo, rischiando addirittura la sconfitta.

Maicon, ex Inter, ora alla terza stagione con la Roma

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4) UN TERZINO ALLA MAICON – Di Maicon ce n’è uno solo, è vero. L’Inter però ha bisogno di un terzino potente, che sappia spingere e far male in fase offensiva. Se da una parte l’equilibrio di Santon va più che bene, dall’altra c’è bisogno di un campione.

5) QUEL MALEDETTO CENTROCAMPISTA – Che in mezzo al campo si giochi a due o a tre poco importa. Ci vuole un centrocampista di livello mondiale. Kondogbia in questo momento non è all’altezza e insieme a uno tra Medel e Felipe Melo serve un grande giocatore.

Se per alcuni punti si può rimediare da subito, per altri c’è bisogno del mercato. L’Inter non è ancora pronta per vincere il campionato, ma per togliersi qualche soddisfazione forse sì. Stasera può succedere di tutto, se solo lo si vuole.

Amedeo Bonato

 

Studente di scienze della comunicazione presso l'Università degli studi di Verona e appassionato di giornalismo sportivo.

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